2009 03031 La Via Crucis di Franz Liszt con Marangoni e Prandi

Il pianista Alessandro Marangoni, direttore artistico delle stagioni del Collegio Borromeo e Il Coro del Collegio Ghislieri diretto da Giulio Prandi, direttore musicale del Collegio Ghislieri oltre che direttore di ReteOrfeo - Circuito Lombardo di Musica Antica, saranno insieme martedì 31 marzo per una serata che siglerà la collaborazione tra i due più noti Collegi pavesi. Una collaborazione che nasce nel segno della musica e della meditazione in musica. Come da programma seguente.

Martedì 31 marzo 2009, ore 21.00
Sala degli Affreschi del Collegio Borromeo, Pavia
ALESSANDRO MARANGONI CON IL CORO DEL COLLLEGIO GHISLIERI DI PAVIA
PER LA VIA CRUCIS DI LISZT
Contemplando la Croce
La Via Crucis di Franz Liszt
Meditazione in musica sul mistero della Croce
Evento straordinario offerto dai Collegi Ghislieri e Borromeo
Alessandro Marangoni, pianoforte
Coro del Collegio Ghislieri
Giulio Prandi, direttore

Interventi di
Roberto Brambilla, Ettore Dezza, Stefano Govoni, Epifanio Virga, Aris Zonta
Conclude Monsignor Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia
PER INFORMAZIONI:  Ghislierimusica www.ghislierimusica.org  ReteOrfeo www.orfeonet.org 

La Via Crucis di Franz Liszt "Opera di grande audacia armonica e di straziante emozione".
Novantacinque i lavori corali composti da Liszt, pochi dei quali noti al grande pubblico. Di fatto l'ungherese impiegò l'ultima parte della sua vita in osservanza al desiderio personale di rinnovare la musica sacra, decaduta - a parer suo - ad un livello troppo superficiale. Fu in parte per questa ragione che Liszt si trasferì da Weimar a Roma nel 1861, dove ottenne apprezzamenti da parte del Papa (egli si compiaceva di essere stato definito dal Pontefice "il mio Palestrina"), per quanto il Vaticano non abbia rivelato mai alcun reale interesse per la sua musica da chiesa. I lavori sacri scritti in età matura, dopo la conversione al cattolicesimo (nel 1865 Liszt ricevette gli ordini minori), si caratterizzano per la semplicità che li rende quasi disadorni, spogli. In particolare vi si nota l'assenza di quegli artifici tanto evidenti nei lavori precedenti.
È nel 1884 che Liszt, a due anni dalla morte, si adopera perché i maggiori editori di musica sacra includano nei propri cataloghi i suoi corali e alcune tra le sue opere religiose. Tra questa la Via Crucis, composizione di carattere meditativo ispirata al "pio esercizio" del cammino devozionale proprio della Settimana Santa. L'operazione non ebbe il successo sperato, per quanto a Liszt non importasse che i suoi lavori venissero eseguiti, certo bramava, come già detto, di poter dare il suo contributo al rinnovamento della musica sacra.
Ma torniamo alla Via Crucis. Liszt vi lavorò dal 1873 fino al 1879. La documentazione del lavoro di composizione trova riscontro nella corrispondenza del periodo. Ancora nell'ottobre del 1878 Liszt scrive alla baronessa Olga Von Meyendorff, dicendosi completamente assorbito dalla composizione della Via Crucis e nel contempo stupefatto della musica che gli aveva invaso la mente.
Mai ascoltata ai tempi di Liszt, la Via Crucis non fu pubblicata che nel 1938, nove anni dopo la prima esecuzione avvenuta a Budapest, il Venerdì Santo del 1929. Composta per coro misto, solisti, organo (o pianoforte), include un prologo ("Vexilla Regis prodeunt") e 14 brevi parti, ciascuna delle quali rimanda alle Stazioni della Croce. Si tratta pertanto di "musica della Passione", caratterizzata dalla semplicità dei significati cui corriponde la scelta di interventi essenziali da parte degli esecutori. Quattro sono le Stazioni strumentali. Nella Sesta Liszt include il corale "O Haupt voll Blut und Wunden" (corale bachiano su testo di Paul Gerhardt, dalla Matthäus-Passion), trattandolo con un'armonizzazione abbastanza aderente all'originale di Bach. Un secondo corale bachiano, "O Traurigkeit, o Herzeleid" su testo di Johann Rist, è inserito da Liszt, che, in questo caso, lo armonizza più liberamente, nella dodicesima Stazione. Non di meno Liszt fa uso di citazioni musicali dallo Stabat Mater di Jacopone da Todi.
Una nota in margine: fu volontà del compositore avere stampata sulla copertina del lavoro l'incisione in legno della Passione di Albrecht Dürer.
Giulio Prandi
Nato nel 1977, Giulio Prandi è diplomato in Canto e laureato in Matematica col massimo dei voti presso l'Università di Pavia come alunno del Collegio Ghislieri.
Ha studiato composizione con Bruno Zanolini e direzione di coro con Domenico Zingaro presso il Conservatorio di Milano; attualmente si perfeziona per la direzione d'orchestra sotto la guida di Donato Renzetti.
Direttore caratterizzato da una particolare versatilità di repertorio, ha iniziato giovanissimo l'attività, assumendo la direzione musicale del Collegio Ghislieri di Pavia nel novembre 1997. Debutta dirigendo il Requiem di Mozart per l'Università di Pavia nel febbraio 1999, a soli 21 anni.
Ha fondato e dirige il complesso corale e strumentale barocco Arìon Choir & Consort; ha fondato inoltre Ghislierimusica, l'associazione che gestisce le Stagioni di Concerti e la didattica musicale del Collegio Ghislieri. E' Direttore di ReteOrfeo – Circuito Lombardo di Musica Antica. La sua intensa attività lo ha portato a dirigere per importanti istituzioni quali Teatro Carlo Felice di Genova, AsLiCo - Circuito Lirico Lombardo, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Musica Antica a Mantova, Accademia Chigiana, Festival MiTo SettembreMusica, Nuove Settimane Barocche di Brescia, ecc.
Particolarmente rilevanti le sue collaborazioni con importanti artisti sia per il repertorio moderno (tra gli altri Marcella Orsatti Talamanca, Gabriella Sborgi, Leonardo Caimi, Ermanno Olmi, Stefano Monti, Denis Krief, Giovanni Allevi, Claire Gibault) che antico (tra gli altri Maria Grazia Schiavo, Christian Senn, Roberto Balconi, José Maria Lo Monaco, Riccardo Ristori, Hervé Lamy, Sandro Boccardi).
Particolarmente attivo in ambito barocco, si dedica in particolare al repertorio italiano, curando anche numerose prime esecuzioni in tempi moderni. Si esibisce regolarmente anche come direttore d'opera; tra i titoli debuttati ricordiamo Elisir d'amore (Donizetti), La cambiale di matrimonio (Rossini), Apollo e Giacinto e Don Giovanni (Mozart), Didone ed Enea (Purcell). Per il repertorio moderno, infine, ha diretto titoli quali la Messa di Igor Stravinskij, i Carmina Burana di Orff, i Chichester Psalms di Bernstein, la Petite Messe Solennelle di Rossini.
In ambito contemporaneo si segnala la sua collaborazione con gli Strumentisti del Teatro alla Scala e in particolare con il compositore Fabio Vacchi; di questo autore ha diretto con il gruppo scaligero la cantata Sacer Sanctus, inserita nella colonna sonora del film di Ermanno Olmi Cento chiodi, nonché, con Arìon Choir, gli interventi corali dell'opera La Madre del Mostro su libretto di Michele Serra in occasione della prima esecuzione assoluta.
Nel 2009/10, oltre agli impegni discografici e concertistici con Arìon, dirigerà negli Stati Uniti, in Spagna e in Albania.
 
Arìon Choir
Nato come semplice coro amatoriale di studenti del Collegio Ghislieri e dell'Università di Pavia, il Coro del Collegio Ghislieri, oltre a svolgere una pregevole attività concertistica autonoma, costituisce oggi il vivaio di Arìon Choir, gruppo professionale del Collegio Ghislieri.
Conta attualmente 44 allievi cantori, in larga maggioranza studenti universitari ed alunni del Collegio, impegnati sia nell'attività corale che nei corsi di formazione tenuti dalla Prof.ssa Valentina Argentieri e dal M° Antonio Tarallo.
Gli allievi cantori che arrivano ad avere un'adeguata preparazione tecnica possono intraprendere un'attività corale più avanzata partecipando all'attività dell'organico da camera, una formazione selezionata all'interno del Coro del Collegio Ghislieri e seguita direttamente dal Direttore musicale, Giulio Prandi; i membri del Coro da camera che raggiungano un idoneo livello di maturità artistica hanno la possibilità di essere occasionalmente inseriti in produzioni della formazione professionale.
A loro volta i membri dell'Arìon Choir svolgono dei periodi di produzione a fianco del Coro, fornendo in tal modo un'importante supporto didattico agli allievi cantori.
Il repertorio del Coro del Collegio Ghislieri annovera celebri opere del repertorio sacro, dal Gloria di Vivaldi al Requiem di Mozart, oltre ad importanti pagine della musica corale dell'800 e del '900, tra cui la Messa in Sol di Schubert, la Messa in Re di Dvořák il Requiem di Fauré, i Chichester Psalms di Bernstein, Misa Criolla e Navidad Nuestra di Ramirez, i Carmina Burana di Orff e Tu vita de' sensi di Azio Corghi.
Il Coro collabora frequentemente con musicisti di alto profilo professionale; oltre ad essere regolarmente diretto in concerto dal Direttore Musicale Giulio Prandi, ha infatti avuto occasione di esibirsi con l'Arìon Consort e con importanti artisti tra cui Laura Catrani, Christian Senn, Yuval Ben Ozer, Avi Avital, Sergio Scappini, Mario Marzi e Giovanni Allevi.
Caratteristica peculiare della formazione è dunque quella di offrire a chi desidera far musica come semplice svago la possibilità di svolgere un'attività seria, gratificante e coinvolgente, e a chi intende impegnarsi in un percorso di crescita specifico un'ottima opportunità di studio e di inserimento in un'effettiva attività professionale.

Alessandro Marangoni
Ha debuttato nel dicembre 2007 con un recital al Teatro alla Scala di Milano, in un omaggio a Victor de Sabata nel 40° anniversario della morte, insieme a Daniel Barenboim.
Nato nel 1979, Alessandro Marangoni ha iniziato giovanissimo gli studi musicali e si è laureato in pianoforte col massimo dei voti, lode e menzione con Marco Vincenzi presso il Conservatorio di Alessandria.
In seguito si è perfezionato con Maria Tipo e Pietro De Maria alla Scuola di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è laureato in Filosofia presso l'Università di Pavia (con una tesi sulla filosofia della musica di Fernando Liuzzi), alunno di merito dell'Almo Collegio Borromeo.
Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, tiene regolarmente concerti come solista nei principali centri italiani ed europei, svolgendo anche un'intensa attività cameristica con musicisti quali Mario Ancillotti, Marco Berrini, Vittorio Ceccanti, Fanny Clamagirand, Daria Masiero, Ermanno Molinaro, Stefano Parrino, Quirino Principe, Carlo Zardo, il Quartetto di Fiesole e il Nuovo Quartetto Italiano.
Di recente ha suonato all'Accademia di Santa Cecilia a Roma (Parco della Musica), all'Accademia della Crusca di Firenze, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Verdi di Trieste, alla Cappella Paolina del Quirinale in Roma, per l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Associazione Musicale Lucchese, la Fondazione Walton di Ischia, l'Engadiner Internationale Kammermusik-Festspiele, il Festival "Suoni e Colori della Toscana", la Sagra Musicale Umbra, l'Estate Musicale a Portogruaro, il Centro Studi Musicali "F. Busoni" di Empoli, il Teatro Giordano di Foggia, il Teatro Gentile di Fabriano, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Dal Verme di Milano, l'Aula Magna dell'Università "La Sapienza" di Roma, il St. John's College di Cambridge, l'Istituto Italiano di Cultura a Londra, con notevole successo di pubblico e di critica. Ha inoltre eseguito alcuni concerti di Mozart in tournèe con la Amadeus Kammerorchester del Mozarteum di Salisburgo. Recentemente ha debuttato con successo in Spagna con l'Orchestra Filarmonica di Malaga e a Bratislava con l'Orchestra Filarmonica Slovacca, sotto la grande bacchetta di Aldo Ceccato. Ha inoltre istaurato un sodalizio artistico con l'attrice Valentina Cortese e stanno ottenendo molto successo i suoi recital su Rossini, in duo con Quirino Principe come voce recitante.
E' il pianista del Trio Albatros Ensemble, formazione particolarmente attenta alla musica contemporanea, alla quale hanno dedicato delle partiture compositori quali Bettinelli, Chailly, Gaslini, Festa, Mosca, Solbiati, Scogna: con questa formazione ha registrato un cd dedicato a Nino Rota per Stradivarius e ha suonato in diretta al Tg2 e RAI Mizar. E' inoltre impegnato nella registrazione integrale dei Peccati di vecchiaia di Rossini e del Gradus ad parnassum di Clementi per la Naxos. Recentemente Alessandro Marangoni ha riscoperto la produzione pianistica di Victor de Sabata, che ha registrato per La Bottega Discantica. Nel 2007 ha vinto il prestigioso Premio Internazionale "Amici di Milano" per la Musica. Di recente ha effettuato concerti e masterclasses in Sud America con molto successo di pubblico e di critica.
"Marangoni suona ogni pezzo con entusiasmo, cura amorevole e dedizione, ed è capace di bellezza sensuale nei passaggi più delicati e poetici. La sua esecuzione è divertente e piena di entusiasmo,
precisa e mai monotona. Ancora una volta dimostra la sua versatilità in termini di stile e la tecnica impeccabilmente espressiva" (Margarida Monta-Bull, MusicWeb International, luglio 2008)

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