2009 04 22 Uragani ed alluvioni nelle storie di quattro viaggiatori di pianura al Teatro Fraschini di Pavia

"Viaggiatori di pianura è il nuovo spettacolo di che arriva allo Stabile regionale il 23 e 24 febbraio per il cartellone altripercorsi: ironia e verve per proporre una riflessione in realtà molto seria sull'acqua. Cast di primo livello dove spiccano lo stesso Balasso, Laura Curino, Christian Burruano e Liyu Jin.".

Teatro Fraschini di Pavia
Stagione 2008/2009

ALTRI PERCORSI
Mercoledì 22 aprile 2009, ore 21.00
VIAGGIATORI DI PIANURA-ACQUE MOBILI
di Gabriele Vacis e Natalino Balasso
regia Gabriele Vacis
con Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano, Lyiu Jin

«L'acqua del mondo si sposta da una parte all'altra, s'innamora della luna sballottando i nostri destini. Il mare è uno solo e ha i fiumi per chioma, e noi, come al solito, cerchiamo nelle cose un ordine che ci faccia aggrappare alla salvezza» Natalino Balasso introduce con queste parole Viaggiatori di pianura il suo lavoro più recente di cui è autore - assieme al regista Gabriele Vacis - e interprete assieme a un cast di primo livello.

Chi conosce il notevole e singolare talento di Balasso e l'incisiva e interessante personalità di Vacis (fondatore del Teatro Settimo, culla negli anni Ottanta della nuova tendenza del teatro di affabulazione e delle sperimentazioni di artisti eccellenti quali Marco Paolini, Laura Curino, Eugenio Allegri), già immagina di doversi aspettare uno spettacolo particolare.

Viaggiatori di pianura lo è senza dubbio, fin dal tema scelto: l'acqua. Non si tratta però di acqua ristoratrice, trasparente e generatrice di vita: tutt'altro. Agli autori è interessata l'acqua che distrugge, che sfugge al controllo dell'uomo e allaga, spiana, inonda...

Lo spettacolo si ambienta su un treno ad alta velocità che attraversa la pianura: quattro viaggiatori fanno conoscenza e, chiacchierando, scoprono di avere qualcosa in comune. Ognuno di loro, in tempi e luoghi diversi è scampato alla furia dell'acqua: i loro racconti si sviluppano e ingigantiscono come quelli dei pescatori, ciascuno vorrebbe aver avuto l'avventura più spaventosa, corso il pericolo maggiore.

C'è Regina, una signora matura, cui Laura Curino dona la cadenza lenta di chi è nato nella pianura padana: si è sposata il 18 novembre 1951, proprio il giorno in cui il Po ha rotto gli indugi e gli argini allagando ogni cosa, e il suo cuore ancora è abitato dallo stupore e dallo shock di aver visto persone e cose inghiottite per sempre dai flutti. Accanto a lei siede Ce-dric Lafontaine, veneto di terza generazione e scatenato chitarrista in un complesso blues di New Orleans: un simile personaggio non poteva che avere la verve e lo spirito di Natalino Balasso. A lui è toccato l'incontro violento con l'uragano Katrina che ha interrotto un suo concerto: a salvarlo sono le impensate doti di galleggiamento del contrabbasso, a cui si aggrappa assieme al collega strumentista. Il giovane Christian Burruano interpreta invece l'animatore di un villaggio turistico a Pi Pi Iland, nell'Oceano Indiano: altro matrimonio infausto, il suo, celebrato il giorno di Natale 2004, la vigilia dello spaventoso Tsunami che ha sconvolto quella parte del mondo... Assieme a questi tre "sopravvissuti" viaggia un quarto personaggio, che ha il volto di Lyiu Jin, ed è destinato a scompigliare i fili della trama e a restare - fino all'ultimo - nel mistero.

«Sono convinto - ha spiegato Vacis in una recente intervista - che le guerre del ventunesimo secolo saranno combattute per l'acqua. A noi sembra inesauribile, ma non è vero (...) L'acqua è l'elemento più importante, il nostro stesso corpo è composto per lo più di acqua: parlarne è come affrontare l'elemento primordiale da cui tutto ha origine».

La metafora dell'acqua ha dunque molto rilievo nello spettacolo, anche se passa attraverso storie piccole, raccontate spesso con accenti ironici, che poi si compongono sorprendentemente in un unico e più vasto quadro. È una linea tipica del teatro di narrazione di Vacis, che non rinuncia mai a un impegno, a una riflessione... «Altri miei spettacoli sono stati più espliciti da questo punto di vista - ha commentato il regista - ma certamente anche Viaggiatori di pianura si può annoverare in questo filone, anche perché il teatro civile che faccio io racconta delle storie, non dà mai giudizi. Con Viaggiatori di pianura poi, stiamo recuperando una dimensione che mi era cara all'inizio, una sorta di coniugazione fra parola e immagine. Il teatro evoca più che mostrare: ecco che qui diventano importanti anche le scenofonie, perché stiamo sperimentando una narrazione fatta di richiami, ambienti, atmosfere, sensazioni».

Per l'allestimento, Vacis ha collaborato con Roberto Tarasco per la scenofonia e con Lucio Diana per le scene. Viaggiatori di pianura è una produzione del Teatro regionale alessandrino.



Natalino Balasso, attore, comico e autore di teatro, cinema, televisione e libri.

Debutta in teatro nel 1990, in televisione nel 1998, in cinema nel 2007 e pubblica libri dal 1993. Dal 1998 al 2000 è capocomico della Compagnia degli Gnorri e realizza il progetto di portare in teatro 8 canovacci originali, da lui scritti sullo stile di quelli della Commedia dell'Arte, attualizzando le maschere comiche classiche. La saga s'intitola L'isola degli Gnorri. Nel 1993 Porta in teatro un monologo surreale scritto con il compianto Maurizio Grande, per la regia di Paola Galassi, dal titolo Il grande Pop corn. Nel 2003 porta in scena con la Compagnia degli Gnorri, la commedia da lui scritta e diretta dal titolo Dammi il tuo cuore, mi serve. Nel 2004 scrive e rappresenta il monologo comico sulle storie del mito greco dal titolo Ercole in Polesine, dopo oltre 200 repliche, lo spettacolo è tuttora in repertorio
Nel 2005/2006 interpreta lo spettacolo dal titolo Libera nos, tratto dai testi di Luigi Meneghello, per la regia di Gabriele Vacis e successivamente ripreso nella stagione teatrale 2006/2007. Nel 2007 scrive e rappresenta il monologo tragicomico dal titolo La tosa e lo storione, ambientato negli anni '30 del 900 nel delta del Po. Nel 2008 insieme a Massimo Cirri scrive e rappresenta l’happening Mi manda Baricco.


Laura Curino, autrice ed attrice

Torinese, è tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo, vincitrice di numerosi premi: nel 1993 vince il premio "Milano 90, il contemporaneo" come miglior attrice e autrice giovane e il premio Napoli Tassello D'Argento come miglior attrice per lo spettacolo "La storia di Romeo e Giulietta".Il 1 settembre 1998 riceve dall’Anct (Associazione Nazionale Dei Critici di Teatro) il premio della critica come migliore attrice.Nel giugno 2003 vince il premio Hystrio alla drammaturgia.Nel giugno 2006 vince il Premio Golden Graal come miglior attrice con gli spettacoli Una stanza tutta per me e Passione.Nel settembre 2006 è candidata ai Premi Eti - Gli Olimpici del Teatro come miglior attrice non protagonista con lo spettacolo Il sorriso di Daphne.
Ha all'attivo, oltre agli spettacoli del Teatro Settimo, spettacoli e letture dalle opere di Alfonsina Storni, Isabel Allende, Derek Walcott, Yeats, Carmelo Bene, Carlo Goldoni, Virginia Woolf, Marcel Schwobb, Carlo Pontiggia; conferenze, seminari e laboratori presso le Università di Bologna, Genova, Padova, Siena, le Accademie di Belle Arti di Napoli e L'Aquila, l'Università Cattolica di Milano e di Brescia, l'Istituto Orientale di Napoli, la Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano, la “Scuola Holden” di Torino, nonché laboratori per allievi attori presso numerose compagnie italiane e progetti di formazione per insegnanti per conto di assessorati alla pubblica istruzione e sostiene corsi e laboratori specifici per la formazione in azienda.

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