2009 05 31 Ultimo Concerto Stagione musicale Teatro Fraschini

la Stagione musicale 2008/2009 si conclude con Enrico Dindo che presenta un omaggio a Haydn. Solista  Marco Rogliano, violinista romano diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia.
 
Domenica 31 maggio 2009, ore 21.00
LA STAGIONE DI MUSICA AL TEATRO FRASCHINI DI PAVIA: ULTIMO CONCERTO
I SOLISTI DI PAVIA
Enrico Dindo, direttore
Omaggio a Franz Joseph Haydn
(nel giorno del 200° della morte)
 
Programma:
Sinfonia n°1 in Re Magg.
Celloconcerto in Re Magg
Sinfonia dei giocattoli Hob II 47
Sinfonia degli addii n° 45 
ACQUISTO BIGLIETTI
Biglietteria del Teatro Fraschini, da lunedì a sabato, orari: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.
La biglietteria apre anche un'ora prima di ogni spettacolo
Informazioni Tel. 0382/371214
Vendita on-line www.teatrofraschini.it
Biglietti  da 20,00  a 8,00 euro 
FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI  www.isolistidipavia.com www.enricodindo.com
 
fraschini@comune.pv.it
Note a cura di Mariateresa Dellaborra
 
«Haydn, Mozart, Beethoven hanno creato un'arte nuova, le cui origini sono comparse nella metà del diciottesimo secolo» diceva nel 1814 Hoffman, riferendosi a quello che qualche decennio dopo sarebbe stato definito convenzionalmente stile classico e che avrebbe considerato padre naturale proprio Franz Joseph Haydn. Da sempre reputato creatore del quartetto e della sinfonia, Haydn in realtà si muove sulle innovazioni stilistiche affermate durante il 1750 e il 1760 dai sinfonisti tedeschi del nord, dai viennesi, dai milanesi e dai Mannheimer. Elaborando ed esasperando quasi ogni elemento rappresentativo del vecchio stile, i compositori avevano imposto un differente linguaggio in cui forma, dinamiche, timbrica, espressività erano adattati alla nuova considerazione di cui godeva la musica, destinata a circostanze specifiche e all'interno di ambienti deputati per la sua esecuzione, con un dispiego di mezzi più imponente. Assunto stabilmente da Paul Anton Esteráhazy nella cappella musicale di Eisenstadt ai confini con l'Ungheria, feudo di una casata regale, Haydn prende servizio nella reggia di Esterháza, la piccola Versailles costruita dal principe Nikolaus Esterhazy, divenendo il responsabile di tutta la produzione ed esecuzione musicale dal 1761 al 1790. Qui ha modo di sperimentare ogni genere musicale del tempo e di approfondire le strutture in uso. E così nelle sinfonie del primo periodo mira a conseguire potenza drammatica attraverso una severa sensibilità; si compiace talora di spezzare gli schemi ritmici per conseguire un certo effetto, di contrapporre regolarità ed eccentricità, ma il tutto attraverso una fervida immaginazione e la totale padronanza tecnica.
In una successiva fase creativa, precisamente tra il 1768 e il 1772, il compositore dà vita a un differente stile al quale rimane però fedele per poco tempo. Si impegna, ad esempio a comporre sinfonie in tonalità minore attraverso le quali evidenzia un atteggiamento profondamente drammatico ed emotivo. Sono precisamente sette le composizioni con tali caratteristiche e la n. 45 ne è documento esemplare. Pensata in fa diesis minore, palesa una grande varietà tecnica. Il noto programma e l'altrettanto conosciuto episodio legato al movimento finale (durante il quale tutti i musicisti, uno ad uno, abbandonarono gradualmente le loro postazioni), da sempre hanno molto condizionato le reazioni degli ascoltatori e offuscato le proporzioni perfette dei movimenti nonché la condotta esemplare del lavoro nel suo complesso. I primi tre movimenti sono in tre tonalità differenti che si presentano nella stessa successione nel finale (fa diesis minore per il Presto in forma sonata; la maggiore per il successivo Adagio che passa a fa diesis maggiore nelle ultime quaranta battute). Haydn non segue qui gli schemi tonali tradizionali, quindi il lessico armonico più ampio procura forza espressiva maggiore; domina inoltre la strumentazione, non preoccupandosi di usare compattamente e costantemente tutti gli strumenti, ma li impiega spesso a blocchi dando importanza al silenzio. L'organico dell'orchestra che eseguì questa composizione era rimasto sostanzialmente lo stesso rispetto al primo periodo, ma in questo caso si dovette provvedere a costruire nuovi canneggi per i corni per consentire l'esecuzione nella 'stravagante' tonalità.
Il concerto per violoncello in re maggiore è tramandato in una copia autografa datata 1783. La tradizione vuole che sia stato composto per Anton Kraft, il primo dei due violoncellisti che lavoravano stabilmente per gli Esterházy, ma dopo la prima esecuzione il concerto ebbe circolazione limitata e stranamente non venne pubblicato che vent'anni dopo. Si tratta in effetti di una composizione strana per l'epoca: il primo movimento Allegro moderato denuncia un procedere faticoso con una serie di sezioni ripetute. L'Adagio in la maggiore è molto più interessante e si compone di tre esposizioni del tema principale separate da episodi che sono ampliamenti e varianti del tema. Il terzo tempo, nella consueta forma di Rondò, appare sobrio e semplice, basato su melodie di breve respiro.
La Sinfonia dei giocattoli (Hob II 47) conosciuta anche come Kindersinfonie per due violini e basso con 7 strumenti giocattolo è tramandata in varie versioni, alcune senza il nome dell'autore, altre attribuite a Michael Haydn (fratello di Franz Joseph) o a Leopold Mozart. Al di là dei problemi di attribuzione, si tratta comunque di una divertentissima pagina musicale, creata secondo gli schemi rigorosi dello stile classico, ma arricchita da un cospicuo numero di effetti naturalistici generati da raganelle, cucù, usignoli, quaglie, sonagli, triangoli, tamburi, glockenspiele che si amalgamano splendidamente ai timbri strumentali tradizionali.                                           
 
 
ENRICO DINDO
 
Enrico Dindo nel Dicembre 2001 dà vita all'orchestra da camera I Solisti di Pavia di cui è direttore musicale e all'Accademia Musicale di Pavia dove è docente della cattedra di violoncello.
Inizia a sei anni lo studio del violoncello diplomandosi presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino. Successivamente si perfeziona con Egidio Roveda e con Antonio Janigro. A soli 22 anni, nel 1987, ricopre il ruolo di primo violoncello solista nell'Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo che manterrà per undici anni, fino al 1998.
Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso "ROSTROPOVICH" di Parigi, il grande maestro russo scrive di lui: "... è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato e possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".
Da quel momento inizia un'attività da solista che lo porta ad esibirsi in moltissimi paesi, con orchestre prestigiose come la BBC Philharmonic Orchestra, la Rotterdam Philarmonic Orchestra, l'Orchestre Nationale de France, l'Orchestre du Capitole de Toulouse, la Filarmonica della Scala, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica di San Pietroburgo, l'Orchestra Sinfonica di Stato di Sao Paulo, la Tokyo Symphony Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra e la Chicago Symphony Orchestra ed al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Jarvj, Valery Gergev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich.
Nel Maggio 2000 gli è stato conferito dall'Associazione Nazionale Italiana Critici Musicali il Premio "Abbiati" come miglior solista nella Stagione 1998/99, nell'Agosto 2004  è stato nominato vincitore assoluto della Sesta International Web Concert Hall Competition e nel Novembre 2005 gli è stato consegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi il Premio Vittorio De Sica per la musica. Nel Febbraio 2007 è stato nominato Direttore Stabile dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo ed è entrato a far parte del Comitato d'indirizzo della Gioventù Musicale d'Italia.
 

MARCO ROGLIANO
 
Gli è stato conferito il Premio Scanno 2008 per la Musica con la seguente motivazione:"Internazionalmente riconosciuto come uno dei violinisti italiani più significativi del nostro tempo. La sua particolare attenzione per la ricerca musicale gli ha permesso di arricchire il suo repertorio e di proporre nei concerti e nelle registrazioni discografiche opere di rara esecuzione.Incluso stabilmente nei principali cartelloni concertistici internazionali e nei cataloghi di prestigiose case discografiche ha sempre ottenuto grandi consensi di critica e di pubblico." Nato a Roma nel 1967 dimostra presto il suo talento musicale cominciando lo studio del pianoforte a 7 anni e del violino a 8  per poi proseguirlo con Antonio Salvatore al Conservatorio "S.Cecilia" diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Appena ventenne viene premiato al Concorso Violinistico Internazionale "Valentino Bucchi" di Roma e nel 1989 fa il suo primo debutto all'estero vincendo la "Selezione per Giovani Solisti" di Helsingborg(Svezia) con il Concerto di J.Sibelius diretto dal finlandese Ari Rasilainen alla guida della Helsingborg Symphony Orchestra. Nel 1991 viene ammesso nella classe di Ruggiero Ricci alla Hochschule fur Musik "Mozarteum" di Salisburgo,frequenta i Corsi di Musica da Camera dell'Accademia Chigiana di Siena con Riccardo Brengola e successivamente si perfeziona con Salvatore Accardo all'Accademia "W.Stauffer"di Cremona. Nel 1993 debutta come solista alla Sala Ciajkovskij di Mosca con l'Orchestra della Radio/Tv,nel 1998 alla Herkulessaal di Monaco di Baviera come laureato del 47^Concorso Internazionale della ARD   e,vincendo la "East and West Artists New York International Selection", debutta nel 2003 alla  Carnegie Hall di New York.
E'  stato invitato come solista da Istituzioni ed Enti come l'Orch.Sinf.Nazionale della  RAI,l'Orch.Sinf.Siciliana(dir.Gunter Neuhold), I Pomeriggi Musicali di Milano(dir.Franco Petracchi),l'Orch.del Teatro di S.Carlo di Napoli,l'Orch.da Camera Italiana(dir.S.Accardo),l'Orch.di Roma e del Lazio,l'Istituz.Sinf.Abruzzese ed ha tenuto recital per la Filarmonica di S.Pietroburgo,la Casals Hall e la Asahi Hall di Tokyo,il Prinzregententeather di Monaco,il Musikgebouw di Amsterdam,il Teatro Alla Scala di Milano,il Regio di Parma,il Teatro S.Carlo di Napoli,Accademia S.Cecilia di Roma.
Nel 1996 Salvatore Accardo lo invita personalmente come Primo Violino Solista della sua Orchestra da Camera Italiana;dal 2001 ricopre lo stesso ruolo nell'Ensemble Cameristico "I Solisti di Pavia"fondato e diretto da Enrico Dindo.
Già titolare in Musica da Camera presso il Conservatorio di Rovigo è attualmente responsabile del Triennio cameristico e del Biennio di Secondo Livello in Violino al Conservatorio "G.B.Pergolesi"di Fermo. E' docente di Violino presso l'Accademia Musicale di Pavia. Suona un violino Nicola Bergonzi (Cremona 1790) affidatogli dalla Fondazione Maggini di Langenthal  (Svizzera). Si è inoltre esibito con importanti strumenti di Stradivari come il Cremonese 1715, il Da Vinci 1725 e l'ex-Francescatti 1727. Tra i suoi numerosi impegni previsti per il 2009 meritano particolare attenzione il concerto dell'1 febbraio nella Sala della Filarmonica di Berlino,solista accanto ad Ingolf Turban con i Berliner Symphoniker sotto la direzione del Maestro Shambadal ed il debutto in Cina programmato il 18 luglio con l'esecuzione del Quarto Concerto di Paganini assieme all'Orch.Sinf. di Macao. 

 
 
 
 
 

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