2009 08 15 Napoli sbarca a Valverde


17a Edizione Festival Ultrapadum
Sabato 15 Agosto 2009 ore 21,15
L'Acquarello Napoletano
di Pietro Quirino e il Quartetto Calace
Piazza della Resistenza – Valverde (PV) - Ingresso 10 Euro
Al termine del concerto si terrà la degustazione di vini e prodotti tipici
Il programma dei concerti è suscettibile di variazioni. In caso di maltempo i concerti si terranno al coperto.
Info per il pubblico: Società dell'Accademia di Voghera, tel: 0383/46918, 335/66.80.112, 349/18.80.328, www.festivalultrapadum.com
Il Ferragosto di Ultrapdum si festeggia Sabato 15 agosto alle 21.15 in Piazza della Resistenza a Valverde, piccolo comune ai piedi delle colline dell'Oltrepò Pavese. Sul palco Pietro Quirino e il Quartetto Calace, nella serata intitolata "Acquarello Napoletano", che presenta al pubblico una ricca carrellata delle più belle e famose Tarantelle, e canzoni napoletane.
Le note di Funiculì Funiculà, 'O surdato 'nnamurato, Lo Guarracino, Marechiaro, 'O sole mio, coinvolgeranno il pubblico di tutte le età in una allegra serata ferragostana.
Pietro Quirino, noto tenore napoletano e il Quartetto Calace, sono uno straordinario gruppo di artisti (Nunzio Reina, 1° mandolino, Salvatore Esposito, 2° mandolino, Gennaro Petrone alla mandola e Giovanni Dell'Aversana alla chitarra), che collabora con i maggiori interpreti della musica italiana e internazionale.
Con il concerto "Acquarello Napoletano" propone un raffinato excursus storico della canzone napoletana seguendo una linea filologicamente perfetta.
Il programma è piuttosto articolato e l'esecuzione di altissimo livello. Spazia dalla musica classica, alla tradizione etnica, alla canzone d'autore, tracciando un percorso storico-musicale che parte dal Seicento e giunge fino alla metà del Novecento attraverso i vari generi della musica napoletana e nell'assoluto rispetto filologico dei brani eseguiti.
La performance è impeccabile, concepita con un alto grado di fedeltà alla tradizione, affinata attraverso uno studio approfondito sui testi, sulle sonorità degli strumenti impiegati in concerto (mandolino, chitarra, percussioni popolari ecc.) e sulle tecniche esecutive. Il risultato è una messe di suggestioni perdute e di ritmicità sonore piene la malia, che si fonde in uno spettacolo prezioso fatto di sottili eleganze.
La garbata teatralizzazione che il gruppo inscena durante lo spettacolo diviene evocazione di un sentire poetico, che è coevo a ogni canzone e che pure si avvale di una delicata sottolineatura degli elementi metastorici presenti in ogni brano.
Particolarmente curata è la vocalità, adamantina, incisiva e suadente, sempre variata pur nel rispetto dei moduli tecnico-stilistici del cantare nelle varie epoche e che moltiplica il meraviglioso potenziale d'incantamento frutto di una cultura viva e di una storia che parla all'anima d'eternità.
Valverde
Piccolo comune dell'Oltrepò che deve il suo nome al verde brillante dei boschi di castagni, roveri e noccioli che lo circondano, ideali per la raccolta di funghi e tartufi. Il paese era un tempo sovrastato dal Castello Verde (XII Secolo), di cui oggi rimane solo la torre cilindrica. Nel 1929 il comune di Valverde fu aggregato al comune di Zavattarello, riacquistando però l'indipendenza municipale nel 1956.

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