2009 09 12 Grande cast per Rossini al Festival dei Saperi di Pavia

Sabato 12 settembre 2009 ore 21.00
AULA MAGNA DEL COLLEGIO GHISLIERI
GHISLIERIMUSICA al Festival dei Saperi
Arìon Choir del Collegio Ghislieri di Pavia
Gioachino Rossini
Petite Messe Solennelle
Denise Araneda soprano
José Maria Lo Monaco contralto
Leonardo Caimi tenore
Christian Senn basso
 
Alessandro Marangoni pianoforte
Guido Andreolli harmonium
Arìon Choir del Collegio Ghislieri
Giulio Prandi direttore
Ingresso al concerto gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Per ulteriori informazioni: Ghislierimusica tel. 0382.3786266 www.ghislierimusica.org 
 
Note al programma
Petite Messe Solennelle: c'è qualcosa di evidentemente contradditorio nel titolo del "capolavoro adulto" di Gioachino Rossini.
Pagina della "vecchiaia" dell'autore, la Messe vide la luce nel 1863 a Parigi, per essere eseguita l'anno successivo, in una prima occasione assolutamente privata (cui presero parte, tra i pochi altri, Meyerbeer, Auber e Thomas, che ne rimasero colpiti) e in una seconda pubblica (per quanto vi prendesse parte un pubblico scelto e selezionato anche dall'autore), quindi nel 1865 in una nuova occasione pubblica affidata ai medesimi interpreti della precedente: il coro formato dai migliori allievi del Conservatorio di Parigi e solisti di prim'ordine come le sorelle Carlotta e Barbara Marchisio, il tenore Italo Gardoni, il basso Luigi Agnesi. Dovettero poi passare diversi anni perché la Messe tornasse a calcare le tavole del palcoscenico (non si tratta infatti di brano destinato alla sola esecuzione liturgica), peraltro dopo aver visto un importante rimaneggiamento da parte dell'autore, che pensò anche a una sua versione orchestrale, ipotizzando, forse, una sua più facile circuitazione.
Ma torniamo al titolo della pagina e alla sua contradditorietà. L'aggettivo solenne trova la sua ragion d'essere nel riferimento alla liturgia ed in particolare alle parti fisse della messa. L'aggettivo piccola trova invece la sola giustificazione possibile nella "limitatezza" dell'organico (dodici voci, di cui quattro solisti, pianoforte e harmonium), la cui "piccolezza" contrasta non soltanto con la solennità liturgica di cui si diceva poco sopra, ma soprattutto con le proporzioni della costruzione formale, per nulla "piccola": la Messe si compone infatti di quattordici numeri articolati in due parti, tutti dotati di piena autonomia stilistica e di caratteristiche proprie uniche.
Del resto, il riferimento alla solennità trova ulteriori significati se si guarda alla scrittura rossiniana, che non si nega la possibilità di rimandi alla "tradizione antica", appunto solenne, per quanto rivestita di un colore e di una timbrica, assolutamente personali e "moderni". Come moderna e personale è la scrittura vocale rossiniana, tale da richiedere profondità espressiva più che agilità, intensità d'intonazione, partecipazione vera.
Con la Messe Rossini sembra in sostanza giocare con gli esiti non soltanto della sua lunga carriera compositiva, ma pure con i risultati della riflessione silenziosa degli anni trascorsi, a partire dal 1841, lontano dall'agone operistico: la Messe cioè riassume in sé il canto dell'operista che guarda con nostalgia al passato, con disincanto al presente, con pungente ironia al futuro.
 
Gli artisti
 
Denise Araneda, soprano 
Nata a Concepciòn in Cile, nel 1997 consegue la laurea in pedagogia della musica presso l'Università di Concepciòn. Parallelamente intraprende lo studio del canto lirico.
Sempre nel 1997 vince una borsa di studio presso la corporazione Amici del Teatro Municipale di Santiago. Nel 1998 vince la borsa di studio del Governo italiano per continuare lo studio del canto in Italia presso l'Accademia Internazionale della Musica, dove dal 1999 è allieva di Vincenzo Manno. Ha tenuto concerti e recitals in Cile e in diverse città della Lombardia. Ha cantato la Piccola messa solenne di G. Farina e la Petite Messe Solennelle di G. Rossini in occasione di produzioni del Collegio Ghislieri di Pavia.
Ha eseguito A Ceremony of Carols di B. Britten, la Kleine Orgelsolomesse e la Jugendmesse di J. Haydn, la cantata BWV 140 di J.S. Bach, il Gloria di A. Vivaldi, l'Exultet di F. Manenti, il Requiem di G. Fauré. Ha cantato nella Fantasia corale di L.van Beethoven sotto la guida di Aldo Ceccato in occasione dell'inaugurazione del Teatro dal Verme e al Conservatorio Verdi di Milano. Ha cantato le Bachianas Brasileiras n. 5 di H. Villa-Lobos al Teatro dal Verme. Nell'ambito operistico ha debuttato il ruolo di Euridice nell'opera Orfeo ed Euridice di C.W. Gluck nei più importanti teatri della Lombardia per la produzione As.Li.Co. Attualmente sta coprendo il ruolo di Kathchen nel Werther di J. Massenet.
 
José Maria Lo Monaco, mezzosoprano
Nata a Catania, si diploma in pianoforte nella sua città. Giovanissima inizia lo studio del canto sotto la guida di Bianca Maria Casoni e vince il Concorso Premio Caruso, il Concorso Internazionale Riccardo Zandonai, il Concorso Internazionale G.B. Viotti, il Concorso Internazionale Iris Adami Corradetti (Premio Speciale Lucia Valentini Terrani).
Tra gli impegni dell'ultimo periodo: Neris nella Medea di Cherubini al Teatro Bellini di Catania; Pippo nella Gazza ladra al Teatro Comunale di Bologna; Smeton nell'Anna Bolena di Donizetti al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Graham Vick diretta da Marco Guidarini; Alessandro nella Salustia di Pergolesi all'Opera di Montpellier e al Festival Pergolesi di Jesi; Petite Messe Solennelle al Teatro alla Scala diretta da Bruno Casoni; Orfeo nell'Orfeo e Euridice di Gluck; Cherubino ne Le nozze di Figaro di Mozart; Marchesa Melibea nel Viaggio a Reims di Rossini all'Accademia Rossiniana di Pesaro; L'italiana in Algeri al Rossini Opera Festival di Pesaro; Ottone nell'Incoronazione di Poppea di Monteverdi a La Coruña diretta da Alberto Zedda; Speranza e Messaggera nell'Orfeo di Monteverdi con Jordi Savall e a Cremona con Andrea Marcon; Demofoonte di Jommelli con Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, all'Opéra di Parigi e a Ravenna; Ottone nell'Incoronazione di Poppea in tournée europea con La Venexiana; Juditha triumphans con Ottavio Dantone a Venezia; Melibea nel Viaggio a Reims in vari teatri in Francia.
Svolge intensa attività concertistica con diverse formazioni e si dedica con particolare interesse al repertorio sacro e barocco: cantate e mottetti di Vivaldi, Requiem di Mozart, Gloria e Nisi Dominus di Vivaldi, Dies Irae di Caldara, Tantum Ergo di Bellini, Te Deum di Charpentier, Stabat Mater di Vivaldi, Stabat Mater di Pergolesi, Magnificat di Bach, Messiah di Haendel e La betulia liberata di Mozart.
Le sue registrazioni includono L'italiana in Algeri al Rossini Opera Festival, regia di Dario Fò; l'Orfeo di Monteverdi con La Venexiana per Glossa; il dvd dell'Anna Bolena al Teatro Donizetti di Bergamo e una raccolta dedicata alla musica di autori veneziani con il Vocal Consort Dresden diretto da Peter Kopp.
 
Leonardo Caimi, tenore
Dopo la laurea in filosofia e il diploma in clarinetto e in canto al Conservatorio di Messina, Leonardo Caimi debutta nel 2004 in Traviata (Alfredo) al Teatro Ponchielli di Cremona, al Sociale di Como, al Donizetti di Bergamo. Partecipa alla produzione AsLiCo Operadomani di L'elisir d'amore interpretando il ruolo di Nemorino. Canta Falstaff (Fenton) nella nuova produzione 2005 dell'Orchestra Toscanini al Teatro Verdi di Busseto.
È uno dei protagonisti di un prestigioso concerto a Tokyo con l'Orchestra Toscanini diretta da Lorin Maazel, nel quale interpreta alcune arie verdiane. Nel giugno 2006 partecipa in Ungheria alla Messa di Gloria di Mascagni con il Coro Filarmonico della Scala; nell'ottobre 2006 debutta al Teatro alla Scala eseguendo la Petite Messe Solennelle sotto la direzione di Bruno Casoni. Successivamente interpreta le Litaniæ Lauretanæ e i Vesperæ Solemnes de Confessore di Mozart con Arìon Choir & Consort diretto da Giulio Prandi a Pavia, nella rassegna autunnale del Collegio Ghislieri, e al Teatro Scientifico di Mantova, nell'ambito della rassegna Mozart a Mantova.
Nel 2007 ha preso parte al Falstaff (Fenton) per il Circuito Lirico Toscano, con recite nei teatri di Pisa, Lucca, Livorno e Ravenna e alla prima esecuzione moderna dell'opera Il ritorno di Calandrino di Cimarosa a Salisburgo con la direzione di Riccardo Muti. In giugno è stato protagonista di Il paese dei campanelli, nel ruolo di Hans, al Festival dell'Operetta di Trieste. Ha successivamente tenuto una tournée di galà in Corea e ha felicemente partecipato a Gran Galà dell'Operetta a Milano e in Lombardia per I Pomeriggi Musicali. Ha riscosso un grande successo a Bari nella produzione di Falstaff (Fenton) a fianco di Ruggero Raimondi per la regia di Roberto De Simone; ha partecipato alla produzione di 1984 di e con Lorin Maazel al Teatro alla Scala di Milano; si è esibito al Verdi di Trieste in Cin-ci-là, nell'Elisir d'amore a Chioggia, in Gianni Schicchi all'Accademia Chigiana, in un concerto del Festival MiTo, interprete dell'Harmoniemesse di Haydn con l'Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi e il Coro Filarmonico della Scala diretti da Bruno Casoni. Si è recentemente esibito al Teatro di Sassari nella Pietra del paragone di Rossini, a Verona nel Paese dei campanelli e in Turchia nel Matrimonio segreto. Prossimamente sarà a Torre del Lago per Turandot, a Bari per Macbeth e a Novara per Pagliacci.
 
Christian Senn, baritono
Nato in Cile, dopo aver conseguito la laurea in biochimica, vince una borsa di studio per continuare lo studio del canto in Italia perfezionandosi all'Accademia per solisti del Teatro alla Scala con Leila Gencer, Luigi Alva e Vincenzo Manno.
Ha collaborato con Riccardo Chailly, Maurizio Benini, Romano Gandolfi, Aldo Ceccato, Carlo Rizzi, Tiziano Severini, Francesco Maria Carminati, Corrado Rovaris, Riccardo Muti, Arnold Bosman, Maurizio Barbacini, Paul Goodwin, Fabio Biondi, Ottavio Dantone, in prestigiose sale da concerto e teatri quali Auditorium Verdi di Milano, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Teatro Dal Verme, Teatro alla Scala, Teatro Filarmonico di Verona, Accademia Chigiana di Siena, Biennale di Venezia, Teatro Verdi di Firenze, Teatro Arcimboldi di Milano, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Comunale di Ferrara, Auditorium Alfredo Kraus di Canarias, Palau della Musica di Valencia, Konzerthaus di Vienna, e ancora Teatro Arriaga di Bilbao, Theatre du Chatelet di Parigi, oltre che a Yokohama ecc.
Ha cantato nella Serva padrona (Uberto) di Pergolesi a Milano e a Trondheim (Norvegia) con l'Accademia della Scala; è stato Schaunard nella Bohème a Milano; ha debuttato il ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini a Lima (Peru), nei teatri della Lombardia e con grande successo al Teatro alla Scala e agli Arcimboldi di Milano; ha cantato Bajazet di Vivaldi in Spagna, Italia, Austria, Giappone e recentemente al Festival di Montpellier; Cosi fan tutte (Guglielmo) di Mozart diretto da M. Benini a Santiago del Cile, al Teatro Filarmonico di Verona e al Teatro Valli di Reggio Emilia per la regia di Daniele Abbado; L'italiana in Algeri (Taddeo) di Luca Mosca a Wildbad (Germania); concerti d'arie d'opera al Festival di Nancy e Boucard (Francia); Ugo Conte di Parigi (Folco) di Donizetti al Teatro Donizetti di Bergamo, al Teatro degli Arcimboldi di Milano e al Teatro Bellini di Catania; Faust di Gounod (Valentin) al Teatro Municipal di Santiago; Parisina di Donizetti (Ernesto) al Teatro Donizetti di Bergamo. Ha cantato nel Rinaldo di Händel al Teatro alla Scala di Milano, nel Ritorno d'Ulisse in Patria di Monteverdi a Ferrara e Ravenna, in Tito Manlio di Vivaldi al Festival di Beaune in Francia. Con il Giardino Armonico ha cantato La Resurrezione di Händel a Graz (Austria), con l'ORT ha cantato La Senna festeggiante (Senna) di Vivaldi a Firenze e Pisa, i Carmina Burana di Orff al Teatro Filarmonico di Verona. Con i Barocchisti della RTSI di Diego Fasolis ha cantato l'Alexander fest di Händel e il Requiem di Mozart. Ha cantato la Matheus-Passion a Stoccarda, la Johannes-Passion, l'Oratorio di Natale, il Magnificat, l'Actus Tragicus; ha inoltre partecipato all'esecuzione delle cantate profane di Johann Sebastian Bach all'Auditorium di Milano e di una quindicina di cantate sacre dello stesso autore; ha altresì preso parte all'esecuzione della Messa Santa Cecilia di Gounod, del Requiem di Fauré, della Messa di Gloria di Puccini, della Petite messe solennelle di Rossini, della Messa solennelle di Franck, del Requiem, dei Vesperae solennes de confessore, della Spaur-messe di Mozart, della Fantasia corale di Beethoven. Recentemente ha cantato l'Orlando furioso (Astolfo) di Vivaldi con l'ensemble Matheus di Jean-Christophe Spinosi a Torino e al Musikfest di Bremen, la Betulia liberata di Mozart in Germania con l'Accademia Bizantina, e La pietra del paragone di Rossini (Pacuvio) al Teatro Regio di Parma e al Theatre du Chatelet di Parigi.
Tra i prossimi impegni Papageno nel Flauto magico di Mozart a Montpellier, Bajazet nel Bajazet di Vivaldi a Belem (Portogallo) e al Teatro la Fenice di Venezia con Europa Galante e Fabio Biondi, Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini a Torino, Messiah di Händel ad Halle con Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, Magnificat di Bach a Cremona sotto la direzione di Diego Fasolis, Requiem di Mozart sotto la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli e Orlando furioso di Vivaldi al Festival di Edimburgo con Jean-Christophe Spinosi.
 
Alessandro Marangoni, pianoforte
Nato nel 1979, Alessandro Marangoni si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Marco Vincenzi presso il Conservatorio di Alessandria. In seguito si è perfezionato con Maria Tipo e Pietro De Maria alla Scuola di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è laureato in Filosofia presso l'Università di Pavia (con una tesi sulla filosofia della musica di Fernando Liuzzi), alunno dell'Almo Collegio Borromeo.
Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, tiene regolarmente concerti come solista nei principali centri italiani ed europei, svolgendo anche intensa attività cameristica con musicisti quali Mario Ancillotti, Marco Berrini, Vittorio Ceccanti, Fanny Clamagirand, Daria Masiero, Stefano Parrino, Quirino Principe, Carlo Zardo, il Quartetto di Fiesole e il Nuovo Quartetto Italiano. Si è esibito all'Accademia di Santa Cecilia a Roma (Parco della Musica), all'Accademia della Crusca di Firenze, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Verdi di Trieste, alla Cappella Paolina del Quirinale in Roma, per l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Associazione Musicale Lucchese, la Fondazione Walton di Ischia, l'Engadiner Internationale Kammermusik-Festspiele, il Festival Suoni e Colori della Toscana, la Sagra Musicale Umbra, l'Estate Musicale a Portogruaro, il Centro Studi Musicali F. Busoni di Empoli, il Teatro Giordano di Foggia, il Teatro Gentile di Fabriano, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Dal Verme di Milano, l'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma, il St. John's College di Cambridge, l'Istituto Italiano di Cultura a Londra, con notevole successo di pubblico e critica. Ha inoltre eseguito alcuni concerti di Mozart in tournée con la Amadeus Kammerorchester del Mozarteum di Salisburgo. Ha recentemente debuttato con successo in Spagna con l'Orchestra Filarmonica di Malaga e a Bratislava con l'Orchestra Filarmonica Slovacca, sotto la bacchetta di Aldo Ceccato. Ha inoltre instaurato un sodalizio artistico con l'attrice Valentina Cortese e molto successo stanno ottenendo i suoi recital su Rossini, in duo con Quirino Principe come voce recitante. E' il pianista del Trio Albatros Ensemble: con questa formazione ha registrato un cd dedicato a Nino Rota per Stradivarius e ha suonato in diretta al Tg2 e a RAI Mizar. E' inoltre impegnato nella registrazione integrale dei Peccati di vecchiaia di Rossini e del Gradus ad parnassum di Clementi per la Naxos. Ha recentemente riscoperto la produzione pianistica di Victor de Sabata, che ha registrato per La Bottega Discantica. Nel 2007 ha vinto il prestigioso Premio Internazionale Amici di Milano per la Musica. Nel dicembre 2007 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano, in occasione di un recital in omaggio a Victor de Sabata nel 40° anniversario della morte, insieme a Daniel Barenboim. Sempre recentemente ha tenuto con successo concerti e masterclasses in Sudamerica.
 
Guido Andreolli, organo armonium
Nato a Pavia nel 1971, ha compiuto gli studi di organo e composizione organistica sotto la guida di Claudia Vignani, diplomandosi al Conservatorio A. Boito di Parma. Successivamente, si è specializzato nella prassi esecutiva su tastiere storiche seguendo corsi e masterclass di importanti docenti, tra cui Emilia Fadini, Huguette Dreyfus e Ottavio Dantone, conseguendo brillantemente il diploma in clavicembalo con Edoardo Bellotti presso l'Istituto Musicale Pareggiato F. Vittadini di Pavia.
Come organista è attivo da diversi anni sia come solista che come collaboratore di formazioni orchestrali. Il suo repertorio spazia dal XVI al XX secolo. In particolare, come solista si è esibito per diverse stagioni, tra cui Musica nella Liturgia (Milano) e Il suono del Sacro (Marostica).
Organista dal 1995 della Chiesa di S. Maria del Carmine a Pavia, oggi facente funzione di Cattedrale, nel 2007 è stato scelto come organista per la messa che Benedetto XVI ha celebrato in occasione della sua visita a Pavia.
Paralleleamente a quelli musicali ha compiuto studi universitari, laureandosi col massimo dei voti in scienze biologiche presso l'Università di Pavia e in neuroscienze cognitive presso l'Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. 
 
Giulio Prandi, direttore d'orchestra
Nato nel 1977, Giulio Prandi è diplomato in canto e laureato in matematica col massimo dei voti presso l'Università di Pavia come alunno del Collegio Ghislieri. Ha studiato composizione con Bruno Zanolini e direzione di coro con Domenico Zingaro presso il Conservatorio di Milano; attualmente si perfeziona per la direzione d'orchestra sotto la guida di Donato Renzetti. Direttore particolarmente versatile, ha iniziato giovanissimo l'attività, assumendo la direzione musicale del Collegio Ghislieri di Pavia nel novembre 1997. Debutta, dirigendo il Requiem di Mozart per l'Università di Pavia, nel febbraio 1999, a soli 21 anni. Ha fondato e dirige il complesso corale e strumentale barocco Arìon Choir & Consort; ha fondato inoltre Ghislierimusica, l'associazione che gestisce le Stagioni di Concerti e la didattica musicale del Collegio Ghislieri. È direttore di ReteOrfeo, Cir\cuito Lombardo di Musica Antica. La sua intensa attività lo ha portato a dirigere per importanti istituzioni quali Teatro Carlo Felice di Genova, Circuito Lirico Lombardo, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Musica Antica a Mantova, Accademia Chigiana, Festival MiTo SettembreMusica, Settimane Barocche di Brescia, ecc. Particolarmente rilevanti le sue collaborazioni con importanti artisti sia per il repertorio moderno (tra gli altri Giovanni Allevi, Claire Gibault, Marcella Orsatti Talamanca, Gabriella Sborgi, Leonardo Caimi, Ermanno Olmi, Stefano Monti, Denis Krief) che antico (tra gli altri Maria Grazia Schiavo, Christian Senn, Roberto Balconi, José Maria Lo Monaco, Riccardo Ristori, Hervé Lamy, Sandro Boccardi, Vanni Moretto, Rodney Prada). Attivo in ambito barocco, si dedica in particolare al repertorio italiano e tedesco, curando prime esecuzioni in tempi moderni. Si esibisce regolarmente anche come direttore d'opera. Se in ambito moderno ha diretto titoli quali la Messa di Igor Stravinskij, i Carmina Burana di Orff, i Chichester Psalms di Bernstein, in ambito contemporaneo si segnala la sua collaborazione con gli Strumentisti del Teatro alla Scala e in particolare con il compositore Fabio Vacchi; di cui ha diretto, proprio con il gruppo scaligero, la cantata Sacer Sanctus, inserita nella colonna sonora del film di Ermanno Olmi Cento chiodi, nonché, alla guida di Arìon Choir, gli interventi corali dell'opera La Madre del Mostro su libretto di Michele Serra in occasione della prima assoluta.
 
Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri di Pavia
Gruppo residente della Stagione di Concerti del Collegio Ghislieri, Arìon Choir & Consort è costituito da un coro di sedici giovani cantori e da un consort strumentale che annovera alcuni dei più qualificati musicisti barocchi italiani, regolarmente presenti in tutti i più importanti gruppi di musica antica (Giardino Armonico, Cappella della Pietà dei Turchini, Europa Galante, Complesso Barocco, ecc.). Oltre ad affrontare autori consacrati come Monteverdi, Bach, Durante, Vivaldi, Mozart, il gruppo si dedica alla riscoperta di opere sacre del repertorio settecentesco italiano, proponendo autori quali Caldara, Leo, D'Astorga. Numerose sono le collaborazioni che Arìon Choir & Consort annovera con importanti solisti e personalità del mondo musicale, tra cui Christian Senn, Maria Grazia Schiavo, José Maria Lo Monaco, Marcella Orsatti Talamanca, Gabriella Sborgi, Sandro Boccardi. Nell'aprile 2006 Arìon Choir & Consort ha inaugurato la 45ª edizione delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore con un programma dedicato a Vivaldi e Monteverdi, mentre in novembre si è esibito con grande successo presso il Teatro Bibiena di Mantova per il Festival Mozart a Mantova, con un programma incentrato sull'opera del giovane Mozart, registrato da Radio3 Rai. Dal 2007 nell'ambito di Rete Orfeo, si è nuovamente esibito a Mantova presso il Bibiena, a Milano per la stagione del Quartettonme, a Brescia per il Festival Settimane Barocche. Arìon Choir svolge altresì una intensa attività concertistica spaziando in diversi repertori, su tutti quello cameristico del '900 storico con escursioni anche nella musica contemporanea. In questo ambito si segnalano in particolare le esecuzioni della cantata Sacer Sanctus di Fabio Vacchi, realizzata insieme agli Strumentisti del Teatro alla Scala e inserita nella colonna sonora del film Cento chiodi di Ermanno Olmi, e la partecipazione, nell'ambito della 64ª Settimana Musicale Senese, con l'Orchestra Regionale Toscana diretta da Claire Gibault, alla prima esecuzione assoluta del l'opera di Fabio Vacchi La madre del mostro su testo di Michele Serra, commissionata dell'Accademia Chigiana e trasmessa in diretta su Radio3 Rai. Nel settembre 2007 il gruppo è stato invitato alla prima edizione del Festival MiTo SettembreMusica a Milano, dove si è esibito insieme al soprano Maria Grazia Schiavo in un applauditissimo concerto presso la Chiesa di Sant'Antonio Abate.
 
 

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