2010_03_27 Lisday Kemp al Coccia di Novara

Sabato 27 marzo 2010 ore 21.00
Teatro C.Coccia - Novara
L'Uccello di Fuoco
Spettacolo di Fredy Franzutti
su musiche di Igor Stravinskij
con la partecipazione straordinaria di Lindsay Kemp.
Coreografie Fredy Franzutti
Musiche Igor Stravinskij
Scene Francesco Palma
Costumi Atelier Dora
Luci Sabina Fracassi e Piero Calò
Produzione Compagnia Balletto del Sud

Il celebre balletto di Igor Stravinskij, nella coreografia di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi italiani, mette in scena l'avventura del principe Ivan che, grazie all'aiuto del magico uccello dalle piume di fuoco, salva la bella Zarievna, una principessa prigioniera del terribile mago Katschei qui interpretato dalla star del teatro Lindsay Kemp. La fiaba è una delle più antiche della tradizione russa. La musica è stata composta nel 1909 su commissione dei Balletti Russi di Parigi (prima rappr.1910). La messa in scena ripropone con successo la magia del mito e del racconto attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine. In una speciale rivisitazione ispirata ai films di avventura fantasy, e precisamente ad un capolavoro degli anni 80: "Conan il Barbaro" di John Milius, Franzutti propone la figura del principe come eroe distruttore dal cuore di pietra. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale, ma guerriero.
Trama
Nel racconto, il Principe Ivan Tsarevitch penetra in una fitta foresta illuminata dal chiaro di luna, e scorge, su un albero di mele d'oro, l'Uccello di fuoco. Catturato, l'Uccello convince il Principe a rendergli la libertà consegnandogli una piuma dai poteri magici. Dal castello del mago Kaschchei, il gigante immortale dalle lunghe dita verdi, Ivan vede uscire le principesse prigioniere, che giocano con le mele d'oro. Il Principe rimane colpito dalla bellezza di Tsarevna, e si presenta. Ella racconta come il mago ha catturato numerosi viaggiatori, trasformandoli in statue di pietra. Scoperto, Ivan viene aggredito dai mostri; ma riesce a salvarsi grazie all'intervento dell'Uccello di fuoco, richiamato grazie alla piuma magica. L'Uccello conduce il Principe all'albero dove è nascosto lo scrigno-uovo che racchiude l'anima di Kaschchei. Ivan, distrutto l'uovo ed annientato così il potere malefico del mago, può punto riabbracciare Tsarevna e farla sua sposa.
Sin dalle prime rappresentazioni lo spettacolo ha raccolto la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. Lindsay Kemp dichiara: "Franzutti lo considero il mio figlio italiano".

NOTE COREOGRAFICHE di Freddy Franzutti
È il 24° balletto che creo per la compagnia. E come ogni nuova produzione l'attesa di vedere se l'idea e il prodotto finito coincidono, se l'intuizione mantiene le aspettative, se l'interprete scelto sostiene il ruolo sono i dubbi che mi accompagnano sino alla "prima rappresentazione". Cerco di rivivere la magia dei balletti attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine - radice comune quindi alle apparentemente lontane terre italiane che a Bisanzio erano in costante contatto: Venezia, Ravenna, il nostro Salento.
Creo la coreografia per "L'uccello di Fuoco" in una versione fiaba-mito dove il principe è eroe, l'uccello di fuoco è divinità antica - una fenice che attacca e combatte, in questo spettacolo il male e il bene si oppongono in maniera epica e non ironica, come ho fatto altre volte.
L'argomento è tratto da una fiaba russa è narra l'avventura del principe Ivan Tsarevitch che combatte con un mago potente e cattivo: Kaschej, che tiene prigionieri e sotto incantesimo principesse e cavalieri. Penso ad un "Uccello di fuoco" leggendario, come se lo avesse narrato Tolken, una creatura alata nata da un braciere, una fiaba che diviene o ritorna mito in una versione nuova, lontana da ogni edizione precedente. Con l'immagine del volatile incandescente non esprimo l'idea di leggerezza ma di forza, la forza di un dio; un uccello che vola è anche sinonimo di libertà: l'uccello di fuoco è il riscatto di chi è prigioniero e la sua piuma è il simbolo di quest'idea.
Ho cercato una strada differente da quelle magistrali già fatte sinora, ossia quella originale di Mikael Fokine , o quelle di George Balanchine, Serge Lifar, John Cranko e di Maurice Béjart. Non mi rifaccio alla Russia sovietica, ma racconto quella popolare dove convivono il mito con il mitologico, dove il bene e il male si sfidano e combattono in maniera eroica e violenta.
Mi sono ispirato ai film di avventura fantasy, genere oltretutto che con vergogna dichiaro il mio preferito. E precisamente ad un "capolavoro" degli anni 80: "Conan il Barbaro" diretto da John Milius, dove l'eroe è un distruttore dal cuore di pietra. Che poi, quando si innamora, svela il suo aspetto principesco e nobile nelle azioni più eroiche. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale ma guerriero. Il personaggio di Conan era stato affidato all'attore austriaco Arnold Schwarzenegger, che proprio con questo film iniziò a farsi conoscere dal grande pubblico.
La pellicola è tratta da una serie di racconti dello scrittore statunitense Robert Ervin Howard (1906–1936) il vero iniziatore dell'heroic fantasy, nonché uno dei massimi esponenti della letteratura dell'orrore e grande interprete del romanzo d'avventura. La sua vita difficile, i suoi spostamenti pressoché nulli e la tragica conclusione della sua esistenza (suicidio) lo accostano molto da vicino con il nostro Emilio Salgari. Il cattivo di "Conan", Tulsa Doom è un mago-serpente che ho identificato in Kaschej che protegge il suo uovo: uccello e serpente che combattono sono inoltre una delle immagini più belle e tipiche dell'iconografia mitologia della guerra. Il mago Katchej rappresenta inoltre la cultura orientale progredita e fantasiosa a confronto con quella dei barbari distruttori. Ho poi immaginato delle principesse rapite, senza tiara né con il costume popolare russo, ma seminude e sensuali.
Una rilettura della vicenda, con grande attenzione alla musica di Stravinskij, opera considerata universalmente un capolavoro. Nell'Uccello di Fuoco, Stravinskij, è molto vicino al suo maestro Rimskij-Korsakov, del quale ho coreografato l'affascinante poema sinfonico "Sheherazade". Ho trovato molte similitudini musicali tanto da decidere di presentare prossimamente i due spettacoli legati in un'unica serata. La musica de "Le Noce" o della "Sagra" sono molto diverse da questa nel quale mantiene un legame più forte con il gusto romantico.

Fredy Franzutti, coreografo
E' oggi uno dei più noti e apprezzati coreografi nel panorama nazionale, fonda nel 1995 il Balletto del Sud, compagnia che dirige e per la quale crea un repertorio di 30 spettacoli, alcuni tratti dal repertorio romantico, come "Lo Schiaccianoci", "Il Lago dei Cigni", "La Bella Addormentata", "Romeo e Giulietta", "Sheherazade", "L'Uccello di Fuoco". Crea inoltre balletti per il Teatro "Bolscioj" di Mosca, per il Teatro dell'Opera di Roma (6 diversi spettacoli), per il Teatro dell'Opera di Sophia, per l'Opera di Montecarlo, per l'Opera di Bilbao, e per diversi eventi di Rai Uno come le danze del Concerto di Capodanno 2004 diretto da Lorin Maazel, trasmesso da Venezia in eurovisione.
Con la sua compagnia, il Balletto del Sud, replica gli spettacoli nei più importanti festival di danza e opera Italiani, totalizzando un 'attività di circa 80 date ogni anno. Franzutti cura le danze di opera di produzioni realizzate in Francia, Spagna, Russia e numerosissime in Italia tra queste ricordiamo quelle al R.O.F di Pesaro, alle terme di Caracalla (Aida), al Teatro Lirico di Cagliari, al Bellini di Catania etc. La volontà di controllare fin nei dettagli la coerente realizzazione dell'idea unitaria, alla base di ogni suo spettacolo, lo ha portato ad interessarsi in prima persona a diverse arti sceniche affiancando all'attività di coreografo quella di autore, regista, scenografo e costumista. Crea in questo senso diversi spettacoli anche con voce e danza coinvolgendo attori come Ugo Pagliai, Paola Pitagora, Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà, Franco Nero. tra questi ricordiamo: "Tra fregi di frutta", "All'Ombra degli Ulivi", "Eleonora Duse, sogni delle stagioni", "Il martirio di San Sebastiano".
Coreografo e assistente di numerosissime regie d'opera collabora con registi come Pier Luigi Pizzi, Beppe De Tomasi, Flavio Trevisan, Paolo Miccichè. Riallestisce l'opera di Bellini "La Sonnambula" per il teatro d'opera de la Coruna. Lavora al fianco di Beppe Menegatti per la ricostruzione di balletti perduti e crea per l'Opera di Roma, su invito di Carla Fracci: "Caterina, la figlia del bandito" di Cesare Pugni, "La Figlia del Danubio" di Adolf Adam, "Baccus e Arianne" di Albert Russel con le scene di Giorgio De Chirico e altri titoli su musiche di Stravinkij. Crea appositamente spettacoli ed eventi per inaugurazioni come quella del Teatro Romano di Lecce (per la Fondazione Memmo), l'inaugurazione di Porta Galliera e della Scalinata del Pincio di Bologna (per Vittoria Cappelli). Inventa e dirige lo spettacolo "Il sole tocco le acque" per l'Otranto Festival, dirige il film-corto "Se questo è un uomo" interpretato da Michele Placido, Emilio Solfrizzi e crea coreografie per numerosi eventi di Rai 1 e Rai 2. Coreografa le danze della stagione lirica di Lecce dal 1998 al 2005 su invito di Katia Ricciarelli e dal 2006 ad oggi su invito di Filippo Zigante.
Franzutti collabora e crea coreografie per ètoiles internazionali come Lindsay Kemp, Alessandro Molin, Giuseppe Picone, Xiomara Reyes etc. Su invito di Vittoria Ottolenghi partecipa a diverse edizioni delle Maratone internazionali di danza e allo spettacolo su musiche di Luciano Berio "I trionfi del Petrarca" al Mitlefest di Cividale del Friuli. Maurizio Squillante gli affida le coreografie della sua opera contemporanea "The Wings of Daedalus" in tournèe nazionale. Nel 2009 Franzutti scrive e dirige lo spettacolo "800" dedicato all'assedio di Otranto con le musiche di Francesco Libetta e la supervisione di Franco Battiato.
Ricordiamo inoltre le tournèe in Portogallo, Germania, Spagna e quella del 2006 nei teatri di Hanoi e Ho Chi Min City in Vietnam. Tra i numerosi musicisti con cui collabora ricordiamo Lorin Maazel, Richard Bonynge, Karl Martin.
Franzutti è nella commissione tecnica della S.I.A.E. sezione lirica ed è direttore artistico del concorso di danza di Lignano Sabbiadoro (Udine).
La critica più autorevole mostra ampio interesse per il suo lavoro, sottolineandone i tratti originali e moderni.

LINDSAY KEMP, danzatore, mimo, coreogrfo
Nato vicino a Liverpool e cresciuto nel nord dell'Inghilterra, dall'infanzia s'innamorò del mondo dello spettacolo. Dopo un periodo di apprendistato molto vario, nel 1964 formò la sua prima compagnia, con quale sperimenta una fusione di stili tradizionali e sperimentali, che mescolava tutte le categorie teatrali.
Di tanti spettacoli creati in quegli anni, il più notevole è Flowers, nato a Edimburgo nel 1968, che col successo a Londra nel 1974 porta Kemp all'attenzione di tutto il mondo... e, infatti, da lì inizia 25 anni di tournée internazionali, sopratutto in Spagna ed in Italia dove, dal 1978 in poi, ha avuto una serie di successi straordinari in tutto il paese.
Negli anni '70, maturato come interprete, regista e autore, la sintesi di una vita d'esperienze teatrali diverse sbocciò in uno stile di teatro-danza totale, unico nel suo genere. La fusione di intrattenimento, sensualità, rito, parodia, melodramma, trasgressione, umorismo ed intensità emotiva in spettacoli di grande effetto visivo e musicale ebbe un impatto clamoroso dappertutto e fu una delle influenze più importanti sul teatro internazionale degli anni '70 e '80.
Durante questo periodo il repertorio della Lindsay Kemp Company cresceva: da Flowers a Salomè, Mr. Punch's Pantomime, Sogno di una Notte di mezza Estate, Duende... un poema per Garcia Lorca, Nijinsky, The Big Parade, Alice, Onnagata, Cenerentola e ultimamente Variètè (1996), Rêves de Lumière (1997) e Dreamdances (1998). Nel 2005, in Spagna, ha creato per sé e la sua compagnia Elisabeth I, l'ultima danza, che si spera verrà presto in Italia.
Nel 1972 la sua messa in scena dei concerti Ziggy Stardust dell'ex-membro della sua compagnia David Bowie, trasformò per sempre la presentazione dei concerti Rock.
Nel 1975 creò il balletto The Parades Gone By per il Ballet Rambert, e nel 1978 per la stessa compagnia Cruel Garden, riproposta negli anni successivi dall'English National Ballet, il Berlin Deutschoper e il Houston Ballet. Del 1996 il Sogni di Hollywood, un balletto creato per la compagnia del Teatro Nuovo di Torino. Del 2001, per la stessa compagnia, Mr. Punch's Follies, e del 2002 Le Train Bleu per la compagnia olandese Introdans.
Nel 1995 ha debuttato nella regia lirica con Il Barbiere di Siviglia allo Sferisterio di Macerata. Del 1998 la regia di Il Flauto Magico di Mozart per il Festival di Perelada, in Spagna, (riproposto in Italia nel 1999) e di Iris e Le Maschere di Mascagni per i teatri di Livorno, Lucca, Pisa e Mantova. In settembre 2002 ha allestito The Fairy Queen di Henry Purcell per i teatri di Bilbao e Salamanca, e in novembre dello stesso anno Madama Butterfly per Santander, Cordoba e Altea. Del 2003 le regie di La Traviata ed il Midsummer Night's Dream di Benjamin Britten, per Pisa, Lucca e Livorno. Nel luglio 2007, invece, il debutto di I Racconti di Hoffmann di Offenbach, per i Festival di Perelada e San Sebastian e per Santander.
Ha sempre continuato la sua attività di pittore, allestendo mostre dei suoi disegni e pitture in tutto il mondo, mentre l'insegnamento, attraverso incontri, conferenze, e stage, è un'altra passione a cui non rinuncia mai.

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