2010_04_20 Le macerie della SNIA in teatro

Martedì 20 aprile 2010, ore 21
Teatro Fraschini - Pavia
MACERIE
da “Storie dalla SNIA” di Anna Turra
drammaturgia e regia Roberto Traverso
con Raffaella Boscolo, Elena Callegari, Giorgio Minneci e con Giovanni Lanfranchi (violino)
musiche di scena originali Silvio Negroni
immagine fotografica Giovanni Giovanetti Effige
Progetto e coordinamento Tino Leanti
La Snia viscosa di Pavia rivive a teatro, spettacolo tratto dal libro Storie dalla Snia, scritto da Anna Turra per la regia del pavese Roberto Traverso.


Roberto Traverso, autore
E’ autore per il cinema e il teatro ed è responsabile della comunicazione al Teatro OUT OFF di Milano. Da alcuni anni svolge attività didattica in diverse scuole di formazione tra cui la Scuola D’Arte drammatica Paolo Grassi e il Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea OUTIS. Tra i suoi testi teatrali rappresentati: Nouvelle Vague, omaggio a Jean Luc Godard regia di A. Syxty (Out Off, Milano, 1997); La seconda eclissi, premio “7 spettacoli per un nuovo teatro italiano” (Roma, Teatro Argentina - 2000); Fondamentalisti (Premio Hystrio alla drammaturgia 2002); Il lupo cattivo, intervista al Marchese De Sade (Milano, Palazzo Reale, 2004) Reality Show (Udine, selezione Premio Extra Candoni - 2005). L’ultimo inverno, riduzione dal romanzo di Salvatore Niffoi (La giostra dell’Apocalisse, Milano, Rotonda della Besana - 2008). Tra le sceneggiature per il cinema: Asini (1999) regia di Antonello Grimaldi con Claudio Bisio – Asuddelsole (2002) regia di Pasquale Marrazzo; L’ultima sigaretta (Cortometraggio) regia Gianluca Fumagalli (Bellaria 2005).

L’idea teatrale fa perno sui tre personaggi che già nel libro escono dal racconto e diventano monologo. Lena, Lidia e Alfio a partire da una condizione di solitudine e spaesamento nel presente ci condurranno attraverso il racconto della loro vita nella storia della trasformazione di una civiltà rurale e provinciale in un habitat industriale urbano e moderno, fino al suo sfaldamento e alla sua distruzione. A scandire i ritmi di questa rievocazione, a segnarne anche le atmosfere e le intensità drammatiche sarà la musica suonata dal vivo dalla Banda del Villaggio Solidale di Milano, un piccolo complesso rom che con la sola presenza fisica contaminerà la situazione creando un riferimento alla realtà come un antidoto a una visione romantica e un po’ nostalgica del passato. L’immagine della fabbrica nello scenario desolante della sua distruzione è il solo elemento scenografico che renderà presenti le MACERIE di un passato che, come scrive Marc Augè, “non hanno più il tempo di diventare rovine” ovvero di trasformarsi in ricordi.
Roberto Traverso

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