2010_05_03 Gullotta e l'onestà

Lunedì 3 maggio 2010, ore 21.00
Martedì 4 maggio 2010, ore 21.00
Mercoledì 5 maggio 2010, ore 21.00
LEO GULLOTTA
Il piacere dell’onestà
di Luigi Pirandello
personaggi e interpreti
Angelo Baldovino Leo Gullotta
Agata Renni Valentina Beotti
Maddalena Mirella Mazzeranghi
Il Marchese Martino Duane
Maurizio Setti Paolo Lorimer
Il Parroco Vincenzo Versari
Marchetto Fongi Federico Mancini
Un cameriere Antonio Fermi

scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
luci Valerio Tiberi
regia FABIO GROSSI
pantomima Monica Codena
aiuto regia Mimmo Verdesca
assistente alle scene Luca Filaci
direttore di scena Brunito Lanzoni
sarta Tiziana Bartolozzi
produzione NuovaTeatro Eliseo S.P.A.


Il piacere dell’onestà, tratto dalla novella Tirocinio (1905), andò in scena la prima volta nel 1917. Racconta di un uomo fallito e moralmente discutibile, Angelo Baldovino, il quale decide di sposare Agata Renni, una giovane di buona famiglia rimasta incinta da un uomo sposato, il Marchese Fabio Colli. I patti stabiliti sono chiari, Baldovino non deve far altro che favorire, con il suo gesto, l’insabbiamento dello scandalo, lasciando che perbenismo ed ipocrisia abbiano il sopravvento. Invece, una volta assunto il ruolo di marito, scatta in lui il meccanismo di paladino in nome dell’onestà.
Il regista Fabio Grossi ha operato, sul testo originale, - pur mantenendo intatto il pensiero e la scrittura dell’autore (fatta eccezione per qualche aggiustamento alla terminologia più desueta) - un cambiamento drammaturgico: strutturato originariamente in tre atti, lo ha modificato in due più un intermezzo. Quest’ultimo, di grande importanza, perché introduce l’idea di un destino, per volontà superiore, atto a modificare quello che l’uomo cerca di imporre con il proprio pensiero. L’azione si svolge in un unico spazio, un solo ideale ambiente di Natura incontaminata, alberi alti e prato erboso che richiamano il bosco primigenio della nostra natura umana (violato in continuazione dal compromesso sociale) nel quale è immersa una casa girevole e trasparente (ispirata al sogno di una Casina di cristallo, componimento di Aldo Palazzeschi pubblicato su Lacerba nel 1913).
Leo Gullotta racconta con toni asciutti la profonda solitudine dell’essere umano che interpreta, e riconosce la profonda attualità dei contenuti dell’opera, perché riflettono la condizione insita nella natura umana che spinge a offendere e calpestare in ogni modo e in qualunque situazione l’innato senso di rettitudine.

Con quest’ultimo spettacolo si conclude la Stagione 2009/2010 che ha visto calcare il palcoscenico del Fraschini attori popolari (Adriana Asti, Massimo Dapporto, Franco Branciaroli, Carlo Cecchi), orchestre di fama internazionale con programmi variegati ed impreziositi dalla presenza di solisti d’eccezione (Gidon Kremer, Krystian Zimerman, Emanuele Segre, Alexander Lonquich) e inaspettati (il talento virtuoso di Patricia Kopatchinskaja). Nella Rassegna Altri Percorsi, che propone le forme più interessanti della drammaturgia contemporanea, si sono distinti giovani registi ed interpreti, da Claudio Autelli che ha diretto “Otello”, a Filippo Timi istrionico protagonista de “Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche.”
Il tradizionale viaggio musicale dell’Orchestra dei Solisti ha accompagnato gli spettatori, prima in Basilica (la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro) e successivamente in Teatro.
La Stagione teatrale che si sta concludendo ha sviluppato anche un interessante percorso legato al mondo dei giovani con proposte mirate: prove aperte alle scuole, il teatro in lingua, l’opera per i più piccoli, il progetto sulla “Resistenza”, Scuole in scena, Segnali. Inoltre non sono mancati appuntamenti pensati per i non più giovani come le proposte di operetta, le recite pomeridiane di prosa (es. la Caccia di Lo Cascio), e serate di puro intrattenimento, come il tradizionale appuntamento di fine anno con il musical e la rassegna dei comici.

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