2010_05_20 Il pianoforte a dialogo con l’orchestra nel Concerto n. 4 di Beethoven

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Mahler Milan, Italy
Giovedì 20 maggio 2010_05_20 ore 20.30
Venerdì 21 maggio 2010_05_21 ore 20.00
Domenica 23 maggio 2010_05_23 ore 16.00
Il pianoforte a dialogo con l’orchestra
Direttore Xian Zhang
Ludwig van Beethoven
Concerto n. 4 in Sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58
Sergej Prokof’ev
L’amore delle tre melarance, suite sinfonica op. 33 bis
Sergej Rachmaninov
Sinfonia n. 2 in Mi minore op. 27
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Huseyin Sermet, pianoforte

Xian Zhang, direttore d'orchestra


Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3
Orario biglietteria dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00
Biglietti Euro 13,00/18,00/23,50/31,00

Attesissima all’Auditorium di Milano, ritorna Xian Zhang, Direttore Musicale della Verdi, per il primo dei quattro concerti che la vedranno protagonista con la nostra orchestra nei mesi di maggio e giugno, nei quali continua la retrospettiva dedicata a Beethoven.
Il programma si apre con il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven, con il pianista turco Hüseyin Sermet, artista di grande talento che torna ad esibirsi con la Verdi. Il Concerto n. 4 è uno dei più eseguiti anche per la sua incredibile energia e per l’inconsueta sperimentazione formale che lo pervade, come emerge nel terzo movimento, un rondò lanciato a folle velocità dove il solista è chiamato ad esibirsi in prodigi virtuosistici di grande perizia.
Segue la suite sinfonica de L’amore delle tre melarance, scritto da Prokof’ev nel 1919 su commissione dell’Opera House di Chicago; l’autore sceglie un racconto settecentesco e lo anima di suoni e visioni che evocano un mondo bello e imperfetto.
Infine, la Sinfonia n. 2 di Rachmaninov, composta tra il 1906 e il 1908, di presa immediata e dall’ascolto sempre piacevole.

Programma:
Con il Concerto per pianoforte n. 4 in Sol maggiore op. 58, composto tra il 1805 e la fine del 1806, contemporaneamente alla prima versione del Fidelio e alla Quinta Sinfonia, Beethoven ha rinnovato tra tradizionale forma del concerto classico, rivoluzionando anche il rapporto tra strumento solista e orchestra. Al primo movimento di carattere poetico e intimistico Allegro moderato segue il secondo movimento Andante con moto, che contrappone la violenza orchestrale alla raccolta poesia del pianoforte; la pagina si conclude in un clima di serena eleganza con il Rondò. Il concerto venne eseguito la prima volta in privato nel marzo 1807, con il compositore al pianoforte, mentre la prima esecuzione pubblica ebbe luogo nel dicembre 1808.
L’amore delle tre melarance è la prima opera di Sergej Prokof’ev, composta nel 1919 e ispirata ad una fiaba di Carlo Gozzi. Alla sua prima esecuzione, sotto la guida dello stesso Prokof’ev presso l’Opera House di Chicago il 30 dicembre 1921, l’opera suscitò un grande scandalo per il suo tono profondamente antirealistico, parodistico e fantastico. Ciò che risultò invece immediatamente chiaro fu il trattamento dell’orchestra, dalle sonorità scolpite, elevata a rango di protagonista. Per questo motivo i brani esclusivamente affidati agli strumenti, divennero immediatamente i più popolari della partitura, e convinsero l’autore ad elaborare la Suite sinfonica in sei movimenti a partire dal 1922. A Parigi la Suite fu tenuta a battesimo dall’autore il 29 novembre 1925; nonostante l’esordio non felicissimo si impose ben presto, divenendo nel corso del Novecento ben più popolare dell’opera da cui fu tratta.
Le tre sinfonie di Sergej Rachmaninov si trovano raramente nei cartelloni delle sale da concerto. La Sinfonia n. 2 appartiene ancora pienamente al periodo russo del compositore, prima del trasferimento negli Stati Uniti, e venne scritta essenzialmente durante un soggiorno del compositore a Dresda nel 1907, in una delle fasi di maggiore creatività. Potrebbe essere definita la “Sinfonia del riscatto”: pur affermato nel panorama musicale russo come direttore d’orchestra e come eccezionale virtuoso del pianoforte, ai tempi della stesura di quest’opera Rachmaninov non aveva ancora del tutto digerito il fiasco della Prima Sinfonia, eseguita per la prima volta nel 1895 a San Pietroburgo sotto le solerti cure interpretative di Aleksandr Glazunov. La Sinfonia, articolata nei tempi Largo-Allegro, Allegro molto, Adagio e Allegro viviace, venne eseguita per la prima volta a San Pietroburgo il 26 gennaio 1908 sotto la direzione dell’autore.

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