2011_03_11 Rigoletto al Coccia di Novara si replica il 2011_03_13

STAGIONE LIRICA 2010/2011
Teatro Carlo Coccia - Novara
Venerdì 11 marzo 2011_03_11 ore 20.30 - Turno A
Domenica 13 marzo 2011_03_11 ore 16.00 - Turno B
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave 
(dal dramma “ Le roi s’amuse”  di Victor Hugo)
Musica di Giuseppe Verdi


Personaggi e Interpreti
Il Duca (ten.) MYUNG HOON JI (11) | VALTER BORIN (13)
Rigoletto, suo buffone di corte (bar.) SILVIO ZANON (11) | ROBERT HYMAN (13)
Gilda, sua ? glia (sop.) LINDA CAMPANELLA (11) | ELENA ROSSI (13)
Sparafucile, bravo (basso) LUIGI RONI
Maddalena, sua sorella (m.s.) ANNUNZIATA VESTRI (11) | LETIZIA DEL MAGRO (13)
Giovanna, custode di Gilda (m.s.) MONICA TAGLIASACCHI
Monterone, conte (bar.) PAOLO BUTTOL
Marullo, cavaliere (bar.) GIUSEPPE NICODEMO
Borsa, cortigiano (ten.) ORFEO ZANETTI
Il Conte di Ceprano (basso) ALEXANDAR STEFANOVSKY
La Contessa du Ceprano (sop.) ALESSANDRA FERRARI
Un usciere di corte (basso) GILLES ARMANI
Un paggio della duchessa (m.s.) GABRIELLA SELVAGGIO
Maestro Concertatore e Direttore GIUSEPPE ACQUAVIVA
Regia, Scene e Costumi IVAN STEFANUTTI

Domani sera, venerdì 11 marzo ore 20.30 penultimo appuntamento della Stagione d’Opera al Teatro Coccia di Novara, una stagione che si chiuderà nel nome di Giuseppe Verdi con due dei suoi più amati lavori, “Rigoletto” domani sera con replica domenica 13 alle ore 16 e poi “La traviata” in scena l’8 e 10 aprile.
Le due opere “Rigoletto” e “La traviata”, insieme a “Il trovatore”, formano un ideale trittico che si colloca a metà del percorso compositivo di Giuseppe Verdi segnando un culmine della sua produzione ed uno spartiacque tra gli anni giovanili e i grandi capolavori dei suoi ultimi anni.
Verdi  è ormai riconosciuto come uno dei più grandi compositori dell’800, anche da chi, come Arrigo Boito, in anni giovanili ne aveva denigrato il lavoro giudicato troppo legato alle tradizioni vocali italiane. Verdi fu sempre molto rispettoso delle nostra antiche tradizioni musicali e non volle mai essere emulo di nessuna corrente che arrivasse da oltralpe. Il Rigoletto fu ambientato a Mantova, anziché a Parigi, solo per problemi di censura che costrinsero librettista e compositore a fare scivolare i panni regali de “Le roi s’amuse” di V.Hugo su sulle spalle meno compromettenti di un Duca italiano, di Mantova appunto, che si poteva permettere di essere un libertino. Ma un libertino che non si accontenta delle conquiste femminili nel suo palazzo, ne delle ragazzine conquistate in chiesa (come la povera Gilda figlia del suo buffone Rigoletto) ma passa le sue serate a sfogare gli istinti con le “compiacenti signore di strada” come la bella Maddalena,  rischiando senza saperlo di lasciarci la pelle. Rigoletto è una straordinaria figura di padre che ama in modo smisurato la figlia Gilda, a sua volta  innamorata del suo datore di lavoro. Al Duca seduttore Gilda consacrerà la vita cadendo sotto gli “strali di una giusta vendetta” che invano il padre aveva architettato per vendicare l’affronto. L’allestimento novareve vedrà come primo cast il baritono Silvio Zanon come Rigoletto e il tenore Myung Hoon Ji come Duca, Gilda sarà Linda Campanella nella prima di venerdì ed Elena Rossi nella pomeridiana di domenica, un cammeo sarà la partecipazione del celebre basso Luigi Roni come Sparafucile.
Nel cast di domenica troveremo nell’ordine Robert Hyman come Rigoletto e Valter Borin com Duca. 
Negli altri ruoli Annunziata Vestri (ms. Maddalena), Alessandra Ferrari (sop. Contessa). Regia, scene e costumi saranno di Ivan Stefanutti mentre la direzione della Orchestra Filarmonica Italiana sarà di Giuseppe Acquaviva. Info al Tel. 0321.620400.


2 commenti:

  1. Venerdì ero la. Purtroppo.
    Stefanutti è un delinquente e dovrebbero vietare la regia delle Opere a persone come lui. Zanon o ha perso la voce o stava male, in ogni caso NON AVREBBE DOVUTO NEANCHE SALIRE SUL PALCO perché ha fatto una figuraccia; esistono i sostituti oppure si annuncia che è AFONO ma non è sostituibile. Non ho capito se il direttore dormiva, oppure dormiva l'orchestra o cos'altro; un disastro, uno scandalo mai visto al Coccia, neppure l'Aida dello stesso Stefanutti con le trombe stonate era così brutta.
    Il tenore coreano fatto con lo stampino: troppo tecnico, precisino ed espressivo come una pietra. L'unica brava è stata davvero la Campanella, l'unica che abbia meritato gli applausi.

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  2. Ho seguito lo spettacolo di domenica 13.
    Molto bravo Rigoletto (Hyman).
    Bene Gilda (Elena Rossi) anche se non mi ha entusiasmato nel "caro nome" .
    Scarsino il tenore (Borin)che pur senza errori particolari non mi è sembrata una voce verdiana.
    Potente e grande presenza scenica del mitico sparafucile (Roni) anche se un po' in difetto sulle due note molto basse (fine scena settima - atto primo)e (fine scena ottava - atto terzo).
    Bene il coro.
    La direzione orchestrale non mi è piaciuta: in alcune occasioni cantanti ed orchestra mi sono sembrati non a tempo.
    Complessivamente lo spettacolo mi è piaciuto.

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