2011_06_04 Echi tra le volte - Un evento sinestesico

sabato 4 giugno 2011_06_04 ore 17.00 - 20.00
Abbazia di Acqualunga (Frascarolo - PV)

ECHI TRA LE VOLTE
suonare l’architettura
Giugno - Settembre 2011
Mostra e installazione musicale a cura di: Antonio Bologna, Fortunato D’Amico, Andrea Taroppi
Testi: Eugenia Laghezza, Maurizio Splendore, Fortunato D'Amico

COME RAGGIUNGERE L'ABBAZIA
Da Milano: uscita Gropello Cairoli da A7-MI-GE, prendi direzione Dorno verso Scaldasole, poi Ferrera Erbognone, poi Lomello, oltrepassa Mede fino a Castellaro de Giorgi, da lì segui le indicazioni verso l’Abbazia

L’IDEA
Il progetto Echi tra le volte si propone di suonare l’architettura.
Gli autori sono Andrea Taroppi e Antonio Bologna.
L’obiettivo è quello di evidenziare la componente musicale insita negli spazi architettonici: un “sentire l’architettura” attraverso un’esperienza sonico-visiva fortemente legata al luogo in cui viene realizzata.
Echi tra le volte lo fa attraverso un’installazione di sound design, cioè un sistema di altoparlanti opportunamente dislocati e governati da un computer che diffonde una partitura musicale originale, espressamente scritta per quello spazio.
La base di questa creazione musicale è costituita dallo specifico insieme di frequenze capaci di innescare i fenomeni della risonanza, del riverbero e della riflessione dei suoni; essa viene pertanto scritta a partire da uno studio geometrico-acustico sullo specifico spazio. L’effetto è quello di una vera e propria cassa armonica nella quale i visitatori si trovano inseriti, che consente loro di apprezzare la grandezza e la bellezza delle forme dell’architettura nella quale si trovano, non solo visivamente ma anche uditivamente.
In questo modo la musica disegna lo spazio e contemporanemente lo spazio compone la musica. È infatti l’architettura stessa, con le sue dimensioni e le sue forme, a modellare i suoni, assumendo la funzione di una sorta di grande strumento musicale o cassa di risonanza.
Nello stesso tempo la musica disegna lo spazio, correlandosi alle superfici come un affresco.
L’opera prende le mosse da precedenti esperienze, in particolare i lavori di Iannis Xenakis, in cui il tramite tra la creazione musicale e quella architettonica è l’elemento numerico. Il risultato è una esplicitazione della mutua influenza che forma architettonica e suono instaurano reciprocamente attraverso la componente spaziale, suggerendo che di tale approccio unitario vi fosse piena consapevolezza nel passato.

LA COMPOSIZIONE MUSICALE
L’installazione “Suonare l’architettura: Echi tra le Volte” all’Abbazia di Acqualunga ha seguito le seguenti fasi:
• studio dei parametri spaziali e sonori dell’Abbazia;
• composizione della partitura musicale originale basata sulle frequenze di risonanza dell’Abbazia;
• messa in opera dell’impianto con la posa dell’altoparlanti, della postazione di regia formata da un computer e da apparati di bassa frequenza.
Dal punto di vista tecnico, Echi tra le volte consiste in un generatore di impulsi sinusoidali opportunamente distribuiti temporalmente al fine di innescare i riverberi naturali dell’edificio ospite.
Le altezze in frequenza sono ricavate da opportuni algoritmi di elaborazione delle caratteristiche intervallari del canto gregoriano, e “accordate” sulle frequenze di risonanza dell’edificio.
Grazie alla calcolata disposizione dei diffusori ed all’attenta calibrazione dei valori di ampiezza degli impulsi, questi ultimi non sono più percepiti come tali, dando origine ad un continuum, alternato a momenti di silenzio più o meno lunghi.
L’effetto è quello di uno sgorgare sonoro spontaneo a varie intensità, in un’esperienza uditiva di tipo acusmatico, dove cioè i suoni avvolgono totalmente i presenti, come se provenissero contemporaneamente da tutte le direzioni, eliminando la percezione della sorgente sonora.


L’ABBAZIA DI ACQUALUNGA
L’Abbazia di Acqualunga è un interessante esempio di architettura cistercense presente in territorio lombardo.
Le sue origini non hanno una datazione certa, ma se ne inizia a parlare in un testamento del dicembre 1185, in cui viene affidata all’Abbazia di Rivalta.

La chiesa, lunga 19 e larga 17,2 metri, presenta, nella sua attuale disposizione, un impianto a tre navate. L’ampio volume del presbiterio rettilineo è molto profondo e domina la spazialità dell’interno, senza l’intermediazione di una campata di coro o di un transetto.
Le diverse campate presentano volte a crociera, rimaneggiate e ribassate in tempi successivi.
La navata a nord si conclude in una piccola cappella rettilinea irregolare, mentre quella a sud è interrotta da un muro che divide la chiesa dalla sagrestia.
Nell’angolo tra coro e navata sinistra, si erge la piccola torre campanaria a base quadrata.
Quadrivium: Etica, Estetica, Scienza
Echi tra le volte si ispira alle opere a agli scritti di Severino Boezio (Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius -Roma 475 d.C.; Pavia 525 d.C.), che furono il riferimento di tutto il pensiero e l’azione medievale. Nella concezione del sapere di Boezio la conoscenza dell’uomo si esprimeva secondo le discipline del Trivium (grammatica, retorica, logica) e del Quadrivium (aritmetica, geometria, musica, astronomia). Tali discipline erano inquadrate in una visione unitaria secondo la quale scienza, etica ed estetica non erano saperi contrapposti, ma interdipendenti.
Nelle architetture religiose del passato appare spesso molto evidente l’espressione di questa concezione. La medesima impostazione di pensiero si ritrova anche nella tradizione abbaziale d’Europa, di cui l’Abbazia di Acqualunga rappresenta una testimonianza fulgida in Lomellina.
Il senso di leggere le architetture antiche attraverso la musica non vuole ripercorrere o riprodurre l’estetica di mondi passati, ma deriva dalla sentita necessità di riappropriarsi di una visione più olistica dei fenomeni del mondo e delle attività umane, al fine di ricucire le separazioni tra i momenti tecnico-economici e quelli affettivi del lavoro dell’uomo.

CREDITS
Il progetto è stato realizzato col patrocinio di:
Diocesi di Vigevano, Comune di Frascarolo, ALA-Assoarchitetti, Ecomuseo del Paesaggio Lomellino, Politecnico di Milano-Scuola del Design,
e con la partecipazione di Maurizio Splendore e Leonardo Cascitelli del Laboratorio Temporalia.
Support: Regione Lombardia.
Testi a cura di Eugenia Laghezza; Maurizio Splendore e Fortunato D’Amico.
Graphic Design: Alessandro Petrini.
Organizzazione: C.R.E.A. (Coodinamento e Realizzazione dell’Ecologia Acustica).
Allestimento: Medium Size, Dedalo Servizi, V-web.

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