2011_10_09 Concerto Hae-Sun Kang

Domenica 9 ottobre 2011_10_09
Casa della Musica di Parma, ore 20:30 
CONCERTO
Hae-Sun Kang, violino
  
In questo settimo appuntamento di Traiettorie 2011, dedicato all'elettroacustica, il programma può essere diviso in due parti ben definite: la prima, esclusivamente acustica, ha per tema la riproduzione di un discorso musicale contemporaneo attraverso la segmentazione di gesti violinistici tradizionali, ed è affidato a un classico per violino solo come Sequenza VIII di Luciano Berio e a un pezzo assai più recente (è dell'anno scorso) ma non dissimile negli intenti come Samarasa del giapponese Daï Fujikura; la seconda, per violino ed elettronica, affronta uno dei problemi che in ambito elettroacustico attraggono di più i compositori degli ultimi anni, cioè il rapporto di leadership e le conseguenze in termini musicali e di ascolto nel momento in cui si combina lo strumento dal vivo con un procedimento elettronico prefissato.
Nel primo caso tutto si gioca sul piano conoscitivo. In Sequenza VIII Berio non fa altro che utilizzare un campionario di modi di suonare il violino, gli stessi usati dal Seicento a oggi, ricomponendoli attraverso aggregazioni basate sulla dinamica o sull'altezza dei suoni per ricostruire un discorso coerente affidato alla capacità intellettuale dell'interprete, e non solo a quella tecnica, di rileggere lo strumento attraverso i suoi quattrocento anni di vita. In Samarasa Fujikura lavora invece più che altro sulle dilatazioni spaziali dei suoni, e sulle aggregazioni percettive in termini di tempo e corposità che variano al variare di quelle razionali eppure sensuali dilatazioni.
I problemi suggeriti da Samarasa, in prima italiana come i due pezzi successivi, rappresentano un ponte verso la parte elettroacustica del concerto, che si apre con un pezzo scritto apposta per l'interprete di questa serata, la pluripremiata violinista sudcoreana Hae-Sun Kang: The Only Line di Georges Aperghis è un lavoro del 2008 che indaga come sia possibile per un nastro magnetico accompagnare e prevedere ciò che farà uno strumento acustico, stretto fra il dubbio se sia il compositore a prevedere il gesto del solista o se sia il solista ad accompagnare il ritmo del nastro. Non diversamente, il freschissimo, recente, tesissimo, virtuosistico Raggi di stringhe di Lara Morciano, commissionato dall'IRCAM di Parigi, sembra riassumere idealmente i quesiti posti da Samarasa e quelli di Aperghis: le concatenazioni fra il violino di Hae-Sun Kang e il software preparato da José Miguel Fernández serrano i ritmi, creano temperature sonore contrastanti, fino a diventare impalpabili rarefazioni, ma anche qui si pone il problema di chi conduce il gioco, perché il suono è smembrato nelle sue componenti fisiche e il violinista percepisce non note ma ambigui segnali, "raggi" appunto. E di conseguenza si pone anche un conflitto percettivo fra tempo reale e tempo prefissato: un problema che questa volta riguarda anche l'ascoltatore.Per informazioni:
Fondazione Prometeo: Tel. 0521 708899
www.fondazioneprometeo.org   -  www.traiettorie.it

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)