2012_08_13 MAM Milano Arte Musica concerto monotematico su Arcangelo Corelli

Milano Arte Musica
VI edizione
a Milano, dal 10 luglio al 29 agosto 2012
Lunedì 13 agosto 2012_08_13 ore 20.30
Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
Via Montegani angolo via Neera, Milano
A. Corelli: Sonate a tre op. 3
Ensemble L’Estravagante
Biglietti 13 agosto: posto unico 10 Euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima

PROGRAMMA

Arcangelo Corelli (1653-1713)
Sonata IX in fa minore
Grave - Vivace - Largo - Allegro

Sonata VIII in do maggiore
Largo - Allegro - Largo - Allegro

Sonata V in re minore
Grave, Andante - Allegro - Largo - Allegro

Sonata VI in sol maggiore
Vivace - Grave - Allegro - Allegro

Sonata XII in la maggiore
Grave, Allegro - Allegro - Adagio - Vivace - Allegro, Adagio - Allegro - Allegro

Un altro concerto monografico della rassegna è quello che l’Ensemble L’Estravagante dedica lunedì 13 agosto ore 20.30 in Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (via Montegani angolo via Neera) all’arte di Arcangelo Corelli, del quale saranno eseguite sei delle Sonate dell’opera 3, in una sorta di “aperitivo” delle celebrazioni che nel 2013 saranno riservate a questo sommo compositore nell’occasione del tricentenario della morte.
“La musica [di Corelli] è il linguaggio della natura; e per molti anni tutti coloro che la sentivano diventavano sensibili ai suoi effetti. Non ce ne può essere prova più convincente del fatto che, in mezzo a tutte le innovazioni introdotte dall’amore del cambiamento, essa ha continuato ad essere eseguita. Ed anche oggi i maestri della scienza musicale non esitano a dichiarare che, quanto a finezza dell’armonia ed eleganza della modulazione, le composizioni di Corelli sono i modelli più perfetti”. Così John Hawkins sintetizza magistralmente i tratti fondamentali e l’importanza dell’opera di Corelli nel diciottesimo secolo, nella sua Storia della Musica pubblicata a Londra nel 1776.
L’Op. 3 è la terza raccolta di sonate a tre, apparsa a distanza di quattro anni dall’Op. 2 contenente dodici sonate da camera e otto anni dopo l’Op. 1 che nel 1681 portava la dedica alla regina Cristina di Svezia, punto di riferimento della vita culturale romana e fondatrice di un’accademia della quale lo stesso Corelli era membro. Come già nell’Op. 1, anche in queste dodici sonate l’elemento formale più importante è lo schema della sonata da chiesa in quattro movimenti, nella prevalente sequenza grave, allegro, adagio, allegro: a Corelli si deve la creazione di questo “bilanciatissimo congegno espressivo che avrebbe avuto solida fortuna nei decenni a venire” (Massimo Privitera).
Un equilibrio e un bilanciamento che in queste pagine si estende ad altri elementi come il rapporto tra contrappunto e articolazione delle frasi musicali, tra scelte ritmiche nei tempi lenti e in quelli allegri, tra le esigenze di simmetria e la ricerca tipicamente barocca della sorpresa.

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