2013_01_22 GIULIO SCARPATI AL FRASCHINI in OSCURA IMMENSITA’


martedì 22 gennaio 2013_01_22, ore 21
Teatro Fraschini Pavia
Rassegna Altri Percorsi
GIULIO SCARPATI al FRASCHINI in 
OSCURA IMMENSITA’
L’attore romano, insieme a Claudio Casadio,  è il protagonista dello spettacolo tratto dal romanzo di Massimo Carlotto. Regia di Alessandro Gassmann.
Quando il libro L’oscura immensità della morte” uscì in Italia nel 2004 scatenò subito un dibattito molto acceso, senza lasciare scampo: ogni lettore è spinto a prendere una posizione rispetto ai due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvani Contin. 
Un tragico fatto di cronaca nel Nord est. Un rapinatore, Raffaele Beggiato, uccide la moglie  e il figlio di otto anni di Silvano Contin. Un complice riesce a scappare, Beggiato viene condannato all’ergastolo.  L’assasino, dopo quindici anni di carcere, si ammala di cancro e gli rimane poco da vivere. Ecco che, per vivere quel poco che gli rimane da libero, sognando il Brasile,  Beggiato chiede il perdono a Contin che nel frattempo si è isolato nel dolore, rifugiandosi in un lavoro banale, pensando ossessivamente al complice rimasto impunito. La vittima non vuole concedergli la libertà, a meno che costui non faccia il nome del complice. Inizia una partita incrociata di due destini contrapposti, carnefici e vittime entrambi.
Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi i temi del romanzo, firmato da Massimo Carlotto che nella versione teatrale usa il mezzo efficace dei monologhi, con un linguaggio incisivo ed essenziale.  Il fulcro “scottante” (irrisolto) è: chi deve perdonare un assassino che sconta una pena definitiva, i familiari della vittima innocente o lo Stato? O entrambi?
Coloro che hanno subito un lutto di tale specie restano accecati, condannati ad un ergastolo di dolore (ad una oscura immensità) spesso la via maestra che imboccano è la vendetta, il perdono del carnefice è rarissimo.  Alessandro Gassmann, in linea con un’idea di teatro che incarna differenti scritture contemporanee, attraverso il romanzo di Carlotto, prosegue la strada iniziata con “Roman e il suo cucciolo”, ovvero un’indagine neutrale e drammatica che si sofferma tra le pieghe più intime di un’umanità dolente: dentro quel territorio di confine nel quale  il bene e il male sono prossimi e i ruoli di carnefice e vittima si possono anche scambiare.
Una scena grigia (che contiene il bianco e il nero, il bene e il male) divisa a metà, da una parte la cucina dall’altra una cella, fa da contorno ad una azione tesa, che oppone al dolore magmatico della vittima Contin  (Giulio Scarpati), la disperazione a tratti strafottente del rapinatore Beggiato (Claudio Casadio).
biglietti dello spettacolo sono in vendita al Teatro Fraschini
Costo: da 14 euro a 5 euro.
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13  e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
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