2014_01_11 Traviata al Politeatro di Milano

IL POLITEATRO
Viale Lucania n. 18 – Tel. 02.84140790
Gennaro D’Avanzo presenta
(MM3 gialla Corvetto – Autobus 34-77-84-93-95)
“Associazione Culturale Teatro San Babila” e Nuovo Teatro san Babila
presentano
1° STAGIONE LIRICA AL POLITEATRO
Sabato 11 e domenica 12 Gennaio 2014_01_12
“ LA TRAVIATA”
di  Giuseppe Verdi
Personaggi ed interpreti:
Violetta Valéry (Angela Gandolfo, soprano)
Alfredo (Carlo Giacchetta, tenore)
Giorgio Germont (Matteo Jin, baritono)
Gastone (Roberto Natale)
Barone Douphol (Andrea Carcassi)
Flora Bervoix (Keta Nino, soprano)
Annina (Keta Nino, soprano)
Marchese d’Obigny (Giovanni Battaglino)
Dottor Grenvill (Giovanni Guerra)
Giuseppe  (Mario Pennacchio)
Versione per canto e pianoforte
Maestro al pianoforte ROBERTO BARRALI

PREZZI e CONVENZIONI
Poltronissima intero € 32,00 - Poltronissima soci e convenzionati € 20,00
Poltrona intero € 22,00 - Poltrona soci e convenzionati € 15,00
ORARI DEGLI SPETTACOLI
Sabato 11 Gennaio ore 20:30 – Domenica 12 Gennaio ore 16:00
ufficiostampa@teatrosanbabila.it
Tel. 02.795469 – 02.84140790

LA TRAVIATA fa parte della “trilogia popolare” insieme a “Il Trovatore” e a “Rigoletto” ed è una delle opere più famose di Giuseppe Verdi, scritta su libretto di Francesco Paria Piave, si compone in tre atti ed è tratta dalla pièce teatrale “La signora delle camelie” dell’ autore francese Alexandre Dumas.
In parte composta nella villa degli editori Ricordi a Cadenabbia, nella splendida cornice del lago di Como, la prima rappresentazione teatrale avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il  6 marzo 1853; in tale occasione, tuttavia, a causa soprattutto di interpreti non di adeguato livello e a causa della scabrosità dei temi, la rappresentazione si rivelò un fiasco totale. Venne ripresa l’anno successivo, sempre a Venezia, al Teatro San Benedetto dove ottenne il meritato successo.
Cantanti nazionali ed internazionali accompagnati da Roberto Barralli al pianoforte aprono la prima stagione lirica del Nuovo Teatro San Babila nella nuova sede in cui è ospite, Il Politeatro di Viale Lucania 18; dopo La Traviata saranno in scena Il trovatore a Febbraio, Rigoletto ad Aprile e Bohème a Maggio

TRAMA:
ATTO I
Gran festa nella casa parigina di Violetta Valéry (Angela Gandolfo), la cui salute è gravemente minata. Un nobile, Gastone (Roberto Natale), presenta alla padrona di casa il suo amico Alfredo (Carlo Giacchetta), suo grande ammiratore. L’ attenzione che Violetta dimostra per la nuova conoscenza non sfugge a Douphol (Andrea Carcassi), il suo amante abituale. Alfredo le dichiara tutto il suo amore.
Violetta teme di essere innamorata anch'ella, per la prima volta.
ATTO II
Alfredo e Violetta Valéry vivono adesso felici in una villa di campagna. Alfredo scopre dalla cameriera Annina (Keta Novo) che Violetta sta vendendo i suoi beni perchè è rimasta senza denaro e si precipita a Parigi per procurarsene. Violetta riceve la visita inattesa del padre di Alfredo, Giorgio Germont (Matteo Jin) che l’ accusa di condurre il figlio alla rovina. Violetta replica di non avere mai chiesto nulla ad Alfredo, ma Giorgio non rinuncia al suo proposito di separare Alfredo e Violetta. La donna fa quello che crede essere il bene del suo innamorato e torna dal Barone abbandonando Alfredo, che è colto da tremendagelosia. Violetta va alla festa di Flora nuovamente accompagnata da Douphol. Violetta implora Alfredo di lasciare la casa; se ne andrà, dice lui, solo se lei lo seguirà. La ragazza allora gli rivela di aver giurato a Douphol di non incontrarlo più, per non raccontare il colloquio che ebbe con suo padre.
Alfredo la offende irrimediabilmente chiamando gli amici e pagandola, davanti a loro, per i servigi ricevuti. Il Barone sfida Alfredo a duello.
ATTO III
La salute di Violetta è molto peggiorata. La donna non può più alzarsi dal suo letto. Le giunge una lettera di Germont: finalmente, ha deciso di spiegare tutto a suo figlio. Alfredo è pentito e sta arrivando. Violetta è incredibilmente contenta, ma teme di non sopravvivere fino al suo arrivo. Con Alfredo, al suo capezzale; viene anche suo padre, profondamente pentito. La tisi non le concede che poche ore e uccide Violetta proprio davanti a loro, in un clima di acuto dolore, e di vana improvvisa speranza


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