2014_01_26 Butterfly nel salotto della danza al TeatroDiMilano

Domenica 26 gennaio 2014_01_26 ore 16:00
TeatroDiMilano Via Fezzan - Milano
Giacomo Puccini
Madama BUTTERFLY
Tragedia giapponese in due atti su libretto di Illica e Giacosa
Ideazione Carlo Pesta
Regia Cristina Molteni
Ideazione scenica Marco Pesta
Lighting Designer: Lorenzo Pagella
Costumi Sartoria Bianchi - Milano
Balletto di Milano
Orchestra Filarmonica di Milano
Maestro concertatore e direttore d'orchestra: Gianmario Cavallaro
Biglietti: biglietteria@teatrodimilano.it
www.teatrodimilano.it
Orari biglietteria da mercoledì al sabato dalla 13:00 alle 18:00
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Personaggi e interpreti
Cio Cio San - Madama Butterfly: Hiroko Morita
Suzuki: Yumi Furuta
Pinkerton: Luigi Albani * nella foto a sinistra
Goro: Luca Di Gioia
Sharpless: Giorgio Valerio * nella foto a destra
Zio Bonzo: Daniele Biccirè
Commissario Imperiale: Alberto Luraghi
Madre - Kate Pinkerton: Eleonora Luè
Zia: Magdalena Feiner
E nel ruolo di Dolore: la piccola Valentina

Assistente di produzione: Tonia Di Nardo, Akos Barat
Sarta: Antonella Pertusi
Scenotecnico: Carlo Stucchi
Con la partecipazione del Balletto di Milano: Federico Veratti, Giulia Paris, Federico Mella, Alessandro Torrielli, Alessandro Orlando,Alessia Campidori, Simone Maier, Angelisa Gismondo, Giulia Simontacchi, Giulia Montesello, Alessia Peschiulli, Marco Luzi, Davide Elia

Dalle note di sala "Madama Butterfly è tra le opere più significative di Giacomo Puccini. Storia d’amore e morte è tra le più amate dal pubblico sia per l'intensità della musica pucciniana con le sue celeberrime arie, sia per la coinvolgente drammaticità della vicenda. Realizzata nel pieno rispetto della storia originale, la produzione del Teatro di Milano tuttavia presenta alcune peculiarità distintive di una
nuova ed attuale concezione dell’opera lirica. Opera-ballo, con un impiego delle masse coreutiche a partecipare alle azioni dei cori fino a prenderne parte e renderle vive con la gestualità e le movenze del corpo. Un connubio tra regia e coreografia per restituire l'opera nella sua integrità drammaturgica. La messinscena, nella sua semplicità, risulta incantevole per l'atmosfera creata dall'allestimento dal sapore orientaleggiante, tra giardini zen e shoji, essenziale e libero da pesanti strutture. Una particolare cura è stata riservata nella ricerca degli interpreti che necessitano voci di primo piano, capaci di calarsi con maestria nei panni dei personaggi per restituirne il carattere nella sua essenza."

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