2014_08_09 Strumentisti della Orchestra Carlo Coccia in concerto per Craveggia Estate

Sabato 09 agosto 2014 - 21,00
Craveggia Chiesa di Santa Marta
CONCERTO DA CAMERA 
W.A.Mozart Ouverture da “Le nozze di Figaro” (arrangiamento per quintetto di fiati)
F.J.Haydn Divertimento in si bemolle maggiore
F.Danzi Quintetto a fiati in si bemolle maggiore op.56 n°1
W.Hess Divertimento op.51
N. Rota Petite offrandre musicale
J.Ibert
Trois pièces brèves per quintetto di fiati
Quintetti di fiati Carlo Coccia
Quintetto di fiati  “Carlo Coccia”
Gianni Biocotino  flauto
Paolo Pinferetti  oboe
Carlo Dell’Acqua  clarinetto
Alfredo Pedretti  corno
Anna Maria Barbaglia  fagotto

Strumentisti della Orchestra Carlo Coccia

2014_08_09 Arena di Verona in scena Carmina Burana

Continuano gli appuntamenti del Festival Lirico 2014 all’'Arena di Verona, che festeggia un Nuovo Secolo di grande Opera sul palcoscenico all'’aperto più grande del mondo.

Agosto apre con l’attesissima serata dedicata ai Carmina Burana di Carl Orff, mai eseguiti nell'’anfiteatro romano, a cui fa seguito Aida, l’opera regina del Festival proposta ora nell’'edizione storica che rievoca la messa in scena del 1913.
Sarà poi la volta dell’amatissimo dramma pucciniano Madama Butterfly e dell’opera simbolo della città degli innamorati, Roméo et Juliette.

Proseguono fino al 3 settembre anche le repliche di Carmen firmata dal maestro Franco Zeffirelli.

E a tutti gli appassionati di danza l’Arena di Verona presenta in Prima Nazionale Medea, balletto su musiche di Mikis Theodorakis in scena al Teatro Romano per due imperdibili serate.
Scopri il programma 2014>

2014_08_10 Note d'organo a San Lorenzo

Domenica 10 agosto 2014, ore 21.15
Basilica di San Lorenzo
Corso di Porta Ticinese 39, Milano
MM1-3 Duomo; MM2 Sant’Ambrogio; ATM 2,14,94
MUSICA NELLA NOTTE DI SAN LORENZO
sull'organo Bernasconi - 1884
Musiche di Bach, Dandrieu, Bossi
Organista Carlo Centemeri
Ingresso libero.
Vi segnaliamo altresi' che per il concerto e' stato creato un evento facebook che trovate a questo link
http://www.facebook.com/events/1522248734660044

VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO



Programma musicale:
Jean-Francois Dandrieu O filii et filiae

John Stanley
Voluntary op. 7 n. 2 in do maggiore (Adagio – Allegro)
Voluntary op. 5 n. 8 in re minore   (Allegro – Adagio – Allegro)

Johann Sebastian Bach
Preludio sull’inno ambrosiano Veni Redemptor Gentium BWV 659
Fantasia e fuga in la minore BWV 561

Vincenzo Bellini
Sonata per organo
 
Polibio Fumagalli Sonata-Capriccio in la minore op. 81 n. 1
Marco Enrico Bossi Chant du Soir op. 92 n. 1
Polibio Fumagalli La danza degli astri (da “Ascetica Musicale” op. 235)
Marco Enrico Bossi Ave Maria  op. 104 n. 2
Melanie Bonis Toccata op. 97
Claude-Benigne Balbastre Cannonade

NOTE AL CONCERTO
La fine del XIX secolo segno’ un momento di grande crisi nella letteratura organistica italiana, a causa di un lungo periodo nel quale lo stile piu’ a la mode, ovverosia quello legato al mondo dell’opera, aveva influenzato in maniera estremamente marcata anche cio’ che veniva eseguito nelle chiese. Il gusto musicale d’oltralpe, che aveva portato alla grande evoluzione stilistica del classicismo e del romanticismo, era rimasto del tutto sconosciuto alle orecchie del popolo italiano: basta citare Emilio De Marchi, grande scrittore Milanese, che, nel suo romanzo “Arabella”, pubblicato nel 1892, riporta una riflessione del protagonista, un borghese milanese, mentre ascolta la nuora Arabella che siede al pianoforte/ 
“Una volta, prima dei quarant'anni, anche lui aveva frequentato la Scala con passione. Allora non era ancora inventata la musica difficile. Da orecchiante, il suo Verdi lo gustava ancora. Arabella preferiva invece sonar della musica da collegio, del Mozart, del Beethoven, cosette graziose, in cui il vecchio abbonato della Scala sentiva un gusto nuovo, con in mezzo alle note quasi dei ragionamenti che lo facevano pensare" 
Il pensiero del borghese medio italiano, abituato al bel canto, trovava nel 1892 ancora esotico e complesso il pensiero di Mozart o di Beethoven: una cosa alquanto strana se si pensa che negli stessi anni Mahler sta lavorando alla sua seconda sinfonia e Brahms alle sue ultime opere pianistiche.
Questo effetto, legato soprattutto al suono orchestrale, fu legato a doppio filo con le evoluzioni dell’organaria, con costruttori che realizzarono strumenti che erano tanto splendidi nella loro vastita’ timbrica quanto autoreferenziali, perche’ legati a un repertorio ben preciso. Il gusto operistico porto’ lo stile del teatro in chiesa, e non mancarono gli esempi scritti anche da beniamimi del pubblico quali Bellini o Donizetti.
Nel cambiamento che doveva necessariamente derivare da una cosi’ radicale crisi di identita’, la figura di Polibio Fumagalli ebbe un ruolo eccezionale, poiche’ porto’ nelle classi di conservatorio la conoscenza della letteratura organistica straniera, realizzando spesso lui stesso “adattamenti per l’organo italiano” di composizioni degli autori piu’ importanti che non potevano essere suonate sugli strumenti gia’ esistenti.
Il progetto dell’organo di San Lorenzo fu, con ogni probabilita’, influenzato dallo stesso Fumagalli, che era organista del vicino santuario di Santa Maria dei Miracoli, e che aveva avuto modo di collaborare piu’ volte con la famiglia Bernasconi, organari varesini che avevano avuto modo di far ben conoscere a Milano la loro arte: quest’organo dovette risultare estremamente gradito ai milanesi se consideriamo che, ancora una volta, De Marchi lo cita nel suo Demetrio Pianelli, pubblicato nel 1890. Infatti, descrivendo una Prima Comunione in San Lorenzo, scrive
“...l'organo, dopo aver accompagnato i celebranti col suono ripieno delle sue canne maggiori, attenuò poco a poco le voci, introdusse suoni teneri e palpitanti di flauto e voce umana...”
Nel progetto di questo strumento si vede una direzione ben precisa: l’organo non e’ piu’ una fucina di timbri ed effetti speciali volti a assecondare l’organista che si dilettasse di sinfonie, polke, marce e trascrizioni da opere, ma uno strumento che puo’ tanto ricalcare il suono caldo degli organi francesi quanto quello grandioso degli strumenti tedeschi, il tutto mantenendo (ma bilanciando) le caratteristiche italiane.
Fumagalli, infatti, ebbe modo di stringere amicizia con grandi organisti dell’epoca (tra cui, ad esempio, Best e Rheinberger), e di visitare strumenti stranieri: scriveva, in una lettera, che tuttavia riteneva l’organaria italiana non inferiore a quella straniera e che sarebbero bastati alcuni accorgimenti strutturali (tra cui l’estensione della pedaliera) per rendere gli strumenti italiani non secondi a nessuno, e capaci di eseguire “all’italiana” tutta la letteratura organistica. Egli stesso, dopo alcune composizioni giovanili piu’ legate allo stile operistico (tra cui le deliziose sei Sonate-capriccio), comincio’ a interessarsi di come dar colore all’organo realizzando brani di notevole spessore ed altri che, pur nella loro leggerezza, dimostrano bene come l’ispirazione potesse partire anche da concetti extramusicali (come la raccolta Ascetica musicale da cui é tratta la Danza degli Astri)
Abbiamo voluto, pertanto, condensare in questo programma un quadro della letteratura straniera che si e’ potuta facilmente adattare a questo strumento. Tra gli antichi, due brani di compositori francesi settecenteschi che avessero bisogno di una ricca tavolozza sonora per rendere al meglio: le variazioni sull’Alleluja Pasquale “O filii et filiae” di Dandrieu, e la Cannonade di Balbastre, un pezzo vivace che sembra evocare un organo che suona gioiosamente in una chiesa mentre, al di fuori, e’ in corso una battaglia. Inoltre, due brani dell’organista inglese John Stanley, contemporaneo di Haendel e grande virtuoso, che, tra i primi nella storia, indica nelle sue composizioni gli esatti colori strumentali che ben si riproducono sugli strumenti italiani. Infine, due brani di Johann Sebastian Bach che si possano eseguire anche su uno strumento, come quello di San Lorenzo, la cui pedaliera non fosse eccessivamente estesa (il sogno di Fumagalli di realizzarne in Italia una come quelle tedesche dovra’ attendere ancora alcuni anni): uno dei due, in particolare, chiudeva un cerchio di tradizione lungo diversi secoli, poiche’ basato sulla melodia luterana Nun komm der Heiden Heiland, traduzione in uso al mondo protestante dell’inno ambrosiano Veni Redemptor Gentium.
La scelta delle composizioni contemporanee all’organo di San Lorenzo, invece, presenta due brani di Marco Enrico Bossi, allievo ribelle di Fumagalli che, proprio per le polemiche col maestro, venne espulso dal conservatorio, salvo diventare poi uno dei piu’ grandi virtuosi del novecento di questo strumento: Bossi scrisse soprattutto per gli organi stranieri e per gli strumenti che egli stesso fece costruire in Italia, ma tuttavia alcune delle sue pagine piu’ poetiche e caratteristiche trovano perfetta collocazione anche sugli strumenti della generazione a lui precedente: con un istinto un po’ curioso e un po’ polemico, abbiamo voluto alternarle alle opere del maestro
Infine, un omaggio alla compositrice francese Melanie Bonis: ammessa al conservatorio di Parigi per diretta intercessione di Cesar Franck, sara’ compagna di studi e amica stimata di Claude Debussy e Gabriel Pierne’. La sua promettente carriera fu pesantemente ostacolata dai genitori che arrivarono a farla ritirare dal conservatorio perché contraesse un matrimonio di interesse. Ma lei, dopo dieci anni di matrimonio e tre figli, ritorno’ alla musica e scrisse pagine notevolissime, tra cui le molte opere vocali e per organo spiccano per fervore sacro e intima ricerca di una serenita’ che Melanie cerco’ spesso nella sua profonda fede. Pur conoscendo bene l’organo, Mel Bonis non fu mai un’organista (il suo strumento restó sempre il pianoforte) e scrisse le sue pagine con indicazioni molto generiche, per farle poi eseguire a colleghi: pertanto, la sua musica non richiede espressamente i grandi strumenti francesi necessari per la letteratura di Franck, Widor e Vierne. Ci piace pensare che sarebbe stata positivamente sorpresa da come i suoi brani sarebbero risultati in tutto il loro splendore su di uno strumento come quello di San Lorenzo. [Carlo Centemeri]



2014_07_31 CONCERTO PER PIANO alla Palazzina Liberty

giovedì 31 luglio 2014_07_31 alle ore 21.00
Palazzina Liberty - Milano Largo Marinai d'Italia
Associazione PianoFriends e Milano Classica
CONCERTO PER PIANO 
Ji Yeong Mun, pianoforte
Un concerto straordinario ci attende nell'estate milanese: Milano Classica, in collaborazione con l’Associazione PianoFriends, ospita nella cornice della Palazzina Liberty una giovanissima pianista fuoriclasse coreana, Ji Yeong Mun, vincitrice del Primo Premio al Concorso Internazionale di Takamatsu di quest’anno, giovedì 31 luglio alle ore 21.00, con un selezionato programma di pagine musicali da Beethoven, Corigliano, Haydn, Ravel e Chopin.
 - ingresso: euro 10.00 - 
riduzioni per i giovanissimi
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173   Fax 02-28510174

2014_07_31 RASSEGNA DI DOCUMENTARI E INCONTRI CON GLI AUTORI

RASSEGNA DI DOCUMENTARI E INCONTRI CON GLI AUTORI
Carpi (MO) - BIBLIOTECA A. LORIA/VIDEOTECA
CORTILE INTERNO - Piazzale Re Astolfo (in caso di pioggia Auditorium Loria)
I CONFINI DELLA REALTA'
rassegna a cura di D.E-R (Associazione Documentaristi Emilia-Romagna) con la partecipazione e il
sostegno dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
GiovaniEvoluti eCOnsapevoli

Giovedì 2014_07_24, ore 21.30
LA MIA THULE, di Francesco Conversano, Nene Grignaffini
Italia, 2013
Nel 2012 Francesco Guccini registra nel mulino dei nonni a Pàvana il suo ultimo disco.
Un'esperienza musicale e umana che vede crescere, giorno per giorno, le otto canzoni dell'album.
A seguire incontro con i registi e Raffaella Zuccari ideatrice del progetto insieme all'autrice.

Giovedì 2014_07_31, ore 21.30
INDEBITO, di Andrea Segre e con Vinicio Capossela
Italia, 2012
Un viaggio in cui il repertorio del rebetiko viene presentato in tutta la sua vasta complessità.
Grecia 2013. Nelle taverne di Atene e di Salonicco si perpetua l'antica tradizione dei rebetes, i musicisti che propongono il rebetiko,una forma di blues ellenico che affonda le sue radici in un passato di crisi diversa (e al contempo simile) a quella che colpisce oggi la popolazione. È una musica che si oppone, con i versi delle sue canzoni, al potere ed è, oggi come allora, portatrice di una corrente di ribellione al conformismo passivo. Vinicio Capossela va alla ricerca di questi musicisti e fonde la propria musica con la loro.
A seguire incontro con il musicista greco Vangelis Merkuris e la musica del gruppo Mare Nostrum (Mario Sehtl, Gianluca Magnani, Vangelis Merkuris)

Giovedì 2014_08_07, ore 21.30
FREAKBEAT, di Luca Pastore
Italia, 2011
Freak Antoni, "intellettuale demenziale", va alla ricerca del nastro perduto di una mitica session fra l'Equipe84 e Jimi Hendrix: un pretesto per riaffermare il valore dell'utopia e dell'immaginazione.
A seguire incontro con il regista, Marco Moser (attore nel film, esperto e consulente epoca beat), e la musica del duo formato da Alessandra Mostacci (pianoforte) e Sofia Buconi (voce) con il loro Rock in Blue, I Love Freak!!!
Conducono le serate Nico Guidetti e Odoardo Semellin

www.estatedoc.it
www.bibliotecaloria.it
Biblioteca Multimediale "A. Loria"/Videoteca
Via Rodolfo Pio, 1
Comune di Carpi (MO) - Assessorato alla Cultura - Settore A7
tel. 059 649373 fax. 059 649957
antonia.mascioli@comune.carpi.mo.it
www.bibliotecaloria.it

2014_09_20 Castell’Arquato un mostra di un artista visivo molto interessante

dal 20 settembre 2014_09_20 al 12 ottobre 2014
Palazzo del Podestà di Castell’Arquato (PC)

HUMUS. Biogenesi dell'ibrido pensiero
mostra
personale di NUNZIO PACI
a cura di Andrea Lacarpia
Inaugurazione: sabato 20 settembre 2014 | ore 17

L’Amministrazione Comunale di Castell’Arquato ospita, nelle sale espositive del Palazzo del Podestà, nel centro medievale dell’antico Borgo, “HUMUS. Biogenesi dell'ibrido pensiero”, mostra personale di Nunzio Paci, a cura di Andrea Lacarpia, in collaborazione con il mim Museum in Motion di San Pietro in Cerro, la Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus di Milano e Officine dell’Immagine, galleria d’arte contemporanea di Milano. 
NUNZIO PACI, nato a Bentivoglio (BO) nel 1977, vive e lavora a Bologna. Dal 2004 espone in gallerie private e spazi istituzionali ed è invitato a partecipare a note rassegne nazionali tra cui Premio Morlotti (2007), Premio Vasto (2010), Premio Icona (2013). Nel 2011 presenta il ciclo Rhizoma nelle sale del Museo delle Cere Anatomiche di Bologna. Due anni dopo, nel marzo del 2013, inaugura alla galleria Officine dell'Immagine di Milano la mostra personale De Signatura Rerum mentre, a dicembre dello stesso anno, prende parte alla collettiva Ad Imaginem Suam, a cura di Alberto Agazzani, presso il Museo MacS di Catania. A partire dal 2012 alcuni suoi lavori vengono esposti in occasione di manifestazioni internazionali tra cui Scope Basel, Context Art Miami e Abu Dhabi Art. Nell'agosto del 2013 Juxtapoz Art Magazine (San Francisco) dedica un articolo al suo lavoro. Partecipa a diversi programmi di residenze artistiche, la più recente in Cina allo Shangyuan Art Museum di Pechino (aprile/luglio 2014). Diversi sono gli eventi in programma nel biennio 2014/2015, tra cui due mostre personali a Copenhagen e Losanna.
Estratto dal testo in catalogo di Andrea Lacarpia: “Nella propria pittura, Nunzio Paci conferma la necessità di scomporre la realtà osservata, poi ricomposta in nuove forme naturali e coerenti, che sta alla base della dialettica dell'arte moderna e contemporanea. Nunzio Paci fa tesoro del processo d'ibridazione perturbante tipico del Post-Human, nel quale l'uomo perde la sua monolitica centralità per assumere una valenza fluida suscettibile di costanti metamorfosi con le più diverse identità circostanti, ma nel contempo esso assume una posizione più affine alle più attuali urgenze sociali, che dirigono l'umanità verso uno stile di vita biosostenibile, spostando l'attenzione dal mondo artificiale della tecnologia alla concretezza organica del mondo naturale, investigato nelle sue più arcaiche peculiarità biologiche. L'assemblaggio delle forme e dei corpi, descritti nell'amorosa congiunzione come nel cannibale atto di sopraffazione, diviene la trascrizione della teoria delle corrispondenze, fondata sui rapporti d'affinità e contrasto, sulla quale non si fonda solo la fisicità del mondo naturale, ma anche il funzionamento della mente governata dal pensiero associativo. Nella riflessione pittorica di Nunzio Paci, l'interpretazione associativa connette le ramificazioni dell'albero con l'anatomia dell'uomo e dell'animale perché insieme essi partecipano ai più basilari desideri d'espansione e di ricerca del nutrimento: l'affinità del pensiero si traduce nell'affinità biologica”.
Il mim Museum in Motion: La collaborazione con le istituzioni del territorio, iniziata da oltre dieci anni, continua grazie alla spinta culturale che contraddistingue lo spirito del mim Museum in Motion, museo di arte contemporanea aperto al pubblico da marzo a ottobre. Il museo è stato inaugurato nel 2001, battezzato dal critico Pierre Restany, che lo definisce realtà in movimento, attenta alle nuove avanguardie e in continua evoluzione. Il mim, che offre una ampia carrellata di correnti, generi e stili del contemporaneo dal dopoguerra a oggi, si trova nel Castello di San Pietro, fondato nel 1491 dal giureconsulto Bartolomeo Barattieri.
Orari di apertura: domenica e festivi 10:30-12:30 | 15:.00-18:.30. 
Ingresso libero
La mostra è inserita tra gli eventi della decima edizione della Giornata del Contemporaneo (11 ottobre 2014) di AMACI.
Con il patrocinio di: Comune di Castell'Arquato, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Promozione:         Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlusMilano, t. 02 860290, info@fondazionedars.it, www.fondazionedars.it
                 Officine dell’Immagine, Milano, t. 02 91638758 | info@officinedellimmagine.it | www.officinedell’immagine.it
                 mim Museum in Motion - San Pietro in Cerro (PC) | info@locandareguerriero.it |
Organizzazione:    mim Museum in Motion - San Pietro in Cerro info@locandareguerriero.it | mim.castellodisanpietro.it
  Assessorato alla Cultura Comune di Castell’Arquato - biblioteca@comune.castellarquato.pc.it
Coordinamento:   Roberta Castellani, Alessandro Azzoni – Tel. 338 2531126
Ufficio stampa:      t. 02 860290 | info@undicesima.net | www.undicesima.net

2014_08_02 Due imperdibili concerti per i primi giorni di agosto

XX Festival LagoMaggioreMusica 2014

Sabato 2 agosto 2014_08_02 ore 20.30
LEGGIUNO (VA), Eremo di Santa Caterina del Sasso
1° Premio Concorso Internazionale Lutoslawski di Varsavia 2007
Johann Sebastian Bach
Suite n. 1 in Sol Maggiore, BWV 1007
Suite n. 5 in Do Minore, BWV 1011
Suite n. 6 in Re Maggiore, BWV 1012

Quando nel 2007 Marcin Zdunik ha vinto il primo premio al VI Concorso Internazionale per violoncello Lutoslawski di Varsavia ha vinto anche il “Grand Prix” per la sua eccezionale esecuzione del Concerto per violoncello di Lutoslawski e ha ricevuto altri nove premi.

Martedì 5 agosto 2014_08_05 ore 21.00
LESA (NO), Chiesa Parrocchiale di San Martino
1° Premio Concorso Internazionale Beethoven di Vienna 2013
Ludwig Van Beethoven, Sonata in do maggiore op. 53 n. 21, Waldstein
Igor Stravinskij, Suite da “L’uccello di fuoco” (arrangiamento di G. Agosti)
Johann Sebastian Bach – Ferruccio Busoni, Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore BWV 1004
Ludwig Van Beethoven, Sonata in fa minore op. 57 n. 23, Appassionata 
Il suo canale YouTube ha circa 200.000 contatti ed il video dove esegue la trascrizione per pianoforte della Suite da L’uccello di fuoco di Stravinskij ha ormai acquisito popolarità pressoché planetaria.
Il Festival LagoMaggioreMusica, giunto quest’anno alla ventesima edizione,  è iniziato il 25 luglio e proseguirà fino al 30 agosto con i giovani vincitori dei più importanti concorsi musicali mondiali che si esibiranno nelle più suggestive località delle due sponde.

Biglietti:
Intero € 14 - Ridotto € 12  (over 65, under 25) - Gruppi € 8  (minimo 10 persone)
(Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni)
Per informazioni e prenotazioni  Festival LagoMaggioreMusica cell. 333 3589577
Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, Via S. Croce 4 - Milano
www.jeunesse.it - facebook.com/gioventumusicaleitalia

2014_08_01 Pomeriggi Musicali 7 concerti per 7 notti d’estate appuntamento de I Pomeriggi con Anteo spazioCinema a Palazzo Reale

Venerdì 1 agosto 2014 - ore 20.30
Cortile di Palazzo Reale - Milano
7 concerti per 7 notti d’estate
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Bassobaritono: Leonardo Galeazzi
Direttore: Nicola Valentini
Gluck Sinfonia e danze da Orfeo
Mozart
Deh, vieni alle finestra, Madamina il catalogo è questo da Don Giovanni
Sinfonia, Hai già vinto, Aprite un po’ quegli occhi da Le nozze di Figaro
Sinfonia da La clemenza di Tito
Paisiello Sinfonia da Il barbiere di Siviglia
Rossini
Sinfonia da L’occasione fa il ladro
Le femmine d’Italia, da L’italiana in Algeri
Medaglie incomparabili da Viaggio a Reims
Sinfonia da Il signor Bruschino

Ultimo appuntamento per la rassegna 7 concerti per 7 notti d’estate, promossa dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali in collaborazione con Anteo spazioCinema e con il contributo di Fondazione Cariplo e “Corriere della sera” e il sostegno del Comune di Milano, che ha unito la grande musica classica al cinema per sette concerti che hanno aperto le proiezioni all’aperto realizzate a Palazzo Reale da Anteo spazioCinema; sette concerti che hanno regalato un quid in più alla già incantevole rassegna che, ogni anno, viene dedicata alla settima arte.
Nel cortile di Palazzo Reale, alle ore 20:30 di venerdì 1 agosto, la Sinfonia e le Danze tratte da l’Orfeo di Gluck apriranno un concerto interamente dedicato alla grande lirica del Settecento e inizio Ottocento, che proporrà brani tratti dai più famosi lavori per il teatro musicale di Mozart, Paisiello e Gioachino Rossini. L’orchestra sarà guidata dal Maestro Nicola Valentini, uno specialista della musica barocca e settecentesca, e accompagnerà la voce del bassobaritono Leonardo Galeazzi. Seguirà la proiezione di Molière in bicicletta del regista Philippe Le Guay.
Molteplici le soluzioni d’acquisto per partecipare alle serate, il pubblico potrà acquistare il biglietto solo per il concerto, oppure acquistare un biglietto cumulativo sia per il concerto che per il film.
Mentre questa fortunata rassegna finisce, vi informiamo che, fino al 16 ottobre, è aperta la campagna abbonamenti alla 70ª Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, affrettatevi ad abbonarvi!
In caso di pioggia il concerto si terrà presso il Teatro Dal Verme.
Anteo spazioCinema
Tel. 02/43.91.27.69 e 02/65.97.732
BIGLIETTI:
Biglietto per il concerto: 5,00 € (+ prevendita)
Carnet speciale 7 concerti riservato agli Abbonati de In Pomeriggi Musicali 24,50 € (+ prevendita)
Biglietto speciale Concerto + film: 8,00 € (+ prevendita) in vendita solo presso biglietteria di Palazzo Reale la sera del concerto

Biglietteria Teatro Dal Verme 
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano 
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
Biglietteria on-line: www.ticketone.it

Biglietteria Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 – 20121 Milano 
Attiva nelle sere di concerto dalle ore 19.30

STAGIONE ESTIVA 2014
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
30 luglio, Comerio (VA)
Cortile Palazzo Comunale – ore 21:00
31 luglio, Lezzeno (CO)
Chiesa SS. Quirico e Giulitta – ore 21:00
2 agosto, Monza (LC)
Arena estiva - Parco di Villa Reale – ore 20:30
3 agosto, Bergamo (BG)
Piazza Vecchia – ore 21:00

INFORMAZIONI:I Pomeriggi Musicali
Tel. 02/87.905 www.ipomeriggi.it 

2014_07_31 BORGHI&VALLI tra prosa, concerti d’organo e ORCHESTRA SINFONICA ACCADEMICA DI MILANO

Prossimi appuntamenti con rappresentazioni e concerti a Voghera, Varzi, Broni, Pavia e Fortunago, alla scoperta di territori e monumenti davvero unici nel territorio pavese. C’è anche una contaminazione nel mondo della prosa in questa ventunesima edizione del Festival Borghi&Valli, che sta raccogliendo numerosi consensi dal pubblico:
Mercoledì 30 Luglio 2014_07_30alle 21,30, presso la Chiesa di San Giuseppe in via Plana a Voghera, l’attore Roberto Zibetti porterà in scena la “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso. Un progetto presentato in anteprima nel Festival, un work in progress che intreccia parola e musica per esaltare la forza poetica e l'attualità di questa grande opera del Tasso: i versi si alternano ad un vivace riassunto degli eventi della prima parte del poema, con un accompagnamento musicale eseguito dal vivo, grazie a Giorgio Mirto alla chitarra e agli effetti sonori curati da Giulia Luciani. Una pozione antica per risvegliare le coscienze e ridare alla  poesia il suo ruolo, cruciale in questi tempi prosaici ed affannati, sulle ali del genio di uno dei più straordinari rappresentanti della tradizione lirica italiana. La Chiesa di S. Giuseppe sorge in via Plana a Voghera : un tempo era annessa al Collegio prima dei Padri Scolopi e poi dei Gesuiti, normalmente è chiusa al pubblico, apre solo in occasione di giornate particolari, come la festa di S. Giuseppe o appunto un evento di grande valore artistico. L'edificio sacro, realizzato nella metà del Settecento, custodisce significativi dipinti di Paolo Borroni. Si potranno ammirare anche l'architettura della facciata e dell'aula interna.
Ingresso ad offerta, per info Amici della Musica di Casteggio 329.9861644.

Giovedì 31 Luglio 2014_07_31 si arriva a Varzi, presso la Chiesa di S. Germano: per iniziativa dell’Arcipretura, in collaborazione con le Associazioni Arte Musica e Varzi Viva, alle ore 21 è in calendario un concerto d’organo che vedrà protagonista Christian Tabarria. Si tratta di una rassegna concertistica che ogni anno vuole valorizzare il Grand’Organo del 1860 nella Chiesa di S. Germano, raro esempio dell’operato di Camilo Guglielmo Bianchi in provincia di Pavia. I prossimi appuntamenti saranno il 23 Agosto con Nicolò Sari e il 20 Settembre con Jacopo Brusa. Attraverso questo concerto si vuole rinnovare la tradizione musicale che nella Valle Staffora ha trovato diversi sbocchi: dai "musetta" ai cori popolari, alle scholæ cantorum, di apprezzabile impegno artistico. Nell'organo di Varzi emerge la scuola serassiana che si evidenzia nella solidità di fattura e nella cura dei particolari. Si nota inoltre la volontà di Camillo Guglielmo Bianchi di arricchire lo strumento di effetti coloristici quali Campanelli, due Campane, Banda Turca e Triangolo. Lo strumento ha purtroppo subito l'asportazione della Grancassa, ricollocata dopo il restauro. Ingresso libero, organizzazione ed informazioni Arcipretura di Varzi 0383.52129.

Sabato 2 Agosto 2014_08_02 “Colori e atmosfere dell’Europa” ci porterà alla Basilica di S. Pietro Apostolo a Broni, con l’Orchestra Sinfonica Accademica di Milano diretta da Ennio Poggi, che è anche direttore artistico del Borghi&Valli. Tra i più stimati musicisti italiani, appezzato dal pubblico e dalla critica grazie alla completezza degli studi e alla personalità nell’interpretazione del repertorio sia pianistico che orchestrale, Ennio Poggi vanta 5 diplomi conseguiti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha intrapreso una lunga  e proficua carriera didattica avviando al concertismo numerosi allievi di varie nazionalità. La serata sarà anche un omaggio a Richard Strauss nel 150° della nascita, con l’esecuzione dell’introduzione del film “2001 Odissea nello Spazio”. E poi spazio  Mozart con la Sinfonia n. 40 K550, Il Mattino di Grieg, Toreador dalla Carmen di Bizet, Valse Triste di Sibelius, Sinfonia da i Vespri Siciliani e Sinfonia da La Forza del Destino di Verdi. Ingresso ad offerta, serata organizzata da Parrocchia di S. Pietro Apostolo e Comune di Broni. Per info Amici della Musica di Casteggio 329.9861644. 

Domenica 3 Agosto 2014_08_03 il Borghi&Valli crea una sinergia con il Comune di Pavia e la Festa del Ticino e Comune di Pavia, organizzatori del concerto in Piazza della Vittoria di “Camillocromo – Circus Swing Orchestra”, eccentrica formazione fiorentina con sonorità swing e circensi. Da anni è impegnata nei maggiori festival di tutta Europa con diversi progetti, in cui musica, teatro, circo e fantasia si incontrano in un terreno di creazione senza confini stabiliti. I musicisti della band vantano collaborazioni con Vinicio Capossela, Bandabardò, Funk Off, Martha Reeces. Dal 2005 hanno partecipato a più di 500 esibizioni in importanti palchi, fra i quali: Efes Pilsen One Love Festival-Istanbul, Fira Magica Barcelona, VolterraTeatro, Carnaval de Madrid, Folkest, Musicastrada festival, Haizetara Festival, Fabbrica Europa, Pflasterspektakel Festival Linz,  Chalon Dans La Rue, Napoli Teatro Festival, Sentieri Acustici, FestiVan Turchia, Waves Festival Denmark, Auditorium Parco della Musica Roma,  Internazionalni Festival Ulicnih Svirac Novi Sad.
Ingresso libero, per info 0382.399343.

Martedì 5 Agosto 2014_08_05 invece si arriva a Fortunago, in uno dei Borghi più Belli d’Italia: qui, in piazza del Municipio, alle 21,30, si potrà ascoltare “L’eccellenza delle tastiere”, ovvero Cesare Chiacchiaretta (Bandoneon e Fisarmonica) e Martin Munch (Pianoforte). Cesare Chiacchiaretta, diplomato con lode a Bari, vincitore di numerosi premi internazionali, è docente di fisarmonica presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Marin Munch arriva invece da Francoforte ed ha al suo attivo una intensa attività pianistica e compositiva che l’ha portato ad esibirsi in ben 27 paesi. Ingresso 10 euro, il concerto si terrà anche in caso di maltempo presso la Chiesa Parrocchiale, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Fortunago. Per info Amici della Musica di Casteggio 329.9861644. 

I libretti del Festival sono disponibili presso gli Iat di Pavia (Broletto e Infopoint Castello), Voghera (al momento Urp via Emilia 7, da Settembre apertura Iat ex pesa pubblica via Garibaldi), Vigevano (via C. Battisti 6 e Infopoint Castello), Broni (Comune, via Garibaldi), Stradella (Infopoint presso Stazione Ferroviaria), Varzi (Infopoint in piazza della Fiera presso Casa dei Servizi delle Alte Terre).
Tutto il programma aggiornato è a disposizione sui siti www.festivalborghievalli.it e festepatroni.it e su facebook alle pagine dedicate. Per informazioni chiamare Amici della Musica Casteggio (329.9861644) o Agenzia CreativaMente (389.2566296).

2014_08_18 MAM Milano Arte Musica in programma la scuola tedesca prima di Bach

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Lunedi 18 agosto 2014_08_18 ore 20.30
Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
via Montegani, angolo via Neera
La scuola tedesca: prima di Bach
Musiche di Krieger, Erlebach, Muffat, Buxtehude, Bach
Programma
Johann Philipp Krieger (1649-1725) Sonata Prima à due Violini e organo Due violini e b.c.
Grave, poco Presto, Adagio - Presto - Adagio, Affettuoso - Presto
Philipp Heinrich Erlebach (1657-1714) Sonata Seconda Stylus Phantasticus Violino, viola da gamba e b.c.
Adagio, Allegro, Adagio, Courante, Sarabande - Variatio
Georg Muffat (1653-1704) Sonata a violino solo Violino e b.c.
Adagio, Allegro, Adagio, Allegro, Adagio
J. P. Krieger Sonata Seconda a due Violini e organo Due violini e b.c.
Largo, Allegro - Adagio, Allegro - Adagio, Presto - Adagio - Presto - Adagio
Dietrich Buxtehude (1637-1707) Sonata op. 2 n. 3 in sol minore BuxWV 261 Violino, viola da gamba e b.c.
Vivace, Lento - Allegro, Lento - Andante, Grave - Giga
J. P. Krieger Sonata Nona à due Violini e organo Due violini e b.c.
Allegro, Grave - Presto, Adagio, Presto, Allegro, Adagio
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Trio Sonata BWV 1039 Due violini e b.c.
Adagio, Allegro ma non Presto, Adagio e Piano, Presto

All’ambito cameristico appartiene la tredicesima serata di Milano Arte Musica. lunedì 18 agosto alle ore 20.30, in Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (via Montegani angolo via Neera). Per l’occasione l’ensemble barocco Accademia Hermans (guidata da Fabio Ciofini) propone, attraverso brani di autori del barocco tedesco (Johann Philipp Krieger, Phillipp Heinrich Erlebach, Georg Muffat, Dietrich Buxtehude, Johann Sebastian Bach), una panoramica sull’in?uenza degli stili italiani e francesi nella musica pre-bachiana.

L’ascolto di questo ricco e vario programma di composizioni di musica da camera dell’area tedesca tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, chiuso da una composizione di J. S. Bach, rivela chiaramente che l’espressione “prima di Bach” non può essere intesa come una “diminutio” del valore musicale di quel repertorio rispetto alla produzione bachiana, ma come un percorso rivelatore dell’humus dal quale trova nutrimento l’arte di J. S. Bach; il quale appunto nel 1705, ventenne, si recò a piedi a Lübeck, dove era attivo D. Buxtehude come organista e come organizzatore delle Abendmusiken, e vi rimase qualche mese “per imparare molte cose della sua arte”. Bach ammirava anche la grande musica che si faceva ad Amburgo (J. A. Reincken, M. Weckmann) tanto da presentarsi, nel 1720, in concorso per il posto di organista nella Jacobikirche al quale poi rinunciò. Dal confronto si può comprendere quanto Bach assorbì dai grandi maestri del Nord, oltre che dal repertorio francese e italiano, e quanto espresse di nuovo e di personale nelle sue composizioni.
Ph. H. Erlebach, il meno noto dei compositori in programma, fu maestro di cappella alla corte di Rudolstadt (Turingia), compositore soprattutto di musica vocale; pubblicò nel 1694 VI sonate a violino e viola da gamba col suo basso continuo.
Di D. Buxtehude ci sono pervenute ventidue sonate strumentali, otto delle quali manoscritte e quattordici in due raccolte a stampa Suonate a due, violino e viola da gamba, con cembalo (1694 e 1696). 
J. Ph. Krieger, della vivace scuola di Norimberga, si perfezionò a Venezia e Roma, dove fu allievo di Bernardo Pasquini. Autore soprattutto di musica vocale, pubblicò anche due raccolte di Sonate a tre: 1688, a due violini e continuo, da cui sono tratte le sonate in programma; 1693, per violino, viola da gamba e continuo. J. Ph. Krieger con G. Muffat, allievo di Lully a Parigi e di Pasquini a Roma, sono testimoni nella musica tedesca degli influssi francesi e italiani che impregneranno anche la formazione di J. S. Bach.

Biglietti 18 agosto posto unico 10 euro

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket
Call center (servizi a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035) e Seat Pagine Gialle 89.24.24 (attivo 24 ore su 24)
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Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]
Sede del concerto
Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
via Montegani, angolo via Neera             MM Abbiategrasso, tram 3, 15, bus 79


Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176              e-mail lacappellamusicale@libero.it
twitter @lacappellamusic
Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, , Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale


2014_08_16 MAM Milano Arte Musica con un ensemble vocale di assoluto rilievo Hilliard Ensemble

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Sabato 16 agosto 2014_08_16 ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16
Da Pérotin a Pärt
Programma
Anon. Thomas gemma Cantuarie 
Anon. (XIV sec.) Sancta mater / dou way Robin 
Sheryngham(XV o inizio XVI sec.) Ah gentle Jesu
Arvo Pärt(1935) Kindliche Ergebung (Psalm 131)
John Plummer(c.1410-c.1483) Tota pulchra es 
J. Plummer Anna mater 
J. Plummer O pulcherrima mulierum 
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Ov zarmanali 
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Hays hark nviranc ukhti 
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Amen hayr surp 
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Surp, Ter zorutheanc 
A. Pärt Most Holy Mother of God 
Pérotin(c.1160-c.1230) Beata viscera 
A. Pärt And one of the pharisees 
Sharafyan Vache(1966) Lord who made the spring run 
Pérotin Viderunt omnes
All’unico appuntamento milanese dell’ultimo anno di attività, gli amatissimi artisti di The Hilliard Ensemble propongono sabato 16 agosto alle ore 20.30 nella maestosa Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), al culmine del Ferragosto milanese, un ardito programma che spazia dagli albori della polifonia occidentale (Pérotin), a quelli della musica inglese (Sheryngham, Plummer), attraverso le elaborazioni di Komitas dei canti della tradizione liturgica armena, fino ai brani contemporanei di Vache Sharafyan e Arvo Pärt. Un’occasione da non perdere.

Il mondo della musica antica è popolato da personaggi sui quali si sa poco o nulla. Quando abbiamo informazioni su di loro, di norma ciò avviene solo perché si associano a una particolare chiesa o corte reale. 
L’anonimo “Thomas gemma Cantuarie” ha due testi, cantati simultaneamente dalle due voci superiori, che parlano di due differenti Tommasi. Il primo, S. Tommaso di Canterbury (un’eccezione al tema dell’oscurità), è una figura celebre nella storia inglese. Fu un leale servitore del re Enrico II che fu assegnato al ruolo di Lord Cancelliere nel 1155. Nel 1162 fu nominato arcivescovo di Canterbury, e da quel momento si sviluppò un’irreconciliabile diversità di vedute tra il re e l’arcivescovo a proposito di chi avesse l’autorità suprema sulla Chiesa. L’animosità tra i due crebbe tanto che il 29 dicembre 1170, quattro cavalieri di Enrico s’incaricarono di affrontare Tommaso nella Cattedrale di Canterbury e, in definitiva, di assassinarlo. Tommaso di Dover invece è un personaggio molto più oscuro. Era un monaco della Prioria di St. Martin e fu ucciso dalle truppe francesi nel 1295. È probabile che questo pezzo sia stato scritto poco dopo la sua morte. 
Su Sheryngham non sappiamo quasi nulla. “Ah, gentle Jesu!” è un’opera notevole ed estesa. È in forma di strofa/ritornello ed è un dialogo tra un peccatore penitente (le due voci superiori) e il Cristo crocifisso (le due voci inferiori).
John Plummer era nel 1441 un membro della Chapel Royal di Enrico VI e ancora nel 1467 appariva registrato come al servizio di Edoardo IV. Sembra che abbia poi passato l’ultima parte della vita a Windsor, dov’era mazziere alla St. George’s Chapel.
La prima testimonianza scritta che abbiamo a proposito dei compositori del XII secolo, compresi Léonin e Pérotin, proviene da un monaco che conosciamo solo come Anonimo IV. Visse un secolo dopo, forse a Bury St. Edmunds, in Inghilterra.
La fama di Pérotin si basa principalmente su due composizioni di Graduali, Viderunt Omnes e Sederunt Principes. La loro grande originalità sta nel fatto che sono le prime composizioni a quattro voci di musica basata su canto gregoriano. Oltre a questi, ci sono giunti solo altri tre brani a quattro voci di questo periodo. 
Komitas passò i suoi primi anni, orfano, a Echmiadzin, il quartier generale della Chiesa armena. Questa precoce esperienza fu formativa perchè lo portò a guidare il revival della musica liturgica tradizionale. Ebbe una vita piena di sconvolgimenti, compreso il genocidio degli armeni in Turchia, durante il quale fu esiliato con la forza. Visse i suoi ultimi anni in una clinica psichiatrica a Parigi. Le opere di questo programma sono suoi arrangiamenti di melodie sacre tradizionali. 
Accanto alla musica esotica e quasi orientale degli Sharakan (i canti sacri della tradizione armena) è eseguito un nuovo pezzo armeno su un testo antico, “Lord, who made the Spring Run” di Vache Sharafyan, scritto proprio per The Hilliard Ensemble nel 2012.
Dal loro primo incontro, per una registrazione per la BBC nell’autunno 1985, The Hilliard Ensemble e il compositore estone Arvo Pärt hanno mantenuto una stretta e fruttuosa relazione. Ottobre di quell’anno vide la prima esecuzione della Stabat Mater e l’anno seguente fu la volta della “prima” londinese della “Passio”.
Nell’ottobre 2003 The Hilliard Ensemble eseguì in prima assoluta Most Holy Mother of God in un concerto nella cattedrale di Durham per celebrare il conferimento di un Dottorato onorario al M° Pärt da parte dell’Università di Durham. Il pezzo ha l’atmosfera di una litania, nella quale rare e solitarie voci sole sono punteggiate da ipnotici e ripetuti passaggi accordali da parte di tutte e quattro le voci.

Biglietti 16 agosto posto unico 10 euro

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
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Sede del concerto
Basilca di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16                 MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94

Per informazioni:
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Il concerto di lunedì 16 agosto è in collaborazione con Milano Summer School.
Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale


2014_08_13 MAM Milano Arte Musica Il liuto nel mondo germanico

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Mercoledì 13 agosto 2014_08_13 ore 16.30, 18.30 e 20.30 
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16
Il liuto nel mondo germanico
Musiche di Sylvius Leopold Weiss
Programma
Esaias Reusner (1636-1679)Suite in sol minore
Allemande
Courante
Sarabande
Aria I
Aria II
Gigue
Sylvius Leopold Weiss (1687-1750)Sonata in re minore (n. 36)
Allemande
Courante
Bourrée
Sarabande
Menuet
Allegro
Bernhard Joachim Hagen (1720-1787)Variazioni su un tema di Locatelli
Nella raccolta Sala Capitolare del Bergognone della Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), mercoledì 13 agosto (ore 16.30, ore 18.30 e ore 20.30) Robert Barto, uno dei migliori interpreti di musica liutistica al mondo, dedica un raffinato programma al repertorio della scuola tedesca, mai proposto finora nel nostro festival, con una grande sonata di Sylvius Leopold Weiss, principe di questa scuola e uno dei maggiori liutisti di ogni tempo, accostata a lavori di Esaias Reusner e di Bernhard Joachim Hagen, autori appartenenti alla generazione a lui rispettivamente precedente e successiva. Il concerto è proposto in tre turni (ore 16.30, ore 18.30 e ore 20.30) per la limitata capienza della sala.
Lo Strumento. Per quasi 300 anni, circa dal 1500, il liuto è stato uno dei più importanti strumenti solisti in Europa. Durante questo periodo, si è passati dalla versione a cinque ordini (9 corde) a quella a tredici ordini (24 corde), utilizzata in questo programma. Quest’ultima, che si dice ideata da Sylvius Weiss, è stata utilizzata principalmente in Germania e Austria approssimativamente dal 1720 al 1800, data in cui il liuto scomparve definitivamente. 
I compositori. Sylvius Leopold Weiss (1687-1750) è stato un eccezionale liutista del tardo barocco tedesco e uno dei più grandi di tutti i tempi. Il suo nome è menzionato dai contemporanei tra quelli dei migliori musicisti tedeschi insieme con quello di Händel, Telemann e J. S. Bach. Il programma presenta un’imponente suite di Weiss (o sonata, secondo la sua definizione), insieme ai lavori dei due maggiori liutisti tedeschi che l’hanno rispettivamente preceduto e seguito.
Un’influenza importante sullo stile di composizione di Weiss l’ha avuta il suo soggiorno a Roma dal 1710 al 1714. Lo stile “italiano”, fluente ed espressivo, è chiaramente percepibile nella maggior parte dei suoi lavori. Dopo il suo ritorno in Germania, il liutista fu attivo per il resto della sua carriera alla corte di Dresda, dove era il musicista meglio pagato.
Esaias Reusner (1636-1679) apprese l’arte del liuto da suo padre. Secondo la sua testimonianza, si esibì per la regina (di Polonia) prima di raggiungere i dieci anni. Sempre nella sua giovinezza, studiò con un liutista francese, che gli insegnò il “nuovo stile” di accordatura in re minore, che è poi rimasto lo stile utilizzato per il liuto tedesco. Uno dei primi compositori a utilizzare la forma della suite, è stato il precursore di uno stile di musica liutistica tedesca che sarebbe poi culminata nell’opera di Sylvius Weiss. 
Nel Diciottesimo secolo, verso la fine della carriera di Weiss, il liuto era quasi estinto in tutta Europa. 
È dunque forse poco sorprendente che l’ultimo grande liutista, Bernhard Joachim Hagen (1720-1787), si sia dovuto guadagnare da vivere come violinista. Attivo alla corte di Bayreuth, compositore in un tempo in cui il giovane Mozart stava già cominciando a esibirsi, Hagen ci presenta uno stile melodioso e impegnativo, un ponte tra l’era classica e barocca. Il lavoro qui presentato è l’arrangiamento di Hagen delle variazioni di Pietro Locatelli (1695-1764) su un tema in stile di minuetto. 
Biglietti posto unico 10 euro

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Abbonamenti: € 120. Tel. 02.76317176.
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Sede del concerto
Sala Capitolare del Bergognone (Basilca di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16             MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94

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Direzione Artistica: Maurizio Salerno

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2014_08_12 MAM Milano Arte Musica a San Vincenzo in prato con il Giardino Armonico

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Martedì 12 agosto 2014_08_12 ore 20.30 
Basilica di San Vincenzo in Prato
piazzetta Beria di Argentine, angolo via S. Calocero
Barocco Italiano e Tedesco
Musiche di Vivaldi, Händel, Biber, Telemann

Programma

Georg Friedrich Händel (1685-1759) Concerto grosso op. VI n. 7
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Sonata “Follia” op. I n. 12 RV 63 per due violini e b.c.
Concerto in re maggiore RV 90 “Il Gardellino” per flauto, oboe (o violino),violino, fagotto e b.c.
Allegro - Largo - Allegro
Concerto in sol minore RV 104 “La Notte” per flauto, due violini, basso e b.c.
Largo - Presto (Fantasmi) - Largo - Andante - Presto - Largo (Il Sonno) - Allegro
Heinrich Ignaz Franz von Biber (1644-1704)
Partita VI in re maggiore da Harmonia Artificiosa-Ariosa. Salzburg 1696
Praeludium (Adagio, Allegro) - Aria con 13 variazioni - Finale (Adagio, Allegro)
Georg Philipp Telemann (1681-1767) Concerto in do maggiore flauto dolce, archi e b.c.
Allegretto - Allegro - Andante - Tempo di minuetto

Per il decimo appuntamento di Milano Arte Musica ci spostiamo in San Vincenzo in Prato (piazzetta Beria di Argentine, angolo via S. Calocero), accogliendo martedì 12 agosto alle ore 20.30 il gradito ritorno del prestigioso ensemble Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini, che proporrà un programma sul confronto fra la musica strumentale del grande barocco italiano e quello tedesco, con brani di Antonio Vivaldi, Heinrich Ignaz Franz von Biber, Georg Friedrich Händel e Georg Philipp Telemann. Giovanni Antonini è riconosciuto a livelli internazionali come uno dei massimi conoscitori ed interpreti del repertorio classico e barocco.
Il rapporto tra la musica strumentale italiana e quella di area tedesca nella prima metà del Settecento si manifesta nella doppia linea d’influsso e distinzione.
I concerti grossi dell’op. VI di G. F. Händel, sebbene scritti trent’anni dopo la frequentazione di Corelli a Roma, si riferiscono ancora al modello corelliano quanto all’organico di soli archi e al contrasto sonoro tra concerto grosso e concertino; nello stesso tempo emerge evidente la personalità di Händel nella maggiore effusione lirica degli adagi e nell’energia ritmica degli allegri.
Anche G. Ph. Telemann, fin dagli anni della formazione, aveva sentito il fascino della musica strumentale italiana; lo testimonia lui stesso in uno scritto autobiografico del 1740, citato da Mattheson. Ancora nel periodo più maturo dell’attività ad Amburgo pubblica le sei Sonates corellisantes à deux violons ou traversières, violoncello et fondamento (1735), dove comunque si differenzia proponendo la possibilità d’impiego di traversieri al posto dei violini. La sperimentazione nella varietà di organici nei concerti e nella musica da camera è il corrispettivo in area tedesca della ricerca di Vivaldi a Venezia, come ben dimostrano i concerti in programma dove compaiono come strumenti concertanti il violino, il flauto, l’oboe, il fagotto.
Un ultimo confronto è interessante nel programma del concerto: la tecnica della variazione nella fantasmagorica giovanile Sonata “Follia” di Vivaldi e l’Aria con 13 variazioni nella Partita VI dell’ultimo capolavoro di H. I. F. von Biber Harmonia Artificiosa-Ariosa: diversi mode accordata. Biber marca la differenza con la tecnica violinistica italiana facendo sfoggio di tutte le sue innovazioni tecniche violinistiche e l’uso “artificioso” delle “scordature”. Paradossalmente dopo le prime cinque Partite con scordature sempre diverse, la VI Partita, che è nella normale accordatura, appare comunque come un’ulteriore nuova accordatura.
Biglietti 12 agosto posto unico 10 euro

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Abbonamenti: € 120. Tel. 02.76317176.
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket
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Sede del concerto
Basilica di San Vincenzo in Prato
piazzetta Beria di Argentine, angolo via S. Calocero           MM S. Agostino, tram 2, 14, bus 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
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Il concerto di martedì 12 agosto è in collaborazione con Milano Summer School.
Direzione Artistica: Maurizio Salerno Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Emmanuela Cossu, Federica Mazzetti, Vincenzo Vitale

2014_08_10 MAM Milano Arte Musica con i giovani allievi e San Maurizio

Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Domenica 10 agosto 2014_08_10 dalle ore 10.30 alle ore 16.30
Coro di San Maurizio al Monastero Maggiore 
Corso Magenta 13/15
Visite e Momenti Musicali
Allievi dell’Istituto di Musica Antica
di Milano Civica Scuola di Musica
Fondazione Milano
In collaborazione con il Civico Museo Archeologico e con Aster srl Archeologia Storia Territorio.

PROGRAMMA “A” ore 10.30 e ore 13.30
Marco Uccellini (1603-1680) Sonata per violino e b.c. 
Tomaso Pegolotti(XVII sec) Trattenimento armonico da camera per violino e violoncello 
Ignazio Albertini(1644-1685) Sonata per violino e b.c. 

PROGRAMMA “B” ore 11.30 e ore 14.30
Girolamo Frescobaldi(1583-1643) Toccata Quinta “Sopra i pedali per organo, e senza”
Antonio Valente(ca.1520-ca.1580) Tenore del passo e mezzo con sei mutanze
T. Merula(1595-1665) Toccata primi toni et genus chromaticus
G. Frescobaldi Canzona Quarta
Anonimo sec. XVII  Bayle del Gran Duque da “Flores de Musica di Antonio Martin y Coll”

PROGRAMMA “C” ore 12.30 e ore 15.30
Georg Philipp Telemann(1681-1767) Concerto in re maggiore per flauto, cembalo concertante e b.c.  piacevole- allegro- largo- vivace
Concerto in mi minore per flauto, cembalo concertante e b.c. largo-vivace-dolce-vivace
Flauto Ida Febbraio
Clavicembalo Serena Agostini
Violoncello Maria Calvo

Il festival di Milano Arte Musica prosegue con la giornata di domenica 10 agosto dalle ore 10.30 alle ore 16.30, al centro della quale sarà il meraviglioso complesso di San Maurizio al Monastero Maggiore (corso Magenta 13/15). In 6 turni, alle ore 10.30, 11.30, 12.30, 13.30, 14.30 e 15.30, il pubblico sarà accompagnato in un’avventura tra arte e musica. Una visita guidata alla chiesa e al coro sarà affiancata dall’esecuzione di brani strumentali di autori del Cinque-Seicento (Uccellini, Pegolotti, Albertini, Frescobaldi, Valente, Merula, Telemann), a cura degli Allievi dell’Istituto di Musica Antica di Milano Civica Scuola di Musica - Fondazione Milano®, con la quale rinnoviamo anche quest’anno, con immenso piacere, una collaborazione sempre più proficua a livello sia artistico sia umano. L’ingresso a questo appuntamento è gratuito, ma su prenotazione obbligatoria entro venerdì 8 agosto ore 12 al n. 02.76317176. 

Nella seconda metà del Seicento, prima dell’avvento delle grandi personalità di violinisti come Arcangelo Corelli in Italia e H. Ignaz Franz von Biber in Austria, si registra una larga fioritura di violinisti che cominciano a sviluppare in diverse direzioni tecniche e stilistiche la sonata per violino, che aveva già solide basi nella prima metà del secolo, gettando il seme dei futuri sviluppi.
Il più noto dei compositori in programma è Marco Uccellini (c.1603-1680), attivo a servizio della corte estense a Modena e a Parma anche come maestro di cappella, abile violinista e aperto alle innovazioni tecniche. Ignazio Albertini (c.1644-1685), forse di origine milanese, fu attivo a Vienna sotto Leopoldo I. Di Tommaso Pegolotti si conosce la sua opera stampata a Modena nel 1698 Trattenimenti armonici da camera a violino solo e violoncello, op. 1.
Georg Philipp Telemann (1681-1767), contemporaneo di J. S. Bach e G. F. Händel e in buoni rapporti con ambedue, sviluppò la sua prodigiosa produttività musicale specialmente nelle ultime due sedi della sua attività: Francoforte e Amburgo. I due concerti in programma fanno parte di un’opera strumentale della maturità, pubblicata ad Amburgo nel 1734 (Six concerts et six Suites), di particolare impegno musicale perché in forma concertante, stile spesso felice negli esiti come dimostrano anche le numerose cantate per voce, strumento melodico concertante e basso continuo.
La felice vena melodica aggiunge una piacevolezza, talora ingiustamente giudicata come superficiale. Negli ultimi anni, alla prova della ripresa concertistica, la musica di Telemann rivela sempre più la sua qualità e rende ragione del successo anche commerciale che ebbero le sue numerose stampe.
Il programma organistico al prezioso Antegnati del Monastero Maggiore mette in risalto le possibilità sonore di uno strumento rinascimentale nei principali generi musicali dell’epoca: la Toccata V sui pedali del II libro di G. Frescobaldi è un eccellente esempio di libertà e fantasia improvvisativa sull’“obbligo” di una sequenza armonica stabilita dai lunghi pedali, mentre la Toccata di T. Merula mette in risalto la chiarezza polifonica dello strumento rinascimentale negli intrichi delle parti, propri del genere cromatico; la Canzona IV del II libro di G. Frescobaldi con la sua struttura in più sezioni con ritmi diversi dà all’organista la possibilità di tenere viva l’attenzione con registrazioni sempre nuove; possibilità esaltata dalle variazioni del napoletano Antonio Valente e dell’Anonimo spagnolo dell’importante antologia di Martin y Coll che, oltre alla continua variazione dei colori, spinge l’organista a interventi personali con l’arte della diminuzione.
Biglietti 10 agosto       ingresso gratuito su prenotazione telefonica entro venerdì 8 agosto al n. 02.76317176

Tutte le altre date: posto unico 10 Euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Abbonamenti: € 120. Tel. 02.76317176.
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
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Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]
Sede del concerto
Coro di San Maurizio al Monastero Maggiore
Corso Magenta 13/15 MM Cadorna, tram 1, 4, 16, 27, bus 18, 50, 57, 58, 61, 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail lacappellamusicale@libero.it
twitter @lacappellamusic
Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale


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