2015_08_20 Milano Arte Musica (MAM2015) sarà Massimo Lonardi protagonista al liuto

Milano Arte Musica (MAM2015)
Festival Internazionale di Musica Antica
IX edizione 2015

Giovedì 20 Agosto 2015_08_20 ore 18.30 e ore 20.30 
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
“I divini”: Francesco e Michelangelo
Musiche di F. da Milano, de Rippe, de Sermisy
Massimo Lonardi, liuto

Venerdì 21 Agosto 2015_08_21 ore 18.30 e ore 20.30 
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
Il pianto
Musiche di Dowland, F. da Milano, Mudarra
Massimo Lonardi, liuto

BIGLIETTI posto unico 10 euro

I divini
Francesco da Milano ditto il Divino (1497-1543) Ricercare
Joan Ambrosio Dalza(?-1508) Calata a la spagnola
Francesco da Milano  Ricercare
Joan Ambrosio Dalza  Pavana alla Venetiana, Saltarello, Piva
Francesco da Milano Fantasia
Vincenzo Capirola(1474-1548) Padoana a la francese
Petro Paulo Borrono(c.1490-post1563) Fantasia Pescatore che va cantando
Francesco da Milano  Ricercare
Petro Paulo Borrono  Saltarello
Francesco da Milano  Ricercare
Massimo Lonardi  Ricercare sopra tre rebus musicali di Leonardo da Vinci
Dominico Bianchini ditto Rossetto(c.1510-c.1576) Lodesana
Francesco da Milano  Fantasia

Il Pianto
Joan Ambrosio Dalza(?-1508) Tastar de corde e Recercar
Bartolomeo Tromboncino /J. A. Dalza(1470-1535)  Poi che volse la mia stella
Franciscus Bossinensis (1485-1535) Con pianto e con dolore
Anonimo (sec.XV-XVI) L’Unicorno per sua intemperanza
Vincenzo Capirola (1474-1548) Ricercare primo Tientalora
Jean Richafort/Francesco da Milano(c.1480-c.1547) (1497-1543)  De mon triste
Petro Paulo Borrono(c.1490-post1563) L’Antonola
Leonora Orsini (1560?-1634) Per pianto la mia carne si distilla
Giacomo Gorzanis(c.1520-c.1575) La dura partita
John Dowland(1563-1626)
Dowland’s Midnights
 Tarleton’s Riserrectione
 Lachrimae
 Mrs.Vaux Galliard
Anonimo (sec.XVI)  Phantasia Dooland

Il consueto appuntamento dedicato al liuto è affidato, per la nona edizione di Milano Arte Musica, all’eccellenza di Massimo Lonardi. Il liutista milanese propone nella suggestiva Sala Capitolare del Bergognone due programmi (ciascuno in doppio turno): “I divini: Francesco e Michelangelo” con musiche di Borrono, da Milano, Dalza, Capirola e Bianchini giovedì 20 agosto; “Il pianto” con musiche di Dowland, Capirola, Dalza, Tromboncino, Bossinensis, Richafort, Orsini e Gorzanis venerdì 21 agosto. 
Se l’appuntamento di giovedì vuole essere un omaggio all’immenso talento di Michelangelo, il concerto di venerdì torna ad ispirarsi alla Pietà Rondanini del Buonarroti, icona del quarto mese di Expo in città ed emblema assoluto del tema doloroso, filo conduttore dell’ultima parte del festival.

La musica strumentale, certamente ben viva nella società prima del Rinascimento, nelle corti, nelle piazze e nelle chiese, non ha lasciato molte testimonianze pervenute fino a noi fino alla nascita della stampa. Questo evento tecnologico muove interessi commerciali, che in una città di traffici come Venezia permette a Marco dall’Aquila prima (che nulla poi produsse) e poi al marchigiano Ottaviano Petrucci di ottenere dal Doge il «privilegio» di edizioni musicali. Nel 1507 escono i primi volumi di intavolature per liuto. Accanto alle stampe, coesistono anche manoscritti che ci hanno trasmesso una abbondante letteratura. Il liuto nella prima metà del Cinquecento raggiunge, tra gli strumenti a corde pizzicate, uno standard costruttivo di alta qualità (più in Italia con poche doghe larghe che nei paesi nordici con molte doghe strette): tavola armonica con rosetta, cassa armonica bombata piriforme, 11 corde in cinque cori doppi più il cantino, accordatura con due quarte, una terza maggiore al centro, e due quarte, manico largo e corto tastato, cavigliere piegato a 90 gradi, cordiera incollata sulla parte inferiore della tavola armonica. Le forme musicali eseguibili sul liuto sono le stesse degli strumenti da tasto e dell’arpa. Scorrendo le musiche in programma si osservano: intavolature di musiche vocali (che i liutisti adattavano e fiorivano secondo le possibilità tecniche dello strumento), danze, variazioni su temi popolari tradizionali, forme nuove e originali puramente strumentali o di libera improvvisazione o formalmente strutturate in uno stile polifonico imitativo come la canzone e il ricercare. Senza trascurare l’uso come strumento di accompagnamento di musiche vocali.
La distinzione di “affetti” nei due programmi, positivo il primo e melanconico il secondo, è possibile modularla in molte sfumature grazie alle molte differenti scale del sistema modale, assai più che con la futura riduzione a due sole scale, maggiore e minore, nel sistema tonale. Non sorprende perciò che J. Ph. Kirnberger (forse allievo di J. S. Bach e comunque ammiratore della sua musica) nel suo trattato Die Kunst des reinen Satzes (1776), negli anni del pieno trionfo del sistema tonale, affermi candidamente: “La conoscenza di questi antichi modi ecclesiastici e il loro uso corretto è necessaria non solo perché una corretta scrittura della fuga non può essere scritta senza di essa, come sarà chiaro da quanto dirò a proposito su questo punto, ma anche perché l’antico stile di composizione comporta reali vantaggi che sono perduti nel nuovo stile”.
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

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