2015_10_01 laVerdi prima assoluta di Campogrande e una prima italiana di Martinsson si alternano a Schumann e Prokof’ev.

Giovedì 01 Ottobre 2015_10_01 ore 20.30
Venerdì 02 Ottobre 2015_10_02 ore 20.00 
Domenica 04 Ottobre 2015_10_04 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler 
STAGIONE SINFONICA 2014/15
laVerdi tra classico e contemporaneo  
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Soprano Lisa Larsson
Direttore Gustavo Gimeno
Una prima assoluta di Campogrande e una prima italiana di Martinsson si alternano a Schumann e Prokof’ev.
Come vogliono DNA e tradizione, laVerdi propone per questo terzo programma sinfonico autunnale una locandina che spazia dal contemporaneo all’Ottocento tedesco, passando per il Novecento russo. Appuntamento giovedì 1 (ore 20.30), venerdì 2 (ore 20.00) e domenica 4 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler. Lo spagnolo di Valencia Gustavo Gimeno torna dopo due anni a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, che ha il piacere di ospitare il soprano svedese Lisa Larsson.    
In apertura, una nuova Expo Variation di Nicola Campogrande, dedicata alla Cina (prima assoluta, commissione laVerdi), introduce all’Ouverture da Manfred di Robert Schumann. Si lascia l’Ottocento tedesco per tornare ai giorni nostri, con la prima italiana di Ich denke Dein…, composizione per soprano e orchestra dello svedese Rolf Martinsson, classe 1956, conosciuto in tutto il mondo  per la sua distintiva abilità nella strumentazione, che si esprime in tutte le combinazioni possibili: opere per orchestra e coro, composizioni di musica da camera, lavori per il teatro radiofonico, opere per soli. In chiusura, la Quinta Sinfonia di Sergej Prokof’ev, scritta nel 1944 nel pieno della guerra patriottica, che risulterà essere la sua opera più apprezzata dal grande pubblico.

Programma
Sono due modi diversi e complementari quelli con cui l’italiano Campogrande e lo svedese Martisson impiegano i mezzi della moderna orchestra sinfonica. Nessuno dei due appartiene ad avanguardie radicali. Ognuno padroneggia i suoni storici e ne coglie il tratto contemporaneo e originale. Sempre rispettano il valore del canto, sia quando rifrange con soli strumenti melodie note e meno note di inni nazionali (Campogrande) sia quando affida alla voce echi liederistici ritrovati (Martinsson). Sono lavori recentissimi, presentati per la prima volta proprio quest’anno.
Fra le due novità assolute, il programma propone due capolavori dell’estrema maturità di  Schumann e Prokof’ev. Appartengono a due mondi, a due secoli diversi. L’ouverture Manfred fa parte delle musiche di scena per il testo omonimo di Byron, scritta in un momento di straordinaria creatività da uno Schumann ormai roso dalla follia. La Quinta sinfonia di Prokof’ev nasce nel pieno della Grande guerra patriottica e vuole dare il suo contributo di forza e ottimismo ai drammatici sacrifici di un popolo intero. Pure, sotto la superficie delle belle melodie e della perfetta strumentazione, cova la sottile malinconia di un musicista deluso dalle aspettative che lo avevano portato, nel 1936, a lasciare Parigi e tornare nella Mosca sovietica.
Enzo Beacco

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 

Conferenza
Martedì 29 (ore 18.00, al M.A.C. di piazza Tito Lucrezio Caro, ingresso libero),       per il ciclo “L’organo interiore della musica: il pianoforte”, la tradizionale conferenza sinfonica di introduzione al programma della settimana, in collaborazione con l’Università Cattolica, sarà dedicata a Robert Schumann, relatore Enrico Reggiani.

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