2016_02_18 Claus Peter Flor torna alla guida de laVerdi con Rossini (Stabat Mater) e Paisiello (Sinfonia funebre)

Giovedì 18 Febbraio 2016_02_18 (ore 20.30)
Venerdì 19 Febbraio 2016_02_19 (ore 20.00)
Domenica 21 Febbraio 2016_02_21 (ore 16.00)
Auditorium largo Mahler - Milano
Stagione sinfonica 2016
In ricordo di Romano Gandolfi  
Nel decennale della morte del Maestro
Soprano Veronica Cangemi
Mezzosoprano Marta Beretta
Tenore Davide Giusti
Basso Mirco Palazzi
pianoforte Luigi Ripamonti
organo Eugenio Maria Fagiani
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Claus Peter Flor

Sabato 20 febbraio 2016_02_20 (ore 21.00, ingresso con offerta libera fino a esaurimento posti), concerto straordinario al Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, in corso Italia 37, con il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, sempre diretto da Erina Gambarini, impegnato nell’esecuzione della Petite messe solennelle di Rossini. Il cast dei solisti sarà formato da Daniela Bruera (soprano), Shin Je Bang (mezzosoprano),  Stefano Ferrari (tenore), Christian Senn (baritono); inoltre al pianoforte Luigi Ripamonti, all’organo Eugenio Maria Fagiani.

Il 18 febbraio 2006 moriva nella sua casa di Medesano (Parma), dov’era nato 72 anni prima, Romano Gandolfi. Fondatore nel 1998 del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi - il complesso vocale  che partecipa stabilmente alla programmazione della stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi – è stato un punto di riferimento imprescindibile nel panorama musicale e culturale internazionale, dagli anni ’60 del Novecento fino alla sua scomparsa. Basti ricordare che dal 1968 al 1970 fu Maestro del Coro del Teatro Colon di Buenos Aires e dal 1971 al 1983 del Coro del Teatro alla Scala di Milano, collaborando con i maggiori direttori del suo tempo - Herbert von Karajan,  Leonard Bernstein, Georges Prêtre, Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly tra gli altri - alternando la direzione corale alla direzione d’orchestra. Sarebbe praticamente impossibile elencare i successi che hanno costellato la sua impareggiabile carriera in ogni parte del mondo. Con laVerdi, memorabili – tra le altre – le esecuzioni dello Stabat Mater di  Rossini, portato trionfalmente al Festival delle Canarie nel gennaio 2004.
È apparso l'ultima volta sul podio de laVerdi, all'Auditorium di Milano, nella Messa in Do minore di  Mozart, il 22 gennaio 2006.
In occasione del decimo anniversario della morte, laVerdi dedica a Romano Gandolfi due eventi consecutivi, su quattro giorni.
Si comincia con il settimo programma sinfonico della stagione, giovedì 18 (ore 20.30), venerdì 19 (ore 20.00) e domenica 21 febbraio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano: questa speciale occasione vedrà il ritorno sul podio di largo Mahler di Claus Peter Flor alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, affiancata dal Coro sinfonico di Milano, guidato da Erina Gambarini, e dal cast delle voci soliste formato da Maria Grazia Schiavo (soprano), Marta Beretta (contralto), Davide Giusti (tenore), Mirco Palazzi (basso). In locandina, lo Stabat Mater di Gioacchino Rossini, capolavoro del genio pesarese particolarmente amato da Gandolfi, preceduto in apertura dalla Sinfonia funebre di Giovanni Paisiello.
Paisiello e Rossini, noti al pubblico principalmente come compositori di teatro musicale, lasciarono importanti tracce del proprio lavoro anche nel genere sacro. Con la Sinfonia funebre del primo  e lo Stabat Mater del secondo si ha la possibilità di un confronto diretto – sul medesimo tema – tra i due maestri che rivoluzionarono l’opera italiana tra la fine del Settecento e l’inizio del secolo successivo.
Giovedì 18, sempre all’Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), Eugenio della Chiara e Laura Nicora saranno i relatori della tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto, dal titolo “Il belcanto sacro di Paisiello e Rossini”.

Programma sinfonico (18/19/21 febbraio)
Paisiello scrisse la sua Sinfonia funebre come overture “caratteristica” pensata per precedere la Missa defunctorum: le due composizioni dovevano essere eseguite ad una messa in suffragio di Papa Pio VI, scomparso l’8 luglio 1799, che si tenne nella chiesa di Trinità Maggiore a Napoli il primo di novembre del medesimo anno. Paisiello ricevette l’incarico in qualità di «maestro della real camera» partenopea, ufficio ricoperto dal compositore tarantino già dal 1787.
La sequenza dello Stabat Mater – tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi – è stata musicata in molteplici occasioni nel corso dei secoli; Rossini affrontò questo testo a più riprese, dal momento che alla première del 1833 l’opera del pesarese era completata da alcuni numeri composti da Tadolini: bisognerà attendere il 1842 perché la composizione fosse scevrata dai numeri spuri. La prima italiana dello Stabat Mater – avvenuta a Bologna sotto la direzione di Donizetti – riscosse un grande successo: da quel momento l’opera rossiniana si pone in un dialogo ideale con quella di Pergolesi, il maestro che aveva portato in Italia quel genere buffo rivoluzionato – poco meno di un secolo dopo – proprio da Rossini.
(Biglietti: euro 40,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3;  on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

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