1984_11_18 L'ESPRESSO ... vedovi della CALLAS?

Scavando in archivio tra i numerosi ritagli di giornale conservati appare questo del lontano 1984, si parlava di VEDOVI DELLA CALLAS, ecco una prova di quanto "vecchi" siano i giovani di oggi che vanno citando una definizione che ha ben oltre TRENTANNI!!! 
Come se oggi ce ne fossero ancora sopravvissuti.
Nuovi registi citano questi a sproposito per giustificare l'avversione del pubblico ai loro "nuovi allestimenti".
Invece di pensare alla contemporaneità di un pubblico che ormai con l'OPERA non ha quasi nulla a che fare. 
Non è più uno spettacolo POPOLARE, come tra '800 e '900 (in parte);
non è più uno spettacolo di ELITE, come per il periodo REINASSANCE, della Rossini-renaissance, della Barocco-renaissance, della Strumenti originali-renaissance;
oggi siamo immersi solo 
nel profondo BARATRO della ignoranza dell'argomento, della zero-formazione-informazione scolastica.

L'ESPRESSO -18 NOVEMBRE 1984 - 119
... vedovi della CALLAS?
Già, il Comunale di Firenze. Lì, nel 1951, debuttò nella "Traviata" anche Maria Callas, che doveva poi diventare nella versione scaligera del 1955-1956, con la famosa regia di Luchino Visconti, un modello mitico, assoluto, anche ingombrante. Affrontare "Traviata" diventa da al­lora per ogni primadonna, famosa o oscura, una scommessa, a partire dal dicembre '64, soprattutto, quando Mirella Freni provò alla Scala a riprendere "Traviata" con una regia di Franco Zeffirelli, anche allora.
Una battaglia con i "vedovi Callas: la Freni stessa venne alla ribalta sotto i fischi con le mani sui fianchi a sfidare il loggione. Si riprese una rivincita a Modena e all'este­ro, poco dopo, ma presto la Freni tolse Violetta dal suo repertorio (e riconquistò la Scala).

«La lascio cantare alle mie colleghe la "Traviata", se ci riusciranno, così saranno  contente».

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)