2016_08_15 laVerdi Estate 2016 Tribute to Rock

Lunedì 15 Agosto 2016_08_15 – ore 20.30
Auditorium di Milano – largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to Rock
La chitarra elettrica incontra l’orchestra
Voci
Nikoleta Spalasová, Markéta Poulícková, Tereza Hálová
Percussioni František Hönig
Chitarra elettrica Rony Janecek
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Programma
Pink Floyd Time with the electric guitar 
Led Zeppelin Kashmir  
Deep Purple Fireball with the electric guitar  
Pink Floyd Comfortably Numb with the electric guitar  
Led Zeppelin Stairway to Heaven  
Deep Purple Highway Star - Smoke on the Water  
Mahler Out of Universe (Adagio della Sinfonia n. 4)  
Beethoven Sinfonia n. 5 Allegro (chitarra e orchestra)  
Bruckner Wagner Goes to Heaven 
(Adagio della Sinfonia n. 7, chitarra e orchestra)
Queen  Friends Will Be Friends  
Who Wants to Live Forever  
A Kind of Magic oder One Vision?  
The Show Must Go On  
We Are The Champions

“Settimana di fuoco” - è il caso di dire - quella ferragostana all’Auditorium di Milano. Saranno infatti ben tre gli appuntamenti musicali offerti da laVerdi ai milanesi rimasti in città, agli ospiti e ai turisti. Dopo il ciclo dedicato al cinema e alla musica per film, laVerdi gioca la prima carta jolly in questa stagione estiva all’insegna della musica rock. E lo fa proprio il giorno della festa di Ferragosto: lunedì 15 agosto (ore 20.30) sul palco dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - per l’occasione diretta dal tedesco di Stoccarda Friedemann Riehle, grande esperto di orchestrazione di musiche rock in chiave sinfonica, che torna dopo tre anni all’Auditorium di Milano – eseguirà musiche di Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, Queen, insieme a Mahler, Beethoven, Bruckner. Un abile mix di linguaggi musicali differenti, che vede la combinazione “rock band – orchestra sinfonica” affondare le proprie origini già negli anni ’60 del secolo scorso, con l’affermazione della chitarra quale strumento elettrico ideale per l’accompagnamento orchestrale. 
Sul palco di largo Mahler, insieme all’orchestra, ci saranno la chitarra elettrica di Rony Janecek, le percussioni di Frantisek Hönig e le voci soliste di Tereza Hálová, Markéta Poulícková, Nikoleta Spalasová.  

La chitarra elettrica incontra l’orchestra di Ivan Merlini
Era il 1969, l‘anno in cui i Deep Purple eseguirono il Concerto per Gruppo e Orchestra scritto dal tastierista Jon Lord ed eseguito con la London Symphony Orchestra diretta da Malcom Arnold. Il Rock, fino a prima dominio assoluto degli strumenti elettrici e valvolari, incontra l‘orchestra; è così che nasce una simbiosi, una sperimentazione continua che sino ai giorni nostri vede l‘impiego di orchestre sinfoniche da parte delle più importanti rock band della storia. Già nel 1981 Ritchie Blackmore, leader del Rainbow, incide Difficult Cure (Beethoven‘s ninth), l‘ultima traccia del disco, eseguendo una rielaborazione del tema An die Freude dal quarto movimento della Nona Sinfonia e negli anni ‘80 con i Rainbow ne ripropose una versione dal vivo con orchestra sinfonica.
Il grande successo del brano Kashmir dei Led Zeppelin del 1975 venne riproposto con orchestra nell‘album live del 1994 No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded, degli ex Zeppelin Page e Plant.
Nel 1999 anche la band statunitense Metallica esordì con l‘album live S&M (Symphony and Metallica) accompagnata dalla San Francisco Symphony Orchestra. Procol Harum, storica band degli anni ‘60, negli ultimi anni ha all‘attivo numerosi concerti con l‘accompagnamento dell‘orchestra, ma già nel 1972 esordirono con Procol Harum Live with the Edmonton Symphony Orchestra.
La svolta che impone la chitarra elettrica come strumento solista accompagnata
Dall’orchestra avviene nel 1998, con il Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra in E flat minor, opus 1 del virtuoso Yngwie Malmsteen, autore della partitura e dell‘orchestrazione.
Non c‘è da stupirsi se negli ultimi anni numerosi cantanti, cantautori, band italiane (Pfm & Orchestra della Scala) ed estere abbiano voluto esibirsi con orchestra; il linguaggio musicale della musica pop rock è alquanto semplice nella sua forma e si presta ad puro un accompagnamento “sinfonico”.
Più apprezzabile dal punto di vista dell‘elaborazione è invece la rivisitazione per sola orchestra di brani pop rock, lavoro che mette in risalto le peculiari sonorità delle sezioni, legni ottoni archi percussioni, e crea un nuovo punto di ascolto.
La chitarra è forse lo strumento elettrico che più si adatta, per suoni e tessitura, ad essere accompagnato dall‘orchestra per proporre non solo il puro virtuosismo, ma anche le melodie vocali portanti delle canzoni.
Ecco che tecnicamente ogni melodia di un brano classico è facilmente riproponibile con la voce della chitarra, certamente arricchito da virtuosismi tecnici ma conservando la linea melodica principale.

Biografie

Rony Janecek, chitarra elettrica
Rony Janecek, chitarra elettrica. Chitarrista di 19 anni, vive a Praga. All’età di 10 anni ha iniziato a suonare la chitarra nella sua città natale, Lucenec, in Slovacchia.
Seppur si sia dedicato maggiormente alla chitarra elettrica, ha vinto molti concorsi riservati alla chitarra classica. All’età di 12 anni ha riscosso molto successo in un programma per giovani talenti della televisione slovacca, partecipazione che gli ha conquistato il rispetto di molti musicisti.
Attualmente sta studiando Chitarra classica al Conservatorio di Praga e si esibisce con la sua band, John Wolfhooker. Con la Czech Orchestra diretta da Friedemann Riehle, si è esibito a Berlino e Monaco nella rivisitazione della Sinfonia n. 5 di Beethoven.



Nikoleta Spalasová, voce
Nikoleta Spalasová, voce.  Nata ad Atene, all’età di 8 anni si trasferisce con i suoi genitori a Praga. A 15 anni si è esibita al Teatro Nazionale di Praga per l’opera Il flauto magico di Mozart. Poco dopo, ha deciso di iniziare a cantare
Esclusivamente musica rock e di scrivere canzoni. Si è diplomata al Conservatorio di Praga nel 2010 e ha finito gli studi di lingue nel 2013.






Markéta Poulícková, voce

Markéta Poulícková, voce. E nata in Moravia, vicino al confine austriaco. Ha iniziato presto la carriera di cantante; all’età di 17 anni ha partecipato ai primi concorsi internazionali di canto a Il Cairo, in Louisiana (USA) e Astana (Kazakistan). È in tournée in Repubblica Ceca con diversi gruppi e si esibisce regolarmente in ruoli importanti al Teatro Karlin di Praga. Uno dei suoi album,   Story of Live, è stato pubblicato in Italia.



Tereza Hálová, voce

Tereza Hálová, voce. Nata in Boemia, è stata scelta personalmente dal regista Miloš Forman per interpretare uno dei due ruoli principali della sua opera rock. Ha studiato canto e arti drammatiche presso la sezione Jazz del Conservatorio di Praga. Fin dall’età di16 anni, ha collaborato in qualità di cantante principale con diverse band ceche e ha ricoperto molti ruoli esibendosi nei principali teatri musicali di Praga.





František Hönig, Percussioni. È nato nel nord della Boemia nel 1958. Già all’età di 9 anni ha vinto il secondo premio al concorso pianistico nazionale ceco. Ha studiato Arpa presso il Conservatorio di Praga e nel 1978 ha iniziato gli studi di
batteria presso la sezione Jazz del medesimo istituto. Più tardi è entrato a far parte di due delle più importanti rock band ceche, Nova ruže e Pražsky vyber. Dal 1980 è stato chiamato da importanti musicisti del panorama pop, rock e jazz per numerosi tour e registrazioni. Dopo la rivoluzione, ha avuto la possibilità di
esibirsi con Frank Zappa nel concerto realizzato in occasione della liberazione dei territori cechi dai sovietici. Ha inciso per Supraphon, Polygram, EMI.

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