2016_12_07 INAUGURAZIONE TEATRO ALLA SCALA in diretta all'Agorà di Robecco

AgoràCult(ura) 20162017
Mercoledì 7 dicembre 2016 ore 18.00
G.Puccini
MADAMA BUTTERFLY
INAUGURAZIONE TEATRO ALLA SCALA
Tragedia giapponese in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica (Ricostruzione della 1ª versione 1904 di Julian Smith; Casa Ricordi, Milano) Nuova produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 02 ore e 40 minuti incluso intervallo
CAST: Madama Butterfly (Ciò-Ciò-San) Maria José Siri; Suzuki - Annalisa Stroppa; Kate Pinkerton - Nicole Brandolino; F.B. Pinkerton - Bryan Hymel; Sharpless - Carlos Álvarez; Goro - Carlo Bosi; ll Principe Yamadori - Costantino Finucci; Lo zio bonzo - Abramo Rosalen; Yakusidé - Leonardo Galeazzi; Commissario imperiale - Gabriele Sagona; L'Ufficiale del registro - Romano Dal Zovo; Coro e Orchestra del Teatro alla Scala Direttore - Riccardo Chailly
Regia - Alvis Hermanis; Scene - Alvis Hermanis e Leila Fteita; Costumi - Kristine Jurjane; Luci - Gleb Filshtinsky; Video - Ineta Sipunova; Coreografia - Alla Sigalova; Drammaturgo - Olivier Lexa
In breve : Madama Butterfly nacque alla Scala nel febbraio 1904, e fu contestatissima: vittima anche della sorpresa del pubblico di fronte a un’opera cruda e innovativa. Puccini corse ai ripari tagliando, aggiustando, e tre mesi dopo l’opera conquistò al Grande di Brescia il successo che l’avrebbe poi accompagnata sempre e in tutto il mondo anche se l'autore la ritocco più volte.

Le versioni di Madama Butterfly sin qui riconosciute

1904 74.E.1 1a ediz. italiana della rid. per canto e pianoforte  debutto scaligero dell’opera
1904 74.E.2 2a ediz. italiana della rid. per canto e pianoforte eseguita il 28 maggio 1904 a Brescia
1906 74.E.3 1a ediz. inglese della rid. per canto e pianoforte
1906 74.E.4 1a ediz. inglese della rid. per canto e pianoforte
1906 74.E.5 1a ediz. francese della rid. per canto e pianoforte
1907 74.E.6 2a ediz. francese della rid. per canto e pianoforte
1907 74.E.7 3a ediz. italiana della rid. per canto e pianoforte

Dopo Turandot e La fanciulla del West Riccardo Chailly prosegue nel percorso di rilettura critica delle opere pucciniane proponendo questa prima versione scaligera, l’occasione di riscoprire, accanto alle varianti successive, una Butterfly ancora più audace nel disegno drammaturgico.  La storia delle opere di Puccini è anche una storia di continue revisioni. Le rielaborazioni continue operate da Puccini non erano per forza legate a un’accoglienza negativa da parte del pubblico. Fu piuttosto il suo personale coinvolgimento nella messa in scena delle sue opere a renderlo continuamente insoddisfatto del suo lavoro, che era sempre pronto a sottomettere a verifiche e correzioni. Madama Butterfly, subi gl’interventi più radicali, principalmente tagli.

Per decenni si è sostenuto che la versione ‘finale’ fosse quella di Brescia,  ma dopo l’uscita della bibliografia di Cecil Hopkinson nel 1968,2 la critica pucciniana ha distinto altre  versioni differenti di Madama Butterfly sulla base delle riduzioni per canto e pianoforte edite da Ricordi fra il 1904 e il 1907 .
Cambiamenti essenziali tra la prima versione e quella abitualmente eseguita oggi riguardano l’atto primo dove furono tagliate circa 130 battute (da un totale che ammontava allora a 1.885 battute complessive), soprattutto nella cerimonia di presentazione, nell’aria «Ieri son salita» di Butterfly, e nella scena che vede protagonista Yakusidé, lo zio bevitore di Cio-Cio-San;  cambiamenti minori nell’intermezzo orchestrale, e l’atto secondo fu diviso in due parti, fra le quali scendeva il sipario; il tenore guadagnò una breve aria supplementare nella seconda parte dell’atto secondo («Addio,fiorito asil») che questa sera non ci sarà.
ATTO I
Il tenente F.B.Pinkerton della marina americana ha acquistato, su una collina presso Nagasaki, dove è di stanza, una casetta da Goro, sensale di matrimoni interrazziali, che "per soli 100 yen" gli ha procurato anche una giovanissima "sposa" con la quale divertirsi durante il suo soggiorno giapponese. I servitori che sono compresi nell'accordo, vengono presentati al nuovo padrone. Pinkerton, sta aspettando l'arrivo della sposa  per il matrimonio, che lui crede sia tutta una messa in scena, con parenti fasulli pagati per l'occasione. Il console degli Stati Uniti, Sharpless, si unisce ai due uomini e brinda con Pinkerton all'America, e alla sua "vera sposa americana" è sorpreso quindi dall'atteggiamento leggero del tenente, ha udito CioCioSan parlare al Consolato e consiglia a Pinkerton di rispettare la sincerità della ragazza "Badate ella ci crede!". Arrivano la sposa Butterfly con le amiche e con molta parentela. La giovane dice di avere solo quindici anni. I parenti di Butterfly disturbano rumorosamente la solennità dell'occasione e criticano sia lo sposo che la sposa. Pinkerton è solo divertito tanto pensa sia tutta una messa in scena. Butterfly spiega a Pinkerton di essere stata alla Missione e di avere cambiato religione per poter pregare lo stesso Dio del marito. L'Imperial Regio Commissario ufficia la cerimonia e poi si avvia per scendere dalla collina insieme a Sharpless, che raccomanda con un ultimo "Giudizio!" prudenza a Pinkerton. Improvvisamente irrompe lo zio Bonzo di Butterfly "Che hai tu fatto alla missione ... ci ha rinnegato tutti e noi la rinneghiamo!", inorriditi, tutti se ne vanno, lasciando la fanciulla in lacrime. Pinkerton la calma e, come scende la notte, vince la timidezza della ragazza ed entrano insieme nella cassetta .
ATTO II Parte I
Sono passati tre anni dalla partenza di Pinkerton e con Butterfly è  Butterfly è nella sua casa ormai fatiscente, in attesa che il marito ritorni, le sono rimasti ben pochi denari. Sharpless arriva con una lettera da Pinkerton, ma i suoi tentativi di leggerla vengono frustrati, prima dall'ospitalità di Butterfly, poi da una sua domanda strana  "quando fa la nidiata il pettirosso", e infine dall’ arrivo del principe Yamadori, che è innamorato di lei e con il quale Goro vorrebbe combinare un matrimonio "il divorzio all'abbandono equiparò", ma Butterfly si ritiene sempre la moglie di Pinkerton. Goro sussurra a Yamadori e Sharpless che è già stata avvistata la nave di Pinkerton. Yamadori si congeda e Sharpless riprende a leggere la lettera. Butterfly lo interrompe e  Sharpless le chiede cosa farebbe se Pinkerton non dovesse più tornare "una cosa morire" e sconvolta mostra a Sharpless il bambino che Pinkerton non conosce perchè nato dopo la sua partenza, allora il console promette di avvisarlo. Goro viene cacciato da Suzuki e Butterfly, che lo minaccia con un coltello. Il cannone del porto segnala l'arrivo di una nave. Suzuki sostient la mano di Butterfly che con il cannocchiale riconosce  la nave di Pinkerton. Trionfante nella sua fede, Butterfly inonda la casa di fiori dal giardino "scuoti quella fronda di ciliegio", per dargli il benvenuto, quindi si mette il vestito da sposa e, mentre cala la notte, fa tre fori nel paravento di carta per vedere giù dalla collina ed insieme al figlioletto e a Suzuki si prepara ad attendere tutta la notte l'arrivo di Pinkerton.  
ATTO II Parte II
Dopo il famoso Coro a bocca chiusa e l'intermezzo sorge l'alba, le voci dei marinai da lontano annunciano l'arrivo di Pinkerton con Sharpless che lo ha avvisato del figlio, vogliono parlare con Suzuki per far si che chieda a Butterfly di dare loro il bambino da portare in America. Si scorge una donna in fondo al giardino,si tratta della moglie americana di Pinkerton.  Pinkerton non regge al dolore che ha provocato e fugge, lasciando gli altri e qui avrebbe cantato Addio fiorito asil. Butterfly entra precipitosa, in cerca di Pinkerton. Non trovandolo, interroga Suzuki che tace, il silenzio di Sharpless e la presenza in giardino della moglie di Pinkerton fanno capire a Butterfly la verità. Accetta di dare il figlio se Pinkerton lo verrà a prendere "a lui lo potrò dare". Butterfly disperata ordina a Suzuki di andare a giocare col bambino, quindi prende la spada del padre per tagliarsi la gola vuole togliersi la vita per eliminare ogni legame del figlio con il Giappone, Suzuki invano spinge il bambino nella stanza per distoglierla dal triste proposito. Butterfly, gli benda gli occhi e mentre il bimbo gioca "Addio piccolo iddio .. va gioca", va dietro un paravento e si uccide. Mentre cade, morente, Pinkerton ritorna in scena a la scopre non può far altro che accasciarsi al suono gridando un'ultima volta il nome della donna che lo ha così tanto amato "Butterfly, Butterfly, Butterfly...".  


OTTO ANNI di presentazioni 
della "prima" dalla Scala 
introduzione all'ascolto a cura di Mario Mainino

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