2017_03_10 laverdi Chopin e Bartók con Kopachevsky e Kochanovsky

Venerdì 10 marzo 2017_03_10 ore 20.00
Domenica 12 marzo 2017_03_12 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2017
Chopin e Bartók:
il dominio del concerto  
Philipp Kopachevsky debutta all’Auditorium di Milano
nel mitico “Numero 1” del grande polacco.
A seguire il geniale affresco sinfonico dell’ungherese,
con il ritorno sul podio de laVerdi di Stanislav Kochanovsky
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

A soli 26 anni è già una star planetaria del pianoforte. Solista della Moscow State Academic Philharmonic, vincitore di numerosi concorsi internazionali, è conteso dalle più importanti sale da concerto del mondo. Philipp Kopachevsky, classe 1990, russo della capitale, debutta con laVerdi in una pietra miliare del concertismo storico: il mitico “Numero 1” di Frédéric Chopin.
A fianco di un prestigioso debutto, un atteso ritorno: quello della “bacchetta” di Stanislav Kochanovsky – anch’egli russo ma di San Pietroburgo – che condurrà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi attraverso i virtuosismi e le sfaccettature di un capolavoro assoluto della letteratura musicale mondiale: l’impervio, difficilissimo Concerto per orchestra di Béla Bartók.
Doppia occasione offerta al pubblico milanese per non mancare a questo evento di cartello: venerdì 10 (ore 20.00) e domenica 12 marzo (ore 16.00), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo in largo Mahler.
Il concerto di domenica 12 è dedicato alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus, a sostegno delle sua attività per i giovani: fondi di ricerca su povertà, disuguaglianza e disagio sociale rivolti a laureandi e dottorandi delle Università lombarde; progetti nelle scuole su Costituzione, diritti, lavoro.  
Venerdì 10, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto   dal titolo: Il pianoforte romantico e la sua negazione. I relatori Enrico Reggiani ed Enrico Girardi ci condurranno attraverso i due differenti approcci alla forma concertistica del polacco Chopin e dell’ungherese Bartók.

(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  

Programma
Il polacco Chopin e l’ungherese Bartók, al di là dell’anagrafe, sono decisamente due compositori diversi sotto ogni profilo, ma rimane interessante osservare il loro differente approccio compositivo alla forma del concerto. Chopin sfrutta il suo virtuosismo pianistico per costruire – nel 1830, a soli vent’anni - un’opera semplice nella forma e per questo intima, penetrante, che eleva il pianoforte su di un piano superiore rispetto all’orchestra. Bartók, al contrario, lavora sulla costruzione e sulla stratificazione degli elementi, scegliendo una forma di concerto più insolita quale è appunto quella per orchestra.

In sintesi, il concerto per orchestra di Bartók, scritto tra il 1942 e il 1943, è un esercizio di bravura per l’orchestra, che emerge a gruppi concertanti: una sorta di omaggio agli orchestrali, attraverso la possibilità di esprimere i loro virtuosismi. È un brano che laVerdi ha eseguito con una certa frequenza negli anni, sempre entusiasmando il pubblico con la ricchezza timbrica di questa composizione che Bartók, trasferitosi da tempo negli Stati Uniti, dedicò alla Boston Symphony Orchestra.

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