2017_04_26 BEETHOVEN nella trascrizione di Franz Liszt per Pianoforte la celebre Corale

Mercoledì 26aprile 2017 ore 21:00
CHIESA DI SANT’ALESSANDRO - nell’omonima Piazza, Milano
Concerto di beneficenza a favore di Mabawa Ali per l’Africa Onlus
IXa SINFONIA DI BEETHOVEN
nella trascrizione di Franz Liszt per Pianoforte
Chiara Taigi (soprano),
Anna Maria Chiuri (mezzosoprano),
Stefano Ferrari (tenore), 
Alessandro Abis (basso). 
Maurizio Baglini, pianoforte
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Erina Gambarini, maestro del coro
INGRESSO OFFERTA MINIMA 50,00€
Mercoledì 26 aprile alle ore 21 presso la chiesa di Sant’Alessandro nell’omonima Piazza in Milano, il Maestro Maurizio Baglini, tra i più quotati pianisti italiani e di fama internazionale, si esibirà al pianoforte in uno straordinario ed inusuale concerto: la IXa Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Listz per pianoforte. Il maestro verrà accompagnato dal Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi che intonerà le note immortali dell’Inno alla Gioia sotto la guida del Maestro Erina Gambarini, e da un eccezionale quartetto composto dalle voci soliste di Anna Maria Chiuri (mezzosoprano), Chiara Taigi (soprano), Stefano Ferrari (tenore) e Alessandro Abis (basso). 
Il concerto nasce grazie all’organizzazione di Stefano Keller e Rosanna Chifari Negri supportati da un comitato composto da un gruppo di amici milanesi e non, tra cui Isabella e Flavio Borghese, Alessandra Orsini, Barbara Garavelli Nani Mocenigo, Paolo Testi e Maurice Dotta, per raccogliere fondi a favore dell’associazione Mabawa “Ali per l’Africa” Onlus, istituita con lo scopo di aiutare le popolazioni disagiate del Ruanda a seguito del genocidio. 
La serata verrà realizzata anche grazie agli sponsor tra cui Credit Suisse, LFPI Lazard, lo studio commercialista Maria Nella Palandri, lo studio legale Gitti&partners oltre agli sponsor tecnici l’azienda vitivinicola Podere Castel Merlo e Fazioli.  
Il pianista Maurizio Baglini ha un’intensa carriera solistica internazionale e una vasta produzione discografica in esclusiva per Decca/Universal. Negli ultimi nove anni ha eseguito ben 50 volte dal vivo in tutto il mondo (da Parigi a Tel Aviv, da Monaco a Rio de Janeiro) la “Nona Sinfonia” di Beethoven nella trascendentale trascrizione per pianoforte di Liszt.
Il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi nasce nell’autunno del 1998 sotto la Direzione musicale di Romano Gandolfi ed è una delle compagini della Fondazione Orchestra e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Il coro è formato da 100 elementi che affrontano il repertorio lirico-sinfonico, cameristico e polifonico, spaziando dal Barocco al Novecento. Dal 2006 è diretto da Erina Gambarini. 
Erina Gambarini, soprano, ha studiato canto a Vienna con Teresa Stich-Randall; direzione, interpretazione e Musica Vocale da Camera con M. Courod e con Gerhard Schmidt-Gaden. Dal 2006 è Direttore del Coro Sinfonico de laVerdi, succedendo al Maestro Romano Gandolfi, che la chiamò come sua assistente alla fondazione del Coro nel 1998. È invitata a far parte di giurie di Concorsi Internazionali di Canto e dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.

Solisti di canto
Chiara Taigi (soprano)Chiara Taigi inizia come cantante liturgica nel Pontificio Istituto di Musica Sacra all’età di 15 anni. Soprano di fama internazionale, è un’artista poliedrica, intensa e molto raffinata. Quest’anno ha festeggiato le sue nozze d’argento con la musica.
Anna Maria Chiuri (mezzosoprano)
Anna Maria Chiuri, originaria dell’Alto Adige, si diploma al Conservatorio di Parma e si perfeziona col Maestro Corelli. Uno dei mezzosoprani più richiesti nel repertorio italiano, tedesco e francese, è ospite regolare dei più grandi teatri al mondo
Stefano Ferrari (tenore)
Il tenore Stefano Ferrari, ha studiato canto con il maestro Sherman Lowe e ha cantato sulle più grandi scene europee compresa la Scala di Milano ed in Giappone.
Alessandro Abis (basso)
Alessandro Abis, 24enne, vincitore della 70a edizione del Concorso per giovani cantanti lirici “Comunità Europea” 2016.

L’associazione Mabawa “Ali per l’Africa” Onlus nasce grazie ad un gruppo di amici, uniti dalla voglia di aiutare i bambini vittime delle guerre e privi di mezzi. Nel 2005 l’associazione giunge in Ruanda, un paese martoriato dal genocidio del 1994, e intraprende un progetto di sviluppo globale per ridare una vita dignitosa ai sopravvissuti della tragedia. Il villaggio di Nyamyumba viene costruito nell’urgenza dal Governo ruandese per dare rifugio ai sopravvissuti, viene successivamente abbandonato a sé stesso e infine riportato alla vita comunitaria grazie all’opera di Mabawa, rendendolo finalmente autonomo. Dal 2012 ha integrato altre due colline, popolate prevalentemente da Hutu, creando le condizioni socioeconomiche che hanno reso possibile la convivenza fra le due comunità. La forza e la particolarità che accomunano tutti i progetti dell’associazione è l’ottimizzazione del capitale sociale e la valorizzazione delle risorse umane presenti nel villaggio. Il villaggio, che conta oggi più di mille abitanti fra Tutsi e Hutu, accoglie da poco anche una popolazione di Pigmei Batwa, fin’ora emarginati. 

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